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Posts written by BaronTricheco

  1. .
    CITAZIONE (Jon Patrick Riley @ 2/11/2016, 10:24) 
    ...
    comunque
    ...
    tra tutti i nomi che si leggono forse Pioli rischia di essere addirittura il meno peggio.
    La rassegna stampa di oggi dice:
    Guidolin. No gesùcristomadonna no. Guidolin no.
    Hiddink. Ahaahahahaahhahahahha. È uno scherzo, vero?
    Villas Boas. Per fortuna sembra vada al Wolsburg
    Marcelino. Uh?
    Tata Martino. Sarà contento Icardi.
    Vitor Pereira. E questo chi cazzo è?

    C'è da stare allegri.

    Io comunque ho sempre paura di Zenga.
    Dio ci protegga da Zenga.

    Vostro DaMorattiMiGuardiIddio

    Io ho letto in giro anche il nome di Frank De Boer.
    Pare si sia appena liberato.
  2. .
    Eh sì, ho idea anch'io che l'Inter abbia toccato uno dei punti più bassi in assoluto.
    Una simile vetta di ridicolaggine non credo fosse ancora stata raggiunta e devo dire che non sembrava nemmeno possibile raggiungerla. Bravi tutti a crederci fino in fondo.
    Bravi i giocatori. Bravi a mal tollerarsi e a farsi ripicche una dietro l'altra. Bravi a tirare indietro la gambina e a metterci un'intensità irricevibile. Bravi i centrali a giocare contro. Bravo Brozovic a voler fare il cazzo che gli pare. Bravo Icardi a mettere per iscritto la storia di quando è passato dai pannolini al vasino, due stagioni fa. Bravo Eder (!) a credersi insostituibile. Bravo Joao Mario ad averci messo poco a capire l'andazzo.
    Brava la dirigenza. Bravo Ausilio, bravo Zanetti e bravo quell'altro di cui non ricordo il nome e non so che faccia abbia. Bravi ad aver agito lontano da troppi occhi indiscreti. Bravi ad aver delegittimato le scelte della proprietà. Bravi a chiacchierarsela con gli amici scribacchini e a far montare un caso De Boer quando ancora un caso De Boer non c'era e nemmeno si intravedeva all'orizzonte. Bravi per essere al di sopra di ogni responsabilità ed averla sfangata impunemente.
    Brava la proprietà. Bravi ad aver buttato nel cesso soldi senza prima verificarne i presupposti. Bravi ad esservi fidati di cialtroni e non aver rivoluzionato le idee e gli uomini responsabili dei fallimenti inanellati finora.
    Infine bravo Moratti.
    Bravo ad aver pestato i piedini ed averla avuta vinta ancora una volta.
    Bravo ad averla messa in quel posto a Thohir e al suo De Boer del menga. Antipatico come pochi.
    Lui l'aveva capito subito che con l'olandese non si sarebbe fatta tanta strada.
    Ha una certa qual esperienza in fatto di allenatori. Quando gli diceva bene se ne accaparrava quattro all'anno. Ne faceva una scorpacciata. Gnammy gnammy.
    Quindi bravi tutti e avanti così.
  3. .
    1) Miranda. Disattento e molle come poche volte gli è capitato. In un paio di circostanze quasi da pensare male.
    2) Murillo. Lui invece non fa venire brutti pensieri, è tutto l'anno che fa così. Evidentemente a sinistra deve sempre esserci uno che pasticcia. Atterra il compagno in recupero e niente mi toglie dalla testa che l'abbia fatto volontariamente scambiandolo per uno del Torino.
    3) Candreva. Non si può dire che non c'abbia messo impegno ma tira quando deve passare e passa quando deve tirare. Inoltre si mostra egoista un paio di volte di troppo.
  4. .
    CITAZIONE (steelmill @ 27/10/2016, 12:08) 
    CITAZIONE (Triderr @ 27/10/2016, 11:44) 
    Senti... Fai fatica a giudicare con obiettività e competenza la squadra e i calciatori che segui quasi settimanalmente, permettimi di dubitare delle tue saputellerie in merito alla stagione di Cambiasso in Premier.

