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E' stata una vittoria conquistata di testa oltre che di gambe, non ha risposto all'attacco di Gamper lo ha fatto sfogare lasciandolo lì a una ventina di secondi per poi riprenderlo e staccarlo macinando gli ultimi 15/20km in solitaria fino all'arrivo, sottolineando che il totale dei chilometri in fuga sono stati oltre 150.
Bravo il Rosso di Buja
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.La risposta è semplice:
1) al resto del gruppo mancano le gambe o meglio una decina di watt per rispondere alle accelerate di Van der Poel e la sua stessa capacità di lavorare in acido lattico, (capacità che viene da come si corrono le gare di ciclocross ossia sempre al massimo dello sforzo per 60');
2) avere la padronanza di guida che ha Van der Poel su questi tipi di manti stradali fa la differenza, (in una sola curva è capace di darti 10 mt.), al suo livello attualmente ce ne sono pochissimi, uno per esempio è Van Aert;
3) oggi la tattica di corsa della Alpecin è stata perfetta, nel gruppo Pedersen c'erano Philipsen e Vermeersch che saltavano su tutte le ruote che provavano a scattare, e come già detto, nel gruppo inseguitore con la presenza di un corridore veloce come Philipsen e deprimente ed a un certo punto si correva non per il secondo ma per il terzo posto che poi cosi è stato, e anche Vermeersch aveva una gamba che se correva per se poteva anche vincerla questa Roubaix.
Ok, risposte che spiegano perché Mvdp abbia vinto ma non perché gli altri rimangano a guardarsi dopo il suo attacco prima di fare qualcosa.
C'erano Visma, Uae, Groupama con più di un corridore: a me sembra logico metterne uno a disposizione dell'altro per quanto meno provare a inseguire da subito.
Poi magari sono io che non capisco niente visto che poi a leggere le interviste del dopo gara sembrano tutti contenti e soddisfatti.
Sinceramente io ho visto che prima hanno provato a restare agganciati alla sua ruota vedi Pedersen e Politt in primis e anche Kung ci ha provato che poi ha pagato subito dazio.
Tanto per evidenziare un'altra sottigliezza una volta che Van der Poel ha preso il largo Philipsen su uno degli ultimi tratti di pavè ha fatto una sgasata dando a Pedersen e compagni almeno una ventina di metri poi non ha continuato l'azione ma pre gli altri è stata una ulteriore dimostrazione di forza come dire ehi ragazzi ho ancora la gamba piena -
.Vdp decide che è finito il giochino a circa 55 km dall'arrivo. In una decina di km guadagna 1 minuto o e mezzo sul gruppo già rassegnato e fine della corsa.
Non avesse lavorato per Philipsen a Sanremo potrebbe aver vinto lo stesso anno Sanremo Fiandre e Roubaix
Io sarei davvero curioso di sapere cosa si dice alle radioline nel momento in cui parte Mvdp e gli altri passano dieci km a guardarsi: possibile che i ds sempre pronti a gridare "state davanti" non riescano a fare meglio di così?
Ok che Mvdp è di livello superiore a tutti ma se un minuto lo prende perché è forte è un minuto gli viene regalato perché non tira nessuno ci si toglie anche l'opportunità di approfittare magari di un imprevisto che in un contesto come quello della Roubaix potrebbe capitare.
Boh, faccio veramente fatica a capire queste situazioni: possibile che nel momento in cui parte il favorito gli altri siano subito rassegnati a puntare solo al secondo posto? (poi ovviamente perso)
La risposta è semplice:
1) al resto del gruppo mancano le gambe o meglio una decina di watt per rispondere alle accelerate di Van der Poel e la sua stessa capacità di lavorare in acido lattico, (capacità che viene da come si corrono le gare di ciclocross ossia sempre al massimo dello sforzo per 60');
2) avere la padronanza di guida che ha Van der Poel su questi tipi di manti stradali fa la differenza, (in una sola curva è capace di darti 10 mt.), al suo livello attualmente ce ne sono pochissimi, uno per esempio è Van Aert;
3) oggi la tattica di corsa della Alpecin è stata perfetta, nel gruppo Pedersen c'erano Philipsen e Vermeersch che saltavano su tutte le ruote che provavano a scattare, e come già detto, nel gruppo inseguitore con la presenza di un corridore veloce come Philipsen e deprimente ed a un certo punto si correva non per il secondo ma per il terzo posto che poi cosi è stato, e anche Vermeersch aveva una gamba che se correva per se poteva anche vincerla questa Roubaix. -
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E non venite a dirmi che questa corsa non è emozionante.
Sono gli ultimi quaranta chilometri più pazzi della Milano Sanremo, da Capo Berta a Sanremo succede di tutto, prendi Ganna tutto bene fino a metà discesa dal poggio poi gli è successo di tutto con foratura in regalo.
