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Topic di notizie ed opinioni dedicato alla stagione wrc che ha preso il via pochi giorni fa a Montecarlo con il successo di Ogier e della Ford
Situazione piloti: Ogier appare avere indubbiamente qualcosa in più degli altri contendenti. È innegabile, così come è innegabile che abbia dalla sua il particolare momento storico. Esattamente come Loeb si trova ad avere a che fare con una concorrenza praticamente inesistente. Egli stesso non è esente da pecche, gravi e pure gravissime. Ma finché gli avversari si chiamano Neuville, Sordo, Paddon, Meeke, Latvala il francese può dormire sonni tranquilli.
Vero, ora Tanak sembra aver imboccato la via giusta, ma da qua a presentarlo come un serio candidato al titolo ce ne passa.
Situazione scuderie: A mio avviso, checché se ne dica, è la Yaris la vettura più completa del lotto. Anche e non solo perché, a differenza della Ford, è gestita da gente capace. La Toyota ha dalla sua la freschezza del progetto e la giusta interpretazione del regolamento Plus.
La Ford, tolto Ogier e tutto quello che gli è riservato, è ferma, vedasi Bouffier ed Evans. A Hyundai ha una buona macchina ma è priva di un reale punto di riferimento.La Citroen è in piena crisi tecnica e non saranno certo le 3 uscite in croce di Loeb che salveranno la baracca.
Situazione generale della categoria: tenendo conto del marasma generale nel quale sguazza l'attuale automobilismo mondiale direi che il wrc è una isola quasi del tutto felice. Dico quasi perché le case impegnate ufficialmente sono poche e la copertura televisiva è praticamente nulla. In italia poi....a meno che non siate appassionati di quelle ridicole 124
Prossimo appuntamento in Svezia, unico appuntamento innevato della stagione.
Io spero in Tanak, Lappi e Mikkelsen. -
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Riuppo il topic della mia presentazione perché
A)avevo perso il Vostro forum nei meandri del mio virtual cazzeggio
B)Vi ho ritrovato e se la memoria non mi inganna il forum si è ampliato ed evoluto
C)Sono nel pieno marasma perché non ho idea di chi comanda qui sopra
D)Ho definitivamente debellato (senza sforzo alcuno)il soccer dai miei interessi, eccezion fatta per le nazionali di Austria (mia patria natia) e Danimarca (ricordo di un amore giovanile). Resta intatto l'astio per la compagine italica, infatti i prossimi mondiali me li godrò alla grande
E)L'ex f1 ha fatto la fine del calcio. Seguo MotoGP e wrc, dell'automobilismo d'epoca, mia materia preferita, ho già scritto tutto quello che potevo scrivere, quindi ho detto basta.
F) Spero di essere quanto più partecipe, lavoro permettendo -
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Tutto vero.
Ma ricordati una cosa: se la Formula 1 è diventato un marchio di richiamo universale ed appetibile lo deve soprattutto a Bernie Ecclestone.
Io sostengo che uno dei grandi mali della categoria risiede nel fatto che da anni si è di fronte alla fase involutiva dell'automobilismo, essendo quella evolutiva ormai esaurita.
Insomma, una volta le corse servivano per sperimentare e sviluppare tipologie di propulsori, aereodinamica, sospensioni, ecc.
Oggi si deve scavare nel passato (vedi ritorno parziale ai turbo) perché l'acqua calda è stata già scoperta. E questo alla fine incide -
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Quella è una trovata allucinante
Però di questo passo non mi sorprenderei di vedere mollette per stendere incastrate nei raggi dei cerchi, sai, per aumentare il sound che tanto acchiappa.... -
.@Tadde: ma infatti il punto è proprio quello: da anni si vede uno show melasso e fine a se stesso. Si tira fuori ogni tipo di belinata per far caciara, ma l'attuale categoria è un inno all'ignoranza ed all'approssimazione. L'automobilismo vero, negli ultimi anni, lo puoi vedere (a sprazzi) nel mondiale WRC e in quello che quando io ero bambino veniva chiamato Mondiale Endurance
Il mondiale Endurance (mi pare la siglia attuale sia WEC o qualcosa di simile) non lo seguo quindi non mi sbilancio.
