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Votes taken by ros58

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    CITAZIONE (tembo2 @ 3/7/2023, 12:18) 
    CITAZIONE (ros58 @ 2/7/2023, 22:56) 
    Il mondo si evolve e insieme a lui si evolve anche tutto quello che gli gira intorno compreso il ciclismo.

    Ho fatto una premessa,
    sono un vecchio brontolone,
    non è che questo ciclismo non mi piaccia... però vorrei vederli senza computerino ed auricolari, così una semplice curiosità.

    Si ritornerebbe al ciclismo di trent'anni fa o qualcosa in più quello a sensazioni che piaceva anche a me e stai sicuro che si adatterebbero subito anche questi giovani di oggi, anzi per Pocacar non ce ne bisogno perchè lui se ne frega di tutto e di tutti va come si sente senza ascoltare nessuno che in questa era non è detto che non si possa scottarsi.
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    CITAZIONE (tembo2 @ 2/7/2023, 15:03) 
    Ormai ho paura che stia diventando solo business :dunno.gif:

    Dal 2024 la Jumbo avrà uno sponsor arabo e il suo buget arriverà...... udite udite a 80 milioni di euro, cose da non credere, penso che è l'inizio della fine del ciclismo cosi come lo conosciamo.
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    Da sabato 1° luglio si danza con il Tour de France 2023, stando a quel che si legge in giro, ma che è facilmente prevedibile anche da tutti noi, la lotta per il primo e il secondo gradino del podio sarà cosa tra Pogacar e Vingegaard al netto di sorprese eclatante, per il terzo gradino invece la lotta è apertissima va da Bernal a Hindley e si passa da Carapaz, O'Connor, Gaudu, Bardet e ci metto anche Mas e Landa e saranno questi nomi anche per la top cinque, per la top dieci fate un po voi.
    Subito un dato triste per l’Italia in questo Tour de France, nella startList si leggono solo sette corridori italiani che sono: Trentin, Guarnieri, Ciccone, Moscon, Bettiol, Mozzato, Oss, veramente troppo poco per una Nazione come l’Italia che nel ciclismo ha sempre avuto un ruolo principe.
    Buona visione a tutti.
    Viva il ciclismo.

    https://www.procyclingstats.com/race/tour-...tlist/startlist
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    CITAZIONE (condorazzurro @ 21/6/2023, 12:45) 
    CITAZIONE (ros58 @ 20/6/2023, 22:03) 
    Queste costruzioni partendo dalla panchina fanno parte della filosofia del presidente DeLa e diciamo che fino ad oggi ci ha quasi sempre preso tranne un paio di volte.

    Rudi Garcia quindi potrebbe essere stata l'ennesima scelta giusta del DeLa, mentre per la campagna acquisti non mi aspetto che spenda tanti soldi per grandi nomi, ma al contrario sguinzaglierà gli osservatori alla riccerca di giocatori semi sconosciuti che potrebbero rivelarsi i nuovi Kim, Osi o Kvara, quindi pochi soldi spesi e tanto profitto, ma se questo accade di nuovo vuol dire che il DeLa si è abbacchiato con San Gennaro :kicking.gif: :wink_smilie.gif:

    più che sugli acquisti la mia attenzione è rivolta sulle partenze, se trattiene chi sappiamo avrà fatto già un ottimo lavoro, riguardo agli acquisti quasi certamente ci vorrà un gran bel centrale in sostituzione di Kim (il bmonaco si sta facendo la difesa prendendo i migliori centrali della A) poi si vedrà se Lozano e Ziello ci lasceranno ed in quel caso s dovrà intervenire, per il resto la rosa meno la si tocca meglio è

    Infatti per questo motivo ho fatto il ragionamento sulla campagna acquisti, perchè con il DeLa non si può mai stare tranquilli ^U^ una nè pensa e cento nè fà ^U^

    Io il DeLa l'ho sempre apprezzato e difeso per il lavoro che ha fatto e che sta facendo e sono sicuro quello che farà per il futuro, però bisogna accettarlo cosi come è con i suoi colpi di scena sia in positivo che in negativo, spero che i colpi possano essere tutti positivi e che i gioielli del Napoli restano del Napoli e questo già sarebbe un successo.

