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+2
.Non svelo mai i miei pronostici in anticipo. Comunque virerei anche sulle 17mila persone Laqualunque, ma andrei contro il regolamento. Io lo leggo sempre prima di postare il prono. Devono avere una pagina su Wikipedia, altrimenti punterei tutto sul mio vicino di casa, anche se è un po' anzianotto e porterebbe pochi puntiInviato tramite ForumFree App
Al tuo vicino puoi creargli la pagina fittizia su wiki quando passa a miglior vita, il tempo che se ne accorgono e la cancellano e qua hai gia beccato i punti.
le virate qua sono consentite, anche perché lo spunto è interessante.
Belle le regole che vogliono introdurre per gli automobilisti sulla distanza ecc. però per contro mi devono fare la leggina,
che, se tu ciclista vai per strada su un tratto servito da ciclabile, io ti sequestro la bici
e che cazzo
E si perche ci sono 17.000 casi di automobilisti morti perche gli e andata addosso una bicicletta.....
Oppure di automobilisti caduti xche un ciclista ha aperto una portiera....
A no le bici nn hanno le portiere....
Pero facciamo una legge che sequestra la bici a chi nn va in ciclabile, non insegnamo agli automobilisti a guidare con prudenza.
Edited by Tadde - 3/5/2017, 12:55
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.Al tuo vicino puoi creargli la pagina fittizia su wiki quando passa a miglior vita, il tempo che se ne accorgono e la cancellano e qua hai gia beccato i punti.
le virate qua sono consentite, anche perché lo spunto è interessante.
Belle le regole che vogliono introdurre per gli automobilisti sulla distanza ecc. però per contro mi devono fare la leggina,
che, se tu ciclista vai per strada su un tratto servito da ciclabile, io ti sequestro la bici
e che cazzo
E si perche ci sono 17.000 casi di automobilisti morti perche gli e andata addosso una bicicletta.....
Oppure di automobilisti caduti xche un ciclista ha aperto una portiera....
A no le bici nn hanno le portiere....
Pero facciamo una legge che sequestra la bici a chi nn va in ciclabile, non insegnamo agli automobilisti a guidare con prudenza.
se uno è incivile, è incivile anche se viaggia su un paio di suole.
spiegami perché un ciclista non dovrebbe usare la ciclabile e andare nella carreggiata pur avendo la ciclabile a disposione.
Se l'hanno chiamata ciclabile ci sarà un perché, no?
per me gli esaltati che in statale pensano di fare il gruppone all'inseguimento del ciclista in fuga sono sullo stesso piano degli esaltati che prendono la moto e vanno in serravalle a fare la gara a chi stacca più a ridosso delle curve.
tutto sto clamore sulla sicurezza dei ciclisti solo perché è morto scarponi la trovo un tantino stucchevole.. -
+1 .
Io non conosco la circolazione su 2 ruote che ci può essere in una grande città come Milano.
Però esempio dove abito io ci sono dei brevi tratti di pista ciclabile: se sono con la bici da città e sto andando al mare (magari anche senza casco) le uso sempre. Senza se e senza ma.
Se invece sono con la Mtb, soprattutto d'estate quando c'è tanta gente la ciclabile diventa pressoché impossibile da usare perché è stretta e ogni 100 m hai (giustamente) una famiglia che va a 1 all'ora ed è impossibile da superare, nonché pericoloso per un ciclista che va a 40 all'ora oppure (non giustamente) gente a piedi che non si sa perché anziché usare il marciapiede a fianco usa le piste.
Alla fine vado su strada perché è lì che rischio di meno.
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+2 .
Ho pochissimo tempo in questi giorni per scrivere e mi dispiace, perché è un tema a me caro.
Comunque "tutto questo clamore" deriva dal fatto che andare in bicicletta in Italia è assai più pericoloso di quanto potrebbe essere (per qualche dato: www.repubblica.it/2009/05/motori/ma...e-ciclisti.html), anche se meno che farlo in India, lo ammetto.
Ovvio che l'inciviltà non dipenda da quale mezzo si sta usando al momento*. E capisco che possa essere irritante trovare ciclisti che vanno in doppia fila. Ma allo stesso modo lo è trovare un camion che supera in autostrada o un trattore nel mezzo di una strada provinciale. Eppure sono tutti veicoli autorizzati a circolare, nonostante il mio stress e la mia fretta.
È chiaro che se una persona si comporta in modo pericoloso (per esempio non fermandosi ad un semaforo) è un'idiota e si mette in pericolo da solo. Ma andare in bicicletta su una strada extraurbana non dovrebbe essere di per sé una ragione sufficiente per essere in pericolo. O no?
Riguardo alle piste ciclabili, spesso non sono assolutamente adatte a chi va con biciclette da corsa, specialmente in città (o perché in cattive condizioni, o perché ricche di dossi/buche/etc.). Il problema è che la bicicletta viene vissuta come un intruso sulla strada. Non dovrebbe essere così.