Sul WRC è vero, nel senso che rispetto a una decina di anni fa non ci sono paragoni, in senso positivo. Soprattutto grazie a Jean Todt che da ex copilota e poi boss della Peugeot sa cosa sono i veri rally. Negli anni 2000 la tendenza era sempre più quella di rally sprint, auto incollate a terra e poco spettacolari etc.
Ora lo spettacolo è decisamente maggiore, però non ci si deve sedere sugli allori, cosa che temo stia accadendo negli ultimi tempi.
Si, ora la categoria si chiama WEC, ma a costo di apparire ripetitivo, non è neanche lontana parente di quella di un tempo
Ho ricordi nitidi dell'Endurance fin dai primi '80, perché ero tifoso Lancia (che correva con la barchetta Lc2 con i vari Patrese, Alboreto, Fabi, Ghinzani ecc alla guida) che era opposta alla mostruosa Porsche 956 prima e 962 poi e che schierava Mass, Bell e Pierino Ickx, e ti garantisco che era una categoria valida ma poco aperta alle sorprese (inoltre la copertura televisiva in italia era praticamente inesistente, c'erano rubriche e l'allora leggibilissimo Autosprint). Però era una roba per palati fini, non so se mi spiego. Tra gli '80 ed i '90 ci fu l'epoca della lotta fra la Mercedes (di Schumacher, Frentzen e Kreutzpointer) e la Jaguar, la Peugeot, la Mazda con il Wankel....TMC copriva lunghi sprazzi di diretta, e fidati era una goduria. Direi che la 24 H di Le Mans del '99 fu il canto del cigno. Ti consiglio di cercare su Youtube filmati di questo lasso di tempo, meritano. Ci sono molte sintesi in italiano.
Sulla valenza di Sacco di thè come manager a livello di federazione ho i miei dubbi. Direi che come campo tecnico oggi il WRC non scoppia certo di salute, ma la crisi globale colpisce duro il mondo dei motori ne risente parecchio. Io dico che comunque bisognerebbe cercare di attirare piu' marche, magari mollare i cordoni regolamentari potrebbe essere un idea, anche perché i coreani da soli non possono bastare.
Ah, a proposito, è da tempo che voglio farti i complimenti per l'avatar ma mi dimentico sempre
Jacquot -
.Il problema è che la cagnara si è scatenata proprio per queste palle colossali che ci stanno raccontando!
Un problema di scosse elettriche sarebbe ovviamente grave perché si mette a serio repentaglio la vita di piloti e meccanici però sarebbe passato tutto come un incidente e un aspetto su cui lavorare e in fretta.
Ma così tutti si divertono a formulare ipotesi più o meno fantasiose e la federazione, la.McLaren e tutto il mondo della F1 che tace sta facendo una figura pessima.
Vedi, è una questione di punti di vista.
Io stento a parlare di F1 perché questa è per me morta come spiegavo prima nel 2001
Quella era una categoria che, attraverso la sperimentazione su tecnologia da applicare poi sulla produzione di serie, creava spettacolo, passione e soprattutto Sport
Da quando ho riacceso la televisione nel 2010 vedo uno show dal malinconico e non riuscito sapore equestre, che non ha il minimo contatto con la sigla che erroneamente usa (F1) e che crea baccano perché in realtà non c'è nulla da dire.
Dallo scorso anno ho quantomeno visto la buona volontà nel voler procedere con la sperimentazione sull'ibrido elettrico/termico che è comunque interessante. Se il kers per farla breve perde elettricità basta poco per risolvere il problema: o si isola meglio l'impianto o si procede con uno scarico al suolo come ho notato che accade già ora quando ci sono i pit stop. Tu magari sei giovane e non te lo puoi ricordare ma negli anni 70 e 80 molte macchine di serie venivano equipaggiate con un magnete che scaricava l'eccesso di corrente elettrostatica al suolo. Ovvio non si potrebbe fare ai 300 e spingi ma credo che con un paio di pompe idrauliche si potrebbe ovviare al problema. Oppure meglio ancora, un paio di pattini in metallo che scarichino l'eccesso sullo asfalto e generino le scintille tanto care a chi vuole lo spettacolo a tutti i costi senza capire il perché una certa cosa accade. Le scintille erano belle e spettacolari anche perché avevano una loro logica legata alla tecnica, ma vallo a spiegare agli appassionati che oggi si lamentano per la mancanza di rumore (?!?) -
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La McLaren nel comunicato ufficiale parla di folata di vento che avrebbe mandato Alonso a muro 
Manco si stesse parlando di un tir in uscita da una galleria della A 10 Genova Ventimiglia
E' proprio vero che sfruttano l'idiozia della gente e di chi ci crede. Mi è stato raccontato altrove di ciò che si dice sia accaduto nella cosiddetta spy story e del crash gate (ho smesso di guardare la F1 nel 2001 ho poi ripreso a seguirla distrattamente nel 2010 per esigenze legate ad un gioco su un forum quindi di queste vicende non sapevo nulla) e qui è la stessa identica cosa.
