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Posts written by dirac

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    CITAZIONE (V!ncenzo @ 9/2/2019, 14:49) 
    Garzelli o Savoldelli

    Io ho letto anche Petacchi :sick:

    Là giuro che smetto di guardare il ciclismo

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    Che storia! Ma Pancani resta? Se non sbaglio, ora Auro è direttore di Rai Sport, chissà cosa ha in mente (o cosa hanno in mente quelli che lo hanno messo là).
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    Comunque di tutti i meme su questa storia non mi sembra di aver visto

    leonard-nimoy_288x288
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    Si parlava di doppiaggi.



    Luigi coi blue jeans :worthy.gif:
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    La risposta è dentro di lui, eppero' è SBAJATA!
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    CITAZIONE (Rockmaninov @ 4/2/2019, 00:33) 
    Vader si pronuncia all'incirca "vueider" mentre Water si pronincia all'incirca "Wuoter"

    Nello slang locale di Tatooine?
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    CITAZIONE (Rockmaninov @ 3/2/2019, 23:43) 
    Però ora, DIOKAN, mi chiedo e chiedo a voi lumi: perchè cacchio Dart Vader è chiamato così in tutto il mondo tranne che in Italia, dove si chiama Dart Fenner????? W-T-F !!!!!!

    tzk. In Francia è Vador.

    e comunque il motivo per cui non l'hanno chiamato "Vader" mi sembra evidente... :mf_pain.gif:
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    CITAZIONE (Rockmaninov @ 3/2/2019, 01:23) 
    E non facciamoci prendere dalla commozione che il Padrino è in fondo un tema italico. No, Il Padrino è un film (o trilogia) americano e come comanda iddio si deve vedere rigorosamente in americano....

    Secondo me è proprio il fatto che si parli d'Italia e in italiano a far preferire l'originale. Per esempio, i flashback a Little Italy nell'originale sono quasi tutti recitati in italiano. Ci sono anche Leopoldo Trieste e Gastone Moschin che recitano nella propria lingua, e chicca delle chicche c'è De Niro che recita in siciliano! E nella parte prima, ovviamente le scene in Sicilia sono pure in italiano. Se lo doppi perdi il contrasto delle lingue (come per la famosa scena di Basterds).

    Oltre a quello, nella versione italiana ci sono tante cose fastidiose: Fannucci, che non si sa perché, parla in napoletano. E Clemenza nella parte I parla anche lui napoletano, mentre da giovane nella parte II parla siciliano.
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    CITAZIONE (ros58 @ 3/2/2019, 01:51) 
    Torno a ripetere, se i coniugi Olindo hanno raccolto nuove prove che dimostrano che la loro confessione è stata estorta e danno prova della loro estraneità ai fatti e quindi la loro innocenza che facciano richiesta per la riapertura del processo.

    I Giudici assolvono o condannano secondo coscienza dopo avere esaminate tutte le prove raccolte durante le fasi del processo, quindi la logica mi porta a pensare che i Giudici hanno ritenuto quelle confessioni esaustive.

    In realtà l'attendibilità delle confessioni è già stata dibattuta fino alla Cassazione. Quindi il processo non potrà mai essere riaperto per quel motivo.
    Si veda: www.penalecontemporaneo.it/upload/cassazione%20erba.pdf pag. 5-8

    Servirebbe, che so, un filmato di Tizio Sempronio che alle 20:01 entra nella palazzina dei Castagna con una spranga e coltello.
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    Un film nel quale si recita in italiano è matematicamente migliore in versione originale.
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    CITAZIONE (Garrincha (member14343) @ 2/2/2019, 11:30) 
    la stessa visione del marito della vittima.

    kEzK-j
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    Con mele e pere si puo' fare la macedonia. Quello che bisogna distinguere sono i fatti dalle opinioni. Indagini fatte molto male = opinione. Indagini che hanno portato a 3 condanne consecutive all'ergastolo = fatto.

    Poi. E' anche vero che i 3 gradi di giudizio non sempre sono solidi come un tetragono. Caso di Avetrana, le motivazioni depositate 10 mesi in ritardo. Là si puo' usare un fatto per criticare una sentenza e un impianto accusatorio. Niente di tutto cio' mi pare sussista per Erba, se non per le Iene.