*dico da tempo che la dissociazione mentale è seriamente un problema diffuso a vari livelli e in diversi settori: nel caso in questione la stessa persona quando è al volante di un automobile si lamenta del comportamenti dei ciclisti sorpassandoli al pelo e quando va in bicicletta manda a quel paese gli automobilisti e passa col rosso ai semafori (per dire...). -
.Io non conosco la circolazione su 2 ruote che ci può essere in una grande città come Milano.
Però esempio dove abito io ci sono dei brevi tratti di pista ciclabile: se sono con la bici da città e sto andando al mare (magari anche senza casco) le uso sempre. Senza se e senza ma.
Se invece sono con la Mtb, soprattutto d'estate quando c'è tanta gente la ciclabile diventa pressoché impossibile da usare perché è stretta e ogni 100 m hai (giustamente) una famiglia che va a 1 all'ora ed è impossibile da superare, nonché pericoloso per un ciclista che va a 40 all'ora oppure (non giustamente) gente a piedi che non si sa perché anziché usare il marciapiede a fianco usa le piste.
Alla fine vado su strada perché è lì che rischio di meno.
Ah, spesso c'è anche la brillante idea di realizzare piste miste ciclo-pedonabili (per cui le persone possono effettivamente camminare lungo la pista): se passate per l'Olanda, provate a camminare per 50 metri lungo una pista.... -
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a milano ci sono dei bei tratti di ciclabile e anche una bella rete di bike sharing. I ciclisti di città usufruiscono di entrambe e dove non c'è la ciclabile spesso vanno sui marciapiedi (del resto, li capisco) ma è tutta gente che fa un uso della bici non sportivo.
Abito lungo un'arteria che collega milano alla brianza col limite di 70 che poi diventa 90/110 quando diventa la milano lecco. Un ampio tratto ha la ciclabile a fianco, ciclabile DESERTA, perché non la usa nessuno perché vanno tutti su sto stradone (a tre corsie) dove passano anche i tir.
La brianza è piena di strade, stradine ma devono andare in bici su una strada a scorrimento veloce, con tutti i rischi che comporta.
MA PERCHÉ? dico io. -
.Il problema è che la bicicletta viene vissuta come un intruso sulla strada. Non dovrebbe essere così.
un mezzo che al massimo va a 45 all'ora su una strada dove il resto degli utenti va a 90 è un intruso: è come se a uno con lo scooter fosse permesso di andare in autostrada.
su tutto il resto concordo con te.. -
.Io non conosco la circolazione su 2 ruote che ci può essere in una grande città come Milano.
Però esempio dove abito io ci sono dei brevi tratti di pista ciclabile: se sono con la bici da città e sto andando al mare (magari anche senza casco) le uso sempre. Senza se e senza ma.
Se invece sono con la Mtb, soprattutto d'estate quando c'è tanta gente la ciclabile diventa pressoché impossibile da usare perché è stretta e ogni 100 m hai (giustamente) una famiglia che va a 1 all'ora ed è impossibile da superare, nonché pericoloso per un ciclista che va a 40 all'ora oppure (non giustamente) gente a piedi che non si sa perché anziché usare il marciapiede a fianco usa le piste.
Alla fine vado su strada perché è lì che rischio di meno.
eccoappunto... io non l'ho voluto scrivere ieri. .. ma uno che viaggia a 25/30 kmh o più, e soprattutto un prof che viaggia a oltre a 40 all'ora, non può assolutamente viaggiare su una ciclabile, tanto tanto più che un prof, ma anche molti amatori, oggi fanno allenamenti specifici quindi da che recuperano ab20/25 kmh da che in 50 mtr sono a 45/50 kmh 0er 5/7 o più minuti.... l'andare in bici su strada, non è l'andare a zonzo sul lungomare o lungolago.... -
.Ho pochissimo tempo in questi giorni per scrivere e mi dispiace, perché è un tema a me caro.
Comunque "tutto questo clamore" deriva dal fatto che andare in bicicletta in Italia è assai più pericoloso di quanto potrebbe essere (per qualche dato: www.repubblica.it/2009/05/motori/ma...e-ciclisti.html), anche se meno che farlo in India, lo ammetto.
Ovvio che l'inciviltà non dipenda da quale mezzo si sta usando al momento*. E capisco che possa essere irritante trovare ciclisti che vanno in doppia fila. Ma allo stesso modo lo è trovare un camion che supera in autostrada o un trattore nel mezzo di una strada provinciale. Eppure sono tutti veicoli autorizzati a circolare, nonostante il mio stress e la mia fretta.
È chiaro che se una persona si comporta in modo pericoloso (per esempio non fermandosi ad un semaforo) è un'idiota e si mette in pericolo da solo. Ma andare in bicicletta su una strada extraurbana non dovrebbe essere di per sé una ragione sufficiente per essere in pericolo. O no?
Riguardo alle piste ciclabili, spesso non sono assolutamente adatte a chi va con biciclette da corsa, specialmente in città (o perché in cattive condizioni, o perché ricche di dossi/buche/etc.). Il problema è che la bicicletta viene vissuta come un intruso sulla strada. Non dovrebbe essere così.
