Una storia al giorno

Come rompere le scatole sino all'inizio delle Olimpiadi

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    Ma quando finisce sta tortura?

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    Dopo una curiosità sulle prossime Olimpiadi, si parla di "miti" delle passate edizioni e stavolta torniamo indietro nel tempo a sino Calgary 1988, quando il muro a Berlino era ancora alto e non se ne vendevano 100.000 pezzi all'anno su ebay e quando le Olimpiadi invernali ed estive si svolgevano nello stesso anno. Il protagonista di questa storia è il signor Eddie Edwars, britannico di nascita e non di morte (perché ancora vivo). Nonosante la GB non sia una nazione con propensione agli sport nevistici lui, sapendo sciare, decide di voler partecipare alle Olimpiadi di Sarajevo, ma è talmente scarso e presbite come una tapla presbide, tanto da essere chiamato dagli amici Mr. Magoo, che non riesce a qualificarsi. Ma lui imperturbabile ed arruffato decide di trasferirsi sul suolo ammmmericano per allenarsi a propie spese. Resosi conto che come sciatore è piú scarso di un vaso di petunie legato ad un paio di sci, decide di puntare sul salto, dove non c'è nessun altro britannico e dove i costi sono minori. Il CIO permetteva a tutte le nazioni di portare almeno un atleta in tutte le discipline e così Edwards, essendo l'unico british al mondo a fare il salto, si "qualificó" ai giochi olimpici coronando il suo sogno. Prima dei giochi peró qualche gara la fece ottenendo buoni risultati come il 110o posto su 110 a Obersdorf o il 94o posto su 94 a Garmisch. La sua fama si accrebbe incomprensibilmente a dismisura e divenne il vero personaggio dei giochi canadesi, tanto che si narra che Regan fermó una riunione pur di guardarlo saltare, riunione di poco conto del resto... si stava solo per sparare un missile nucleare su Cuba.
    I risultati delle Olimpiadi sui 70 e 90 metri furono esaltanti, ultimo con distacco abbissale ma vivo, visto che lui stesso dichiaró "certo che avevo paura quando saltavo, ogni salto potrebbe essere stato l'ultimo per me". Poi ottenne comparsate in TV e anche sponsors per le qualificazioni alle successive olimpiadi, che peró non avvennero. Perchè intanto il CIO aveva cambiato le regole, ogni nazione poteva portare un suo atleta se avesse superato dei requisiti minimi, la famosa regola The Eagle Edwards ed involontariamente il presidente organizzatore Frank King gli diede il soprannome dicendo. "In questi giochi c'è chi ha vinto, chi ha battuto record e semplicemente chi è planato come un'aquila". A causa di questa norma contra personam fatta dai cattivoni del CIO il povero Edwards non ricuscí a qualificarsi ne per Albertville '92 ne per Lillehammer '94 quindi non si potranno piú vedere questi uomini coraggiosi che sfidano il destino pur di dire c'ero anch'io...

    Giusto per i filmofoli, un film sulla sua storia doveva uscire l'anno appena passato, ma forse ha fatto una fine peggiore dei salti di Edwards.
     
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    Beppe

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    CITAZIONE (L1bra @ 23/1/2014, 14:09) 
    CITAZIONE (Fantamatusa @ 23/1/2014, 14:06) 
    www.corriere.it/foto-gallery/sport/...0ba1aa5.shtml#1

    Il corriere ti ha copiato l'articolo.
    Chi prova a linkare il nostro forum nei commenti dell'articolo per cercare un risarcimento?

    a me era già venuto il dubbio quando ho parlato di consonno e una settimana dopo è apparsa una fotogallery con la storia di consonno :mrgreen.gif:

    Che ci sia la talpa? :hmm.gif: :
     
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    CITAZIONE (fabimpara @ 23/1/2014, 14:10) 
    Prima dei giochi peró qualche gara la fece ottenendo buoni risultati come il 110o posto su 110 a Obersdorf o il 94o posto su 94 a Garmisch.

    Ahahahah sono morto! :clap.gif:
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    CITAZIONE (Fantamatusa @ 23/1/2014, 14:11) 
    CITAZIONE (L1bra @ 23/1/2014, 14:09) 
    a me era già venuto il dubbio quando ho parlato di consonno e una settimana dopo è apparsa una fotogallery con la storia di consonno :mrgreen.gif:

    Che ci sia la talpa? :hmm.gif: :

    la notizia dei nuovi pantaloni dei norvegesi ieri c'era in tutto il mondo, logico che ci facessero un articolo quasi tutti, vediamo con The Eagle che succede. :wink_smilie.gif:
     
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    CITAZIONE (fabimpara @ 23/1/2014, 14:20) 
    CITAZIONE (Fantamatusa @ 23/1/2014, 14:11) 
    Che ci sia la talpa? :hmm.gif: :

    la notizia dei nuovi pantaloni dei norvegesi ieri c'era in tutto il mondo, logico che ci facessero un articolo quasi tutti, vediamo con The Eagle che succede. :wink_smilie.gif:

    infatti, l'ho trovata anche in altri giornali...
     