    Ma cosa ancora più grave è del tutto privo di qualsivoglia conoscenza del calcio del paese che lo ospita (sempre ammesso che non sia un clandestino.....)



    Cioè, è dovuto arrivare quel tricheco del barone ad illuminarmi su Rosenborg - Bodo Glimt.....




    Trider a Natale regaliamo un binocolo a JPR così almeno il nobel riesce a vederlo. Forse.




    SM

    Beh, spieghiamo la cosa anche a chi è all'oscuro delle puntate precedenti.
    Dovete sapere che per un caso del tutto fortuito sono entrato in contatto con degli uomini d'affari asiatici che arrotondano combinando eventi sportivi, in special modo partite di calcio qua in Europa.
    Un loro tramite, con mani in pasta un po' dappertutto, mi ha riferito dei guai nei quali si trovava l'allenatore del bodo glimt. Entro fine mese avrebbe dovuto far saltare fuori qualcosa come un paio di milioni di corone sale e limone norvegesi. Negli ultimi tempi la moglie non è stata troppo bene e lui per sostenere le cure necessarie ha contratto più debiti di quanti non fosse in grado d'onorare. Tra l'altro con gente che mi dicono stare poco agli scherzi.
    S'è trovato con l'acqua alla gola, insomma.
    Ed in casi come questi solitamente intervengono i gentiluomini d'onore che rappresenta questo intermediario.
    Quella gente ha pagato subito tutte le spettanze e anche qualcosina in più.
    In cambio hanno richiesto unicamente un piacere: far perdere la squadra subendo un goal per tempo nella prossima partita di coppa contro il Rosenborg. È l'unica condizione che hanno posto.
    Il portiere e altri 5-6 titolari erano già stati oliati a dovere e per loro non c'era alcun problema.
    Circa un paio d'ore prima del fischio iniziale suona il telefono di questo mio conoscente: << Jeg beklager, men jeg vil ikke gjøre dette lenger>>.
    Era l'allenatore. In pratica non se la sentiva più e voleva tirarsi indietro. Troppi scrupoli di coscienza, diceva.
    'sto qua non ha detto nulla. Ha chiuso normalmente la chiamata e in tutta calma gli ha inviato via whatsapp (è un'applicazione di messaggistica istantanea installata sul suo telefono, serve per comunicare a distanza) un semplice link con delle coordinate.
    Mi ha poi fatto vedere che cliccandoci sopra si apriva un'immagine catturata dal satellite di quattro fosse ai margini di un bosco. Due grandi e due più piccole.
    A quel punto ero abbastanza nauseato e me ne sono andato via.
    Più tardi la sera ho guardato il risultato sul televideo per la curiosità di vedere come fosse andata la partita.
    E indovinate un po'? È finita 2-0 con un goal subìto per tempo.
    Quando si dice il caso, eh.
  5. .
    Io penso che a questo punto della stagione cambiare per la seconda volta allenatore sia una scelta abbastanza vergognosa.
    Lo è anche solo valutare una simile decisione, per me.
    Credo non esista indicatore migliore per dare idea del caos che regna in società.
    Tant'è che in fondo al mio cuoricino colmo d'ingenuità continuo a sperare siano solo chiacchiere per spillare due spicci a voi babbioni e che in sede questa idea non abbia neanche sfiorato nessuno.
    Più realisticamente credo che qualcuno faccia pressione per l'esonero, qualcuno intenda lasciargli altro tempo e qualcun altro va dove spira il vento quel giorno.
    Credo anche, e di questo sono abbastanza certo dato che l'ho potuto vedere in campo, che il gruppo abbia scaricato l'allenatore. La partita dell'altro dì è abbastanza indicativa in tal senso.
    D'altronde le differenze tra un mese fa ed oggi le vedrebbe pure il più miope di Tiezzo.
    Prima tutti compatti a pressare alto e a riconquistare subito palla, poi molli e disordinati in balìa dell'avversario.