*dico da tempo che la dissociazione mentale è seriamente un problema diffuso a vari livelli e in diversi settori: nel caso in questione la stessa persona quando è al volante di un automobile si lamenta del comportamenti dei ciclisti sorpassandoli al pelo e quando va in bicicletta manda a quel paese gli automobilisti e passa col rosso ai semafori (per dire...)
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+1 .Io non conosco la circolazione su 2 ruote che ci può essere in una grande città come Milano.
Però esempio dove abito io ci sono dei brevi tratti di pista ciclabile: se sono con la bici da città e sto andando al mare (magari anche senza casco) le uso sempre. Senza se e senza ma.
Se invece sono con la Mtb, soprattutto d'estate quando c'è tanta gente la ciclabile diventa pressoché impossibile da usare perché è stretta e ogni 100 m hai (giustamente) una famiglia che va a 1 all'ora ed è impossibile da superare, nonché pericoloso per un ciclista che va a 40 all'ora oppure (non giustamente) gente a piedi che non si sa perché anziché usare il marciapiede a fianco usa le piste.
Alla fine vado su strada perché è lì che rischio di meno.
eccoappunto... io non l'ho voluto scrivere ieri. .. ma uno che viaggia a 25/30 kmh o più, e soprattutto un prof che viaggia a oltre a 40 all'ora, non può assolutamente viaggiare su una ciclabile, tanto tanto più che un prof, ma anche molti amatori, oggi fanno allenamenti specifici quindi da che recuperano ab20/25 kmh da che in 50 mtr sono a 45/50 kmh 0er 5/7 o più minuti.... l'andare in bici su strada, non è l'andare a zonzo sul lungomare o lungolago...
Eh allora parliamo di sicurezza per chi fa il ciclista sportivo (il che è pressoché impossibile per quanto scritto sopra) e non di sicurezza dei ciclisti in senso lato, dato che tanto si fa e spero ne facciano molto ancora per tutelare il cicloturista.. -
.Eh allora parliamo di sicurezza per chi fa il ciclista sportivo (il che è pressoché impossibile per quanto scritto sopra) e non di sicurezza dei ciclisti in senso lato, dato che tanto si fa e spero ne facciano molto ancora per tutelare il cicloturista.
Il problema è che "tanto si dovrebbe fare" ma poco si è fatto sin qui, anzi pochissimo.
Sin qui mi vengono solo in mente le poche piste ciclabili che ci sono (siamo come spesso accade tra gli ultimi dell'europa occidentale anche qui)
www.bikeitalia.it/2015/05/22/la-cla...#33;prettyPhoto
http://www.nonsprecare.it/piste-ciclabili-...-nera-in-europa. -
.Eh allora parliamo di sicurezza per chi fa il ciclista sportivo (il che è pressoché impossibile per quanto scritto sopra) e non di sicurezza dei ciclisti in senso lato, dato che tanto si fa e spero ne facciano molto ancora per tutelare il cicloturista.
Il problema è che "tanto si dovrebbe fare" ma poco si è fatto sin qui, anzi pochissimo.
Sin qui mi vengono solo in mente le poche piste ciclabili che ci sono (siamo come spesso accade tra gli ultimi dell'europa occidentale anche qui)
www.bikeitalia.it/2015/05/22/la-cla...#33;prettyPhoto
la ciclabile del garda, in trentino alto adige ci sono km di ciclabili, il recupero delle ex linee ferroviarie traformate in ciclabile (vedi la litoranea che da sanremo quasi arriva in francia) certo se mi citi il nord europa sono briciole, ma è un'altra cultura e non solo per le bici
www.zingarate.com/virtual/idee-di-v...e-d-italia.html
Però parliamo di turismo e non di sport. -
.la ciclabile del garda, in trentino alto adige ci sono km di ciclabili, il recupero delle ex linee ferroviarie traformate in ciclabile (vedi la litoranea che da sanremo quasi arriva in francia) certo se mi citi il nord europa sono briciole, ma è un'altra cultura e non solo per le bici
Il problema che quei brevi tratti sono briciole a confronto di quello che si fa altrove. E soprattutto l'Italia è formata da nord centro e sud.
E sotto alla Liguria le ciclabili sono veramente ridottissime.
In più a livello di leggi si sta facendo pochissimo.
E si dovrebbero punire per davvero i comportamenti pericolosi, da chi va in bici in tripla fila per strada, a chi in moto usa le strade come fossero piste (l'altro ieri ero in giro per il Chianti e due o tre stavano consumando le saponette), a chi in macchina usa il cellulare orami non solo per telefonare (pericoloso ma nei limiti), ma perfino per chattare su whatsapp, cosa semplicemente criminale.. -
.In più a livello di leggi si sta facendo pochissimo.
E si dovrebbero punire per davvero i comportamenti pericolosi, da chi va in bici in tripla fila per strada, a chi in moto usa le strade come fossero piste (l'altro ieri ero in giro per il Chianti e due o tre stavano consumando le saponette), a chi in macchina usa il cellulare orami non solo per telefonare (pericoloso ma nei limiti), ma perfino per chattare su whatsapp, cosa semplicemente criminale.
su questo sono assolutamente d'accordo.. -
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Fiumicino pochi anni fa. 
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