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    Slittino-Bruno-Banani-2-800x501



    Da un salto nel passato ad una discesa nel futuro prossimo. Quest'oggi il vostro menestrello vi racconta le geste di un protagonista (almeno per curiositá) delle Olimpiadi prossime venture. Quest'oggi entriamo nel mondo dello slittino (link molto poco visibile del topic dedicato a questo sport) parlando di un altro atleta che per nascita non lo si collocherebbe mai in una competizione con i ghiacci. Il protagonista è Fuahea Semi, tongano. Anche lui come il 99.95% della popolazione mascolina delle isole Tonga sognava di fare il rugbysta di ballare la Sipi Tau mostrando la fuoriscita della lingua dalla cavita orale, ma il destino beffardo fa si che sia troppo scarso per questo giuoco. Quindi partecipa ad una campagna pubblicitaria di una compagnia tedesca e si siede per la prima volta su uno slittino, fu amore a prima vista anche se lo slittino ne aveva visti di tutti i colori e dimensioni, il tongano non si impressionó e decise che quello sarebbe stato il suo sport. Ha cambiato nome legalmente in Bruno Banani (la compagnia tedesca di cui sopra) attirandosi le ire del presidente del CIO poco aduso allo scherzo e cosí trovó i soldi per allenarsi con la nazionale tedesca, che vede tra gli altri Felix Loch campione olimpico in carica. Rspetto a "The Eagle", Bananni ottiene anche risultati non del tutto da buttare come il 28o posto a Park City dello scorso dicembre ed è 46o nella classifica mondiale. Insomma non vincerá una medaglia, non fará placcaggi ma con il nome figo e quella faccia un po cosí, quell'espressione un po cosí che hanno i tongani sará sicuro protagonista.
     
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    Grande Bruno Banani, ne parla spesso Di bella il commentatore di Rai Sport. Sarà il primo Tongano ai giochi olimpici invernali e come ha detto Fabio non è un fenomeno, ma nemmeno scarsissimo. Ha un bronzo ai giochi pacifico-americani!
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    CITAZIONE (fabimpara @ 23/1/2014, 14:10) 
    Giusto per i filmofoli, un film sulla sua storia doveva uscire l'anno appena passato, ma forse ha fatto una fine peggiore dei salti di Edwards.

    Sì, e già anni fa si diceva che fosse stato Rupert Grint (il Ron Weasley in Harry Potter) nel ruolo di The Eagle... poi non so perché non fu così...
     
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    Per la rubrica una storia al giorno (lavorativo) oggi parliamo di Steven Bradbury ... Chi???
    Steven Bradbury, australiano vinicore della medaglia d'oro a Salt Lake City nel 2000 nei 1000m Short track. Ma perchè dedicare un post ad un vincitore di una singola medaglia (anche se oro) ? A parte essere il primo ad aver vinto una medaglia d'oro dell'emisfero australe alle Olimpiadi invernali, quello che resta impresso è la maniera in cui ha vinto questo oro ed anche il fatto che la Giallappa`s band lo abbia reso ancora piú famoso facendoci questo video.


    Video

    Quindi il buon Bandbury resta nei ricordi come l'atleta piú fortunato della storia dei giochi olimpici mentre in realtá se si scava nella sua vita da atleta non possiamo definirlo cosí fortunato. L'australiano anche se dalle immagin sembra essere l'uomo piú scarso dell'universo ad inizio carriera vince un oro, un argento ed un bronzo con la staffetta australiana in 3 diverse edizioni dei mondiali, quindi sapeva difendersi in pista, almeno sino al 1994, dopo i giochi d Lillehammer si ferisce durante una gara, perdendo 4 litri di sangue, quindi operazione e riabilitazione molto lunga. Ritorna in pista ma il suo talento sembra essere svanito, non riesce piú a pattinare come sapeva in piú nel 2000 si infortunia di nuovo ed ormai sembra doversi ritirare ma lui vuole provare comunque a partecipare ai giochi ameircani del 2002, riuscendo nell'impresa di vincere l'oro, lui stesso dirá che piú che essere stato fortunato aveva avuto indietro tutto quello che la sfortuna gli aveva tolto.
    Come Edwards per Calgary `88 lui divenne l'uomo simbolo di Salt Lake City `02 tanto che fu coniato il termine doing a Bradbury cioé vincere in maniera inaspettata, andare oltre le aspettative.
    Steven fu accolto da eroe in patria, gli fu dedicato anche un francobollo, ma dopo le Olimpiadi americane si ritiró, come del resto giá aveva annunciato.