A me sembra piu' semplice di quanto si voglia far credere: è già successo agli albori del kers che le vetture diventino a volte estremamente cariche (i meccanici rischiavano spesso la scossa) e qui è successa la stessa cosa, Alonso ha toccato la scocca non protetta e la botta è stata talmente forte da far perdere i sensi ed il controllo allo spagnolo.
Succede quando si sperimenta, francamente tutta questa cagnara mi pare eccessiva -
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1. Sykes
2. Rea
3. Lowes
Testa a testa: Davies
9. Giugliano -
.Idee pochissime ma molto ben confuse!!! Non ci vorrebbe molto a fare un regolamento decente e non soggetto a continue modifiche deroghe etc.
Ti sbagli. Le continue forsennate ingiustificate modifiche al regolamento sportivo vengono fatte per garantire il solito grande spettacolo che questa formula uno dei record offre
[cit. Gianfranco Mazzoni] -
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Ti dirò, i piloti paganti li ho sempre visti, fanno parte da sempre del motorsport, e di sti tempi ancora di piu'.
E' l'andazzo che non va. Questa categoria ha visibilità presso il grande pubblico televisivo per mancanza di valide alternative, non per valore effettivo della stessa. -
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Bel topic davvero
Che dire. E' stato il primo pilota per il quale abbia fatto il tifo. E non solo, è stato anche di piu'.
Altrove ho scritto questo:
Ci vorrebbe uno come lui per rianimare gli ascolti TV. Anche perché nonostante che se ne racconti, Villeneuve fu il motivo per il quale molti sia avvicinarono alla Formula . Non per questioni di tifo o tecniche, ma perché la speranza era che quel matto demolisse qualche monoposto. E nell'italia di fine anni '70, dove tutto quadrava e filava liscio, Villeneuve attraverso la televisione rompeva i cardini della tranquilla routine della domenica del borghese medio.
Per me fu istinto e passione, da subito. Ma per lui, l'uomo che dominava il mezzo. Non per il produttore del mezzo medesimo, che da 40 anni tra un po' cerca di raccontare, anche attraverso ai suoi opinabili discepoli, che il canadese fu una scelta dell'orgoglio, e non un colpo di culo dovuto al fatto che quel campione di motoslitte costava una ciocca :asd:
Descritto ancora oggi come ferrarista amato dalla ferrari. Lui che venne senza troppi ripensamenti messo in un angolo (sportivo, non economico) e che aveva già la copertura economica per correre nel 1983 con una propria monoposto :pipa:
Una volta Patrese disse: quello che piu' da fastidio è che a Villeneuve tutto viene perdonato, mentre a me non viene scontato niente
Secondo me, e lo dico da fancazzaro di Villeneuve, il padovano aveva ragione. Così come avevano ragione quei suoi colleghi che, vuoi anche per manifesta inferiorità tecnica, gli davano del matto e sostenevano che era un pericolo pubblico....insomma basta guardare il via di Zandvoort '81 per capire che i colleghi avessero un certo timore di incrociare le ruote del canadese :asd: era sotto certi aspetti un pericolo per sé e per gli altri.
Ma a differenza di molti visse ogni singolo attimo al massimo. Lo fece anche a Zolder. E secondo me fu quello il suo piu' grande merito. -
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Io sono allergico a Wikipedia :asd:
Questo l'ho postato da un altra parteDirei che un forum che ha la pretesa di trattare anche solo semiseriamente il mondo dei rally ha l'obbligo di dedicare un topic al driver scozzese.