    Si dà una lezione di calcio alla squadra più forte d'Italia e che con ogni probabilità quest'anno si laureerà finalmente e meritatamente campione d'Europa e poi si va a perdere ignominiosamente contro una manica di brocchi col vizio delle scommesse.
    Questo con lo schieramento e l'idea di gioco che sono le stesse di sempre. Anche perché non c'è stata una sola volta che l'allenatore ha modificato l'impostazione base. E questa è forse la colpa maggiore che gli si imputa: non aver saputo far cambiare marcia alla squadra a partita in corso.
    Il problema vero, per me, è nato col mancato raggiungimento di risultati.
    Impegnarsi ed applicarsi al massimo per poi alla fine pareggiare o addirittura perdere è abbastanza frustrante.
    Succede una volta, succede due, e da lì in poi è fisiologico che la fiducia nei confronti dell'allenatore venga meno.
    << Cazzo, corriamo come disperati tutta la partita, giochiamo a una porta sola e alla fine quei scarponi degli avversari con due passaggi in croce ci fanno goal>>.
    << Qua è il caso di cambiare qualcosa. Non si può andare avanti così. Ora di Natale ci esplodono i polmoni e io vorrei scucire almeno un altro paio d'anni di contratto. Vincessimo è un conto, ma così...>>
    Presumo possa essere più o meno questo il ragionamento di chi ha maggior ascendente all'interno dello spogliatoio. Di chi magari è all'Inter da più tempo e se ne intende bene di figure di merda.
    Poi, certo, ci sono sicuramente anche diversi contrasti tra compagni. Me ne accorgo da qui che in parecchi si stanno allegramente sul cazzo. E la vicenda del libro di Icardi (gran figura di palta da parte di tutti) non è certo servita per stemperare gli animi.
    In sintesi l'inversione di rotta rispetto la scorsa stagione si era avuta. Chiara e decisa. I risultati non sono lì a testimoniarlo ma vedere l'Inter alla tv era comunque diventato meglio di assistere alla comunione del nipote della Celestina, la vicina di casa dell'Ubaldo.
    Poi i risultati non sono arrivati e sempre più giocatori hanno iniziato a storcere il naso (cosa che magari ha dato loro problemi nel pippare). Si lamenta un gruppetto, se ne lamenta un altro e in tempo zero la maggior parte è contro l'allenatore e l'ammutinamento è servito.
    A questo punto io tendenzialmente sarei per la linea dura: tu pensa a giocare e fare quello che ti chiede il mister.
    Questo però presuppone avere un'organizzazione seria alle spalle. Viceversa il muro contro muro serve solo ad esasperare l'animo di tutti.
    Inoltre proprio all'Inter fa storia il precedente Benitez-Leonardo.
    Lì però c'erano fior di campioni costretti a giocare in modo opposto a quanto erano stati abituati fino ad allora e che -soprattutto- li aveva portati a vincere tutto.
    Qua c'è qualche buona individualità contornata da una selva di brocchi senza arte né parte. E a nessuno di loro è mai capitato di vincere qualcosa neanche per sbaglio.
    Allora, in tal caso, fosse per me, pregherei tutti di tenere la bocca chiusa, la testa china e lavorare più duramente di quanto non abbiano mai fatto prima. E nel frattempo, considerando che dirigo una società disgraziata, cercherei una mediazione con l'allenatore per trovare un punto d'incontro tra la sua filosofia di gioco e le idee che vengono a quei geni che allena.
    Di sicuro non mi coprirei ulteriormente di ridicolo cambiando l'allenatore.
  6. .
    Ma ciao amici!
    C'è più gusto ad essere interisti oggi.
    Finalmente sono tornati i bei tempi in cui dopo due mesi il nuovo allenatore ha già fatto il suo tempo e siamo qui che non vediamo l'ora del prossimo.
    E allora si può sognare l'arrivo del Cholo Simeone, il ritorno del Mou, l'insediamento di Nedo Sonetti.
    Loro sì che sanno il fatto loro. Mica come De Boer che ha esperienza solo ad Amsterdam, dove si pensa più a guardare le donnine in vetrina che ad insegnare come stare in campo ai propri giocatori.