    Chiediamoci allora perché le Iene trattino Erba e non Avetrana.
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    CITAZIONE (Garrincha (member14343) @ 1/2/2019, 11:23) 
    il problema del processo di erba sono le indagini fatte col culo: dalla "estorsione" delle confessioni al nome di olindo messo in bocca a frigerio (che non pensava nemmeno lontanamente a lui), fino alla repertazione delle prove, vedi il dna trovato sul battitacco dell'auto (e da nessun altra parte) e verbalizzato col sedere..
    lasciare intervenire le forze dell'ordine locali per poi fare le indagini cosi si lascia la porta del carcere aperta anche a jack lo squartatore.
    mettiamoci pure le varie ricostruzioni dei fatti imboccate dagli inquirenti con i romano che apparentemente non avevano idea della dinamica dei fatti.

    colpevoli al 99% ma tutto fatto coi piedi.

    Talmente fatte col culo che 3 corti diverse hanno confermato l'ergastolo. Tranne le iene.

    Comunque sull'auto era sangue. Le basi.
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    CITAZIONE (Cimoski @ 30/1/2019, 17:58) 
    In alternativa, ovvero se tu e il tuo amato dr Gardner aveste ragione, possiamo dire che le scienze umane non servano a niente, in quanto qualsiasi assunto è sia vero che falso dipende solo da chi lo dice o qualsiasi altra cosa non scientificamente corretta (Roba che con il moto di Russell e Popper nelle rispettive bare ci illuminiamo mezzo universo).

    Non so di cosa stiate parlando, ma Congetture e confutazioni è un testo cardine della mia vita. Mi ha insegnato il concetto di pseudoscienza, che trovo sempre molto utile e applicabile, financo al lavoro e alla vita quotidiana. Ha avuto in effetti su di me "l’effetto di una conversione o rivelazione intellettuale".

    CITAZIONE
    Fu durante l’estate del 1919 che cominciai a sentirmi sempre più insoddisfatto di queste tre teorie: la teoria marxista della storia, la psicanalisi e la psicologia individuale; e cominciai a dubitare delle loro pretese di scientificità. Il mio problema dapprima assunse, forse, la semplice forma: [...] “Perché queste dottrine sono così diverse dalle teorie fisiche, dalla teoria newtoniana, e soprattutto dalla teoria della relatività?”
    Per chiarire questo contrasto, dovrei spiegare che pochi di noi allora avrebbero affermato di credere nella verità della teoria einsteiniana della gravitazione. Ciò mostra che quel che mi preoccupava nelle altre teorie non era un dubbio circa la loro verità, bensì qualcos’altro. [...]
    Riscontrai che i miei amici, ammiratori di Marx, Freud e Adler, erano colpiti da alcuni elementi comuni a queste teorie e soprattutto dal loro apparente potere esplicativo. Esse sembravano in grado di spiegare praticamente tutto ciò che accadeva nei campi cui si riferivano. Lo studio di una qualunque di esse sembrava avere l’effetto di una conversione o rivelazione intellettuale, che consentiva di levare gli occhi su una nuova verità, preclusa ai non iniziati. Una volta dischiusi in questo modo gli occhi, si scorgevano ovunque delle conferme: il mondo pullulava di verifiche della teoria. Qualunque cosa accadesse, la confermava sempre. La sua verità appariva perciò manifesta; e, quanto agli increduli, si trattava chiaramente di persone che non volevano vedere la verità manifesta, che si rifiutavano di vederla, o perché era contraria ai loro interessi di classe, o a causa delle loro repressioni tuttora “non analizzate”, e reclamanti ad alta voce un trattamento clinico.
    L’elemento più caratteristico di questa situazione mi parve il flusso incessante delle conferme, delle osservazioni, che “verificavano” le teorie in questione; e proprio questo punto veniva costantemente sottolineato dai loro seguaci. Un marxista non poteva aprire un giornale senza trovarvi in ogni pagina una testimonianza in grado di confermare la sua interpretazione della storia [...]. Quanto a Adler, restai molto colpito da un’esperienza personale. Una volta, nel 1919, gli riferii di un caso che non mi sembrava particolarmente adleriano, ma che egli non trovò difficoltà ad analizzare nei termini della sua teoria dei sentimenti di inferiorità, pur non avendo nemmeno visto il bambino. Un po’ sconcertato, gli chiesi come poteva essere così sicuro. “A causa della mia esperienza di mille casi simili” egli rispose; al che non potei trattenermi dal commentare: “E con questo ultimo, suppongo, la sua esperienza vanta milleuno casi”.
    [...]
    Era precisamente questo fatto – il fatto che [le teorie di Freud e Adler] erano sempre adeguate e risultavano sempre confermate – ciò che agli occhi dei sostenitori costituiva l’argomento più valido a loro favore. Cominciai a intravedere che questa loro apparente forza era in realtà il loro elemento di debolezza.

    100 anni più tardi: www.nature.com/news/first-results-f...ty-test-1.17433
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    Il problema di Al Pacino: di aver fatto un Michael Corleone e molti Scarface.
1283 replies since 22/2/2013
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