Grande Pogacar perchè non si smentisce mai, le sue intenzioni le mette sempre in pratica possono andare bene come possono andare "male" come oggi dove è stato protagonista fino a conquistare il terzo gradino del podio, purtroppo non ha vinto ma dopo l'arrivo mi sembrava più felice lui che il vincitore fattore testa 10 e lode sa che non sempre si può vincere e quindi non si abbatte mai.
Grande e generosissimo Van der Poel una volta che è rientrato Philipsen si è messo a sua disposizione e stiamo parlando del campione del mondo scusate se è poco.
Il Vincitore Philipsen parliamoci chiaro è più di un velocista, ha scalato il poggio con tanta testa non ha mai fatto uno scatto ma era sempre li pronto a saltare sulle ruote dei primi in discesa.
Onestissimo Matthews se non convergeva a destra e rimaneva attaccoto alle transenne vinceva lui senza commettere scorrettezze.
Filippo Ganna Superlativo, ha fatto il Poggio con una grinta pazzesca era li pronto a giocarsela con i migliori ma in discesa incidente meccanico e foratura lo hanno tagliato fuori dai giochi.
Bellissima Sanremo, e viva il ciclismo
Edited by ros58 - 16/3/2024, 17:12 -
.Jef domani guardati il Trofeo Laigueglia che è sempre una bella corsa.
non mi perdo una corsa , la mattina mi diverto in garage con oggetti in legno e tornio ho molti hobby , il pomeriggio TV Eurosport quando danno Ciclismo -sci -Rugby-no calcio .E la vita da vecchio rincoglionito- finche arriva l'estate poi mare e pesca .
Jef stessa cosa pure io.
Mi dedico a recuperare vecchie bici, soprattutto da corsa, realizzazione presepi, e poi mi diletto nel restauro mobili a livello hobbistico.................. molto hobbistico, poi da fine gennaio riprendo a macinare qualche chilometro in bicicletta e se il tempo vuole iniziamo a fare l'orto.
Insomma qualcosa lo facciamo ancora.
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Marco PANTANI semplicemente un M I T O e come tale non sarà mai dimenticato, anzi il suo ego sarà sempre maggiore.
Ciao Marco -
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Scusate ma lo vogliamo scrivere che Stefano Viezzi si è laureato campione di ciclocross a Tabor Rep. Ceca a soli 17 anni.
Bravo ragazzo.
https://www.gazzetta.it/Ciclismo/04-02-202...html?refresh_ce -
.Purtroppo siamo arrivati a questo, troppo sbilanciamento tra una Pro Tour e una Professional.
Sempre W il ciclismo
*Purtroppo il "modello Evenepoel" sta riducendo lo spazio per le professional. Adesso tutte le grandi World Tour vanno a caccia dei 18enni da lanciare subito nella speranza di trovare il nuovo Remco o li inseriscono nelle squadre di sviluppo che ormai quasi tutti hanno allestito.
**Alle professional sta venendo a mancare la possibilità di dedicarsi a sgrezzare e lanciare i giovani perché spesso quelli che rimangono per loro appetibili sono già dei giovani di seconda fascia, visto che i migliori sono già nelle mani delle world tour.
***E purtroppo ogni inverno sta diventando sempre più frequente leggere di corridori che dopo un paio di stagioni nelle nostre professional appendono la bici al chiodo quando dovrebbero anagraficamente entrare nel pieno della loro carriera ed invece vedono che per loro non c'è più spazio.
[QUOTE=Tadde]
Certo che fossi il patron della Corratec sarei veramente deluso. Ha fatto un buon mercato (Sbaragli, Marezcko, Bonifazio, Padun) eppure è restato tagliato fuori.
Ed in questo quadro segare le gambe ad uno sponsor che ha dimostrato di voler investire non è una bella mossa per un ciclismo italiano che ha bisogno come l'ossigeno di aziende che possano sostenere qualche progetto.
[/QUOTE]
In linea di massima sono d’accordo con te, ma il ragionamento è molto più ampio.
*Vero. Il modello Evenepoel, (ma oserei dire modello copiato dalla Mapei vedasi Pozzato, Cancellara tanto per fare solo due nomi), sta mettendo a repentaglio la sana crescita degli juniores e la distruzione degli U23 ma soprattutto degli elite, ossia quei ragazzi che si avviano verso i 24 anni e che non sono riusciti, vuoi per infortuni, per studi ecc., a dimostrare il loro vero valore, prendiamo Ballan e De Marchi due nomi su tutti che sono passati prof. in “tarda età” intorno ai 25 anni per grazia ricevuta, tu pensa se questi due mollavano cosa ci saremmo persi e sono passati grazie alle Professional.
**Vero. Ancora più vero che le Professional non hanno le risorse economiche per competere con le WorldTour a mettere un ragazzo promettente sotto contratto, basti pensare che il budget di una WT e di 40 e 50 milioni di euro, quello di una Professional se non ricordo male tra i 4 e 5 milioni di euro e sto parlando di quelle più ricche, .