    Spero solo che arrivano ragazzi giusti in sostituzione di Kim e di qualche altro partente per mantenere più o meno la stessa rosa :mf_popeanim.gif:
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    Tadde ha fatto una fotografia abbastanza chiara del problema, non sono le discese di per sè pericolose, semmai la spericolatezza con la quale si affrontano, con i mezzi a disposizione che hanno oggi che danno "più sicurezza" vedi i freni a disco il grip delle gomme eccetera, (oggi in molti montano copertoncini da 26/28mm) si rischia sempre qualcosina in più con staccate sempre al limite consapevoli di una frenata più performante avendo a disposizione i freni a disco.

    Purtroppo di questi incidenti ne sono capitati tantissimi nella storia del ciclismo, forse quello più simile a quello di Mader è capitato al Tour del 1960 a Roger Riviere, riuscì a portare la pelle a casa ma in pratica in quella caduta finì la sua carriera e forse anche la sua vita.


    Domenica 15 luglio 1960, nel corso della Millau-Avignon di duecentodiciassette chilometri, Nencini si lancia in picchiata tra i tornanti della discesa del Perjuret. Rivière lo segue, ma, a un certo punto, sbanda. Il transalpino perde il controllo del mezzo e si schianta contro un muretto. L’impatto lo sbalza via dalla bici, facendolo precipitare in un burrone. Dopo un volo di venticinque metri, Roger atterra su un letto di rami, in prossimità di un ruscello. Là, di fianco a quel piccolo corso d’acqua, finisce la carriera di Roger Rivière. In un certo senso, finisce anche la sua esistenza.
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    CITAZIONE (tembo2 @ 10/6/2023, 19:41) 
    CITAZIONE (ros58 @ 10/6/2023, 00:10) 
    Premetto anche io non sono più tanto aggiornato ci sono tante innovazioni che a stargli dietro bisogna tornare di nuovo sui banchi di scuola, comunque:

    Prima di tutto per essere considerato un Campione ci vuole il cosiddetto motore con valori eccellenti di:
    Vo2max (volume massimo di ossigeno che si consuma in un minuto, forse il parametro più genuino per capire se si è di fronte ad un campione); Wat/kg; cp20' minuti; FTP; potenza di soglia; tanta testa ecc.

    Oggi praticamente la preparazione per raggiungere il picco di forma non si fa più come quindici anni fa che si arrivava all'appuntamento al 75/80 per cento e poi il picco massimo di forma lo raggiungevi strada facendo, cioè la base più o meno è la stessa solo molto più controllata e specializzata, tutto sotto controllo con le nuove metodologie applicate ad hoc per ogni atleta, ogni specialista cura alla perfezione la sua parte, oggi intorno al campione girano tante professionalità a partire dal medico sportivo che ti cura la salute a livello generale, il preparatore atletico, il biologo nutrizionista, il mental coach ecc. che ti fanno arrivare all’appuntamento con l’obbiettivo prefissato al 100x100 delle proprie potenzialità.

    Mi ricordo che proprio Nibali durante il Giro d’Italia del 2019 in una intervista dove gli veniva chiesto perché fosse sotto tono lui rispondeva: niente affatto anzi i miei parametri attuali addirittura sono migliori di quando ho vinto il Tour de France sono gli altri che hanno un altro passo.

    Vorrei l'impossibile... sentire un parere del mitico Cavanna, lo storico massaggiatore di Coppi.

    Il massaggiatore cieco Biagio Cavanna non avrebbe fatto altro che andare prima di tutto a tastare il collo partendo da dietro la nuca a scendere giù dei vari Pogacar per capire le potenzialità dell'atleta, perchè non molti sanno che Cavanna riusciva a capire le potenzialità dell'atleta proprio da quella parte del corpo prima ancora di iniziare a massaggiare i muscoli, per il resto sono sicuro che non si sarebbe sbagliato sulla valutazione, e si sarebbe, da persone intelligente che era, inserito benissimo nel gruppo dei preparatori dando il proprio contributo.
  7. .
    Ci ha lasciato il grande Renato Longo uno dei più grandi campioni di ciclocross di tutti i tempi.