    Ora ditemi, a SLC fu piú fortuna o non solo il pareggio del fato?
     
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    Per me fu un pareggio del fato, tanta sofferenza doveva essere ripagata!
    E il ritiro è stata davvero una decisione giusta: in pista cosa avav ancora da dire dopo aver vinto un oro così?

    Ora fa il motivatore , sta vivendo su quella gara e come dargli torto?

    http://sport.sky.it/sport/olimpiadi/sochi_..._lake_city.html
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    Dopo aver ravanato nel passato, ritorniamo ad occuparci del torbido futuro per un'altra curiositá tra i partecipanti alle prossime olimpiadi invernali. Oggi si parla di Hubertus von Hohenlohe, principe (di che?) e discendete dei Wuttemberg. Passaporto messicano ed austriaco, nella sua vita ha fatto il cantante, l'attore, il fotografo, ma sopratutto il dirigente sportivo. Difatti il Signor Von Hohelohe fonda la federazione sciistica messicana di cui diventa presidente e si autoconcede la possibilitá di partecipare ai mondiali di sci e alle Olimpiadi. Ad oggi ha giá partecipato a 13 kermesse mondiali e con Sochi raggiungerá le sei edizioni olimpiche alla tenera età di 55 anni.
    Il fatto è che il messicoaustriaco non è nemmeno tanto scarso avendo raggiunto in carriera un quinto posto in coppa del mondo in una combinata a Madonna di Campiglio... nel 1981 (mica è passato molto tempo da allora).
    Un'altra curiosità di questo simpatico sciatore sono i completi che sfoggia quando scia, già a Vancouver tirò fuori una improbabile uniforme con cintura da pisoltero disegnata su, ma questa volta (che sembra essere l'ultima ad una Olimpiade) ha deciso di fare di piú vestendo un vero e proprio vestito da mariachi (abito tipico messicano) perchè voleva avere una uniforme elegante ma al contempo fedele alle tradizioni messicane ed eccovelo allora, in tutto il suo splendore.
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    Se cadono tutti potrebbe fare come Bradbury!!!
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    Sfera sfera delle mie brame, chi è la più forte del Reame?

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    dal cuore della Franciacorta, tra colline e Cantine...

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    Graziosissimo! :rofl.gif:
    Fa il paio con la mitica tuta-Emmenthal degli svizzeri anni '90 (che però a me piaceva moltissimo :fisch.gif: )
     
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    In questi escursus tra passato e futuro prossimo non potevamo che trovare un, anzi una protagonista nelle Olimpiadi italiche di Torino 2006. La ragazza in questione è Lindsey Jacobellis, americana, snowboardista. Nel suo albo d'oro trovano posto 3 campionati mondiali nel cross tra il 2005 ed il 2011. Quindi da campionessa del mondo in carica e favorita nella sua specialitá fa il suo esordio alle olimpiadi proprio da quelle sabaude a 20 anni. Arriva senza nessun problema alla finale, prima piazzandosi terza nelle qualificazioni, poi seconda nei quarti e quindi vincendo la sua semifinale, a farle compagnia ci furono 2 canadesi e la svizzera Tanja Freiden. La finale inizia bene per la giovane statunitense che prende 3" di vantaggio sulla svizzera fino a che non decide di fare questo

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    Morale della favola, argento dietro all'incredula svizzera. Rispetto a Brandbury eroe degli underdogs, o di Edwards eroe dei normali in mezzo agli dei dell`olimpo sportivo, la Jacobellis è l'eroina dell'idiozia e della supponenza. La ragazza prima ha dichiarato che la "manovra" era necessaria per restare in equilibrio, poi nel 2010 ammise di voler fare la sborona.
    Partecipa anche alle olimpiadi di Vancouver 2010 dove arriva quinta, essendosi classificata ultima nella sua semifinale (senza cadute stavolta).
    La Jacobellis ha vinto anche numerose competizione degli X Games, l'ultimo dei quali proprio qualche giorno fa ad Aspen. Linsday sará al via anche ai giochi di Sochi, magari riprova di nuovo un method grab a pochi metri dall'oro, del resto come dice il filosofo(?) a cervell e na sfoglia e cipoll.
     
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    Ecco un'altra nostra storia "copiata"

    http://it.eurosport.yahoo.com/blog/the-soc...-133827223.html
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