***Su questo è sempre stato più o meno così, tutti hanno fretta di vedere i risultati a partire dagli sponsor, e pochissimi sono gli sponsor che se ne fregano delle vittorie ottenute nelle corse del campanile e gioiscono invece della crescita di un ragazzo a cui gli hanno lasciato il tempo che gli serviva per diventare un ottimo professionista. -
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Io sono dell’avviso che a volte, (per giusta causa), qualche strappo alle regole si potrebbe fare, ogni Nazione organizzatrice di un G.G., e in questo caso riferito al Giro d’Italia di avere la possibilità di invitare almeno una squadra Professional in più di quelle previste.
Ad esempio, in deroga al regolamento UCI e con il beneplacito dell’ACCPI e di tutti i Team partecipanti invece di 22 squadre (22x8=176), ne inviti 23 (23x8=184), non credo che 8 corridori in più metterebbero a repentaglio la sicurezza dei ciclisti stessi.
Oppure tagliare la testa al toro e fare partecipare squadre da 7 corridori e dare la possibilità a tutte di partecipare alla manifestazione più importante della stagione, e credo che ne guadagnerebbe anche lo spettacolo con una corsa meno controllata e alleanze di giornata.
Insomma che senso ha lasciare a casa una sola Professional, in questo caso la Corratec, con un destino quasi segnato per la mancata partecipazione al Giro d’Italia, l’unico evento che dà un sicuro ritorno pubblicitario. -
.Speriamo di non prendere più di una bistecca e di non fare l'ennesima pessima figura.
Favorita la viola. Credo che a centrocampo c'è la possibilità che venga convocato Net. Praticamente non abbiamo giocatori o quasi. Anche se il presidente sta acquistando pare un giocatore che non gioca da diverso tempo e che ha avuto la malaria. Che brutta fine che abbiamo fatto.
Speram' buon e che la sconfitta sia contenuta.
Curiosità se per miracolo al 90 minuto la partita si conclude in parità ci sono supplementari e rigori o si va direttamente ai rigori ?
menu male ca' nun si buon a fà a seccia
A parte gli scherzi, una volta scesi a certi livelli di gioco l'importante è vincere anche senza godere di un bel gioco. -
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Oggi si sono chiusi gli Europei su pista di Apeldoorn.
Il bottino dell’Italia è di 2 medaglie d’oro e quattro di bronzo.
Gli ori conquistati da:
inseguimento a squadre femminile le frecce azzurre Martina Fidanza, Letizia Paternoster, Elisa Balsamo e Vittoria Guazzini;
nel chilometro da fermo con Matteo Bianchi.
I quattro bronzi invece conquistati da:
inseguimento a squadre uomini le frecce azzurre Francesco Lamon, Davide Boscaro, Simone Consonni, Jonathan Milan;
nello scratch la fantastica Martina Fidanza;
nell'Americana le superlative Vittoria Guazzini ed Elisa Balsamo;
nel keirin Bravissimo e promettentissimo Stefano Moro.
Invece qui sotto i risultati tricolori di ciclocross
https://www.gazzetta.it/Ciclismo/14-01-202...a-e-corvi.shtml -
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Sarà un gran bel Giro.
Il percorso più "tenero" rispetto agli anni passati, è disegnato in modo diverso con partenza tutta in salita, una parte centrale molta insidiosa, come al solito si conclude con la solita ultima settimana bella tosta ma non tostissima.
Credo che hanno voluto disegnare un Giro d'Italia con circa 10.000 metri di dislivello in meno rispetto al Tour, ma con più chilometri da percorrere a cronometro forse è stato disegnato così con lo scopo di attrarre corridori di primo piano come la stella Tadej Pogacar, operazione pienamente riuscita visto che il ragazzo ha detto si al Giro d’Italia.
Anche il si di Van Aert diventa una piacevole presenza per la corsa Rosa, questi sono i due corridori che hanno confermato la loro partecipazione al Giro, come italiani voglio credere in una grande prova di Antonio Tiberi e una consacrazione di Giulio Ciccone.
Adesso ci tocca alimentare la sessione con notizie fresche
Viva il ciclismo. Viva il Giro d'Italia
www.giroditalia.it/il-percorso/ -
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Lo sputo di VDP sicuramente non è stato un bel gesto perchè un campione deve rimanere tale sempre, anche quando trovi sul percorso pseudo-tifosi comandati dalla birra praticamente ubriachi fradici.
Purtroppo lo sappiamo che i corridori in una gara di un'ora hanno l'adrenalina a mille e qualche volta può capitare che perdano le staffe e reagiscono nel modo meno opportuno. -
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Buone festività a tutti. -
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Te lo dico dopo i 180' giocati
Votes taken by ros58 |