    5 volte campione mondiale;
    12 volte campione italiano;
    e anche 2 vittorie su strada.

    Per la cronaca:
    Amico intimo di Adri Van der Poel e padrino di Mathieu van der Poel.
  8. .
    A Vingegaard già gli scappa la bici da sotto il c..o, credo che essere così avanti con la preparazione non sia così conveniente in quanto alla partenza del Tour mancano ancora più di 20 gg.

    Mentre Bernal mi sembra in crescendo, (naturalmente con tutti i punti interrogativi del caso), un giorno male un giorno bene, bisogna vederlo tra venerdì e sabato se riesce a competere con i migliori del gruppo, da parte mia spero che torni il Bernal del 2019.
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    Il percorso del Giro d'Italia non lo discuto perchè a me piaceva come era stato disegnato perchè il ciclismo è uno sport all'apparenza semplice ma invece e molto complicato in quanto il gruppo è composto da velocisti, passisti, passisti scalatori, cronomen, scalatori e corridori completi.

    Sulla carta è uno sport individuale nel concreto specialmente nelle corse a tappe per vincere la classifica finale hai bisogno dei compagni di squadra.

    Io resto dell'avviso che la corsa la fanno i corridori, cerco di spiegarmi, se i senatori del gruppo hanno interessi comuni di fare andare la corsa in una certa direzione non ci sono modi che questa cambi.

    Quindi che le tappe siano corte con rampa finale o lunghe con 5000 metri di dislivello o tappe ideale per fughe se non fai la corsa si arriva sempre tutti insieme.

    Proviamo a ragionare con i se, senza il ritiro di Evenepoel e Geoghegan Art avremmo avuto lo stesso finale di corsa?

    Se il Giro si fosse corso con il sole sarebbe stato uguale o sarebbe cambiato qualcosa?

    Se alla corsa Rosa ci fossero stati Pogacar e Vingegaard sarebbe stato la stessa corsa?

    Io credo proprio di no.

    Concludo nel dire che in una corsa a tappe si deve dare spazio a tutti, corridori che partecipano al Giro per la classifica finale, ma anche ai cacciatori di tappa, ai velocisti e cosi via, pluralità assoluta.

    Ultima cosa riferita a quanto scritto da DeaRoby: le salite ripide poi partoriscono i topolini, un solo esempio Cuneo Pinerolo vinta da Fausto Coppi e ti renderai conto che non è cosi come dici.

    Già mai il CPA che ficca il naso anche quali salite si possono scalare.
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    La tappa dei fuggitivi:
    Contentissimo della vittoria di Zana oggi la tappa non poteva finire meglio di così, tenendo conto anche del sesto posto di Marco Frigo che sta concludendo questo suo primo Giro d’Italia in crescendo.

    Certo che Pinot oggi ha trovato il Campione d’Italia che gli ha saputo tenere testa collaborando per tutta la fuga e anche quando sono rimasti loro due sono andati all’arrivo in comune accordo, tra loro due il più forte in volata è stato Filippo Zana che ha battuto nettamente Thibaut Pinot che comunque per la sua grandezza rende ancora più bella la vittoria del nostro Campione italiano Zana.

    Per la cronaca: Primo Filippo ZANA, secondo Thibaut PINOT, terzo Varren BARGUIL.

    La tappa degli uomini di classifica:
    L’altro ieri Almeida e Thomas hanno staccato Roglic, oggi Roglic e Thomas hanno staccato Almeida, e domani chi staccherà chi?

    Io non lo so posso dire che vedo molto bene Thomas però domani la tappa è dura per tutti e può succedere di tutto.