Parlo, tanto per cambiare :asd: per esperienza dovuta all'anagrafe :senilità:
L'avvento di McRae per quello che allora era ancora il Mondiale Rally e non ancora il WRC ebbe l'impatto di un elettroshock. Il pallidissimo pilota figlio d'arte aveva dalla sua una cosa che altri, seppur grandissimi, non avevano: lo stile
Intendiamoci, quella era un epoca zeppa di campioni figlia di un epoca piena di campionissimi :pipa: Si era passati infatti dai vari Alen, Toivonen, Mikkola, Blomqvist, Bettega e Darniche a gente come Sainz, Kankkunen, Auriol, Biasion e compagnia cantante. Però fra questi pilotissimi nessuno aveva la sfrontatezza, l'esuberanza e l'incoscienza di calcare ogni ps come faceva lo scozzese, convinto probabilmente che quella era l'unica prova speciale messa a disposizione dalla vita.
Mi avventuro in un paragone scomodo. Detto da me è piu' scomodo ancora :asd:. McRae (quel McRae) stava ai rally come Gilles Villeneuve era stato alla Formula 1. Era esuberante, grintoso e spericolato al limite del fastidioso e spesso questo lo portava ad andare anche molto oltre. Ma era quella la sua forza, la sua magia, il suo carisma. Ebbe poi il grandissimo merito di sdoganare i rally e farli propri anche di chi no capiva un accidenti di road book e controlli orari. Non era solo una questione di videogiochi di successo: McRae ed il suo rotolantissimo stile di guida condussero le competizioni su strada ad una popolarità che non si vedeva (in italia) neanche ai tempi della 131, giudicata da molti troppo naif seppure proletaria, neanche ai tempi del Drago di Cavarzere o dei mostri Gruppo B
La sua guida aveva un sapore speciale ed esaltante. Lo vidi all'opera sul campo in quattro o cinque occasioni. L'ultima di queste la ricordo bene
Era il Sanremo del 2000 se non ricordo male. Dopo aver dormito sulla brina di un prato del monte Ceppo venni svegliato dal borbottio dei primi ricognitori :vaffanculo: Ero nei pressi di una svolta, una sorta di mini Motodrom posto sulle alpi marittime, posto bellissimo. Poco dopo le nove cominciarono i passaggi del primo giro: Panizzi, Delecour, Makinen, Sainz....compivano una sinistra destra che li faceva atterrare in un piazzalone, dove compivano una lunga sinistra che li faceva scomparire nel bosco....tutti molto puliti (eccezion fatta per Auriol con la Seat) ed apprezzati dal pubblico, esperto e non, tutti esaltati ed esaltanti. Ma quando passato Liatti il tipo del camioncino degli hotdog che seguiva la ps in compagnia di un commissario captò dalla radiolina che il prossimo sarebbe stato lui lo disse in modo da far circolare la voce e fu così che si zittirono (quasi) tutti. Dico sul serio, cambiò l'atmosfera. E quando apparve preannunciato dall'elicottero fu qualcosa di particolare. Gli altri guidavano, sterzavano, cambiavano marcia, sbandavano.... Lui, che non era certo un genio del tarmac faceva qualcosa di diverso. Sembrava danzare, leggero. Sempre di traverso ma senza mai lasciare una traccia sull'asfalto. Un secondo e la Focus non c'era piu'. Fu solo allora che la gente, conscia di aver assistito a qualcosa di speciale, tornò a respirare normalmente, anche perché stavano arrivando le Hyundai :pipa:
Corse qualche stagione di troppo. Il McRae della Citroen e della Skoda non aveva piu' senso. Era come un leone che aveva perso la fame. E' la cosa piu' brutta che possa esserci.
Ma il primo McRae, quello che esaltava e rotolava, quello che per poco non perse un mondiale già vinto ed un altro paio li buttò per colpa sua nel cesso, quello che faceva dannare, quello che cercava fama denaro ma anche pace interiore attraverso la guida, cosa che non gli riusciva mai, quello che non era mai abbastanza soddisfatto del tempo ottenuto, questo Colin Mc Rae
credo non lo dimenticherò mai.
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