    La cosa che mi sento di pronosticare per domani è che già sul passo Giau ci sarà un bel sparpaglio con un gruppo Maglia Rosa ridottissimo.
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    Super felice per la vittoria di Dainese, dopo tanta sofferenza urli di gioia e di liberazione, ma che volata di Milan è partito dalla quindicesima posizione, questo ragazzo una volta preso bene le misure diventerà il velocista del decennio, terzo Matthewes.
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    Tutto giusto quello che avete scritto, io aggiungo due aspetti, il primo è l’assegnazione dei punti UCI, un sistema copiato dal tennis e che non si sposa bene con il ciclismo almeno secondo il mio punto di vista, comunque i punti vengono distribuiti ai ciclisti in base ai propri piazzamenti o vittorie in special modo nelle corse che contano e il Giro d’Italia è una corsa che conta, questo fa si che il primo controlla il secondo, il secondo controlla il terzo, il terzo controlla il quarto e così via, quindi per difendere la propria posizione la corsa si blocca e tutto va a discapito dello spettacolo.

    Quindi sempre legato al primo aspetto ma in modo inverso il quarto non attacca il terzo perché pensa che se non gli riesce l’attacco poi nel finale potrebbe perdere anche il quarto posto e questo ragionamento vale anche per tutti gli altri.

    Insomma come si fa a non capire che un Grande Giro si vince attaccando e non difendendosi, questo ragionamento di correre sulla difensiva in linea di massima lo può fare chi indossa la maglia Rosa con un buon margine di vantaggio, mentre tutti gli altri se vogliono ridurre il ritardo in classifica devono attaccare con astuzia, studiando gli avversari e anche con il coraggio di perderla definitivamente la corsa, ma poi puoi spenderti sempre per i risultati parziali.

    Magni se non correva con intelligenza e astuzia e una grande visione di lettura degli avversari e della corsa quando li vinceva tre Giri d’Italia contro quel fior fiore di avversari.

    Il secondo aspetto sono i computerini e le radioline che ti dicono anche quando devi fermarti a fare pipì, io sono pro-tecnologia da usare in allenamento per monitorare gli atleti affinché i preparatori hanno dati da lavorare per migliorare la condizione di forma dell’atleta ecc, però poi inizierei a disciplinare l’uso di questi strumenti in corsa.
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    CITAZIONE (DeaRoby @ 21/5/2023, 18:27) 
    Giro d Italia penoso.
    Se non ci sarà un minimo di battaglia nell' ultima settimana
    nessun complimento per chi lo vincerà.

    Sempre onore ai vincitori, semmai nessun complimento a chi non ha osato nulla per vincerlo. :wink_smilie.gif:
  14. .
    Ho sentito il processo alla tappa, sentire da Fabretti, Conti e gli altri con Garzelli che restava tra il serio e il faceto, che gli uomini di classifica nelle prime due settimane non attaccano perchè temono i 51.000 metri di dislivello che il Giro d'Italia affronta, specialmente quelli concentrati nell'ultima settimana e quindi bisognerebbe diminuirli per aumentare lo spettacolo almeno questo è il senso che ho dato a quei ragionamenti, non mi resta che meravigliarmi.

    Aspetto il Tour de France con trepidazione in quanto i corridori dovranno percorrere un tatale di km. 3.404 e un dislivello di 53.000 metri di dislivello ben 2.000 metri in più del Giro d'Italia, vediamo anche li se i corridori avranno paura di attaccare, otrettutto si parla già che ci potrebbero essere temperature di 40 gradi, staremo a vedere.
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    La fuga oggi ci ha regalato una bellissima tappa, Healy è fenomenale se continua così diventerà un ottimo corridore per tutte le stagioni, Mcnulty corre di testa e si riporta proprio su Healy, con piacere vedo un giovane Frigo che non molla e anche lui sta facendo grandi progressi.

    Al contrario i big del gruppo Maglia Rosa che anche oggi hanno deciso di attaccare domani tranne che fare lo scattino negli ultimi 4 chilometri pur sempre a 10 minuti da fuggitivi.

    Godiamoci questi tre ragazzi bravissimi.
784 replies since 24/2/2013
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