    E poi 'sto immingrato dopo due mesi manco è imparato a parlare la nostra stessa medesima lingua. Dai, si esprime in un modo che farebbe collassare perfino Lapo Elkan.
    Ai ragazzi che scendono in campo non si può dire niente, loro l'impegno ce lo mettono sempre in abbondanza. Ieri in special modo.
    Loro si sono applicati come non mai, ma quegli insensati dettami dell'allenatore proprio non sono riusciti ad assimilarli.
    Soprattutto la parte del correre, quella non è proprio entrata loro in testa.
    O meglio, all'inizio ci hanno anche provato ma poi vedendo che non sempre si riusciva a vincere hanno ritenuto bene di risparmiarsi la fatica.
    Tanto in società c'è mica qualcuno che trova loro qualcosa da ridire.
    Un rimprovero, due rimbrotti, la promessa di maggior impegno da parte di tutti e via che si riparte da capo.
    Eh sì, se c'è una cosa che ho imparato in questa vita è che la parola disciplina non ha casa ad Appiano.
    Tenere in riga dei ragazzi con un sacco di soldi e tempo libero è un compito che non viene nemmeno intrapreso.
    Si lasciano fare i giocatori. Li si lascia liberi di gestirsi da soli. Vuoi per menefreghismo o per incompetenza.
    Io stesso ho disputato stagioni così. Dove c'era qualcosa che non andava e si avvertiva che in alto importava poco di noi.
    Inizialmente quel qualcosa che non andava era quasi sempre un'inezia, nulla che non si potesse risolvere con poco sforzo e in breve tempo. Se però non affrontata nel giusto modo e nei tempi corretti, quella quisquilia, dapprima un nonnulla, andava sempre più ad ingigantirsi come quel brutto neo che avete sulla schiena. Intervieni per tempo e tutto va a posto, te ne freghi e puoi solo sperare di morire nel sonno.
    Parti magari carico, ne vinci un paio, poi ne perdi qualcuna di troppo, vedi i problemi continuare a presentarsi senza che qualcuno sopra di te ponga rimedio e sapete cosa succede?
    Che progressivamente della vittoria comincia ad importarti sempre meno. Passa mano a mano in secondo piano. L'impegno scema e quasi diventi scemo pure tu. Perdi la fiducia e cominci a sbagliare cose che prima ti riuscivano ad occhi chiusi.
    È proprio qualcosa di fisiologico.
    Non accade di proposito. Nessuno ci mette dolo. Non è che uno arriva all'allenamento o alla partita pensando "mo' oggi mi riposo e vada come deve andare". Semplicemente ci arrivi scarico, con poche motivazioni, senza stimoli. Metterci a comando la giusta attenzione e concentrazione è mica così facile.
    Non siamo macchine col tasto on ed off. Non ci si può accendere a proprio piacimento.
    Una volta che le cose vanno in una determinata maniera, hai voglia ad invertire il trend...
    Dico questo perché prendersela oggi con l'allenatore mi pare un po' come reputare poco intonata la moquette del salotto quando al tetto mancano le tegole e non passa rondine senza che ti faccia la cacca in testa.
    Si cominci a fare chiarezza in società e ad individuare una figura credibile che faccia da trait d'union tra squadra e proprietà. Si stabiliscano delle regole alle quali attenersi. Si epurino i riottosi. Si tenga sempre aperta la porta per chi non intende far parte del gruppo e chi invece vuole tornare a farne parte. Ci si mostri credibili. Coerenti. Indulgenti e spietati. La mano deve esse fero o piuma. Si usi la diligenza del buon padre di famiglia. O quella del far west.
    Insomma, si faccia qualcosa -cazzo- che inscì al va mia ben.
  7. .
    CITAZIONE (Triderr @ 3/10/2016, 11:59) 
    Io ho sborrato sulla parata finale di Handanovic.

    Scusa, magari ricordo male e dico una cavolata, ma tu non eri mica impotente?
  8. .
    Ma ciao carini!
    La partita di ieri è stata davvero tutta matta. Penso che non si assisteva a così tanti cambiamenti di fronte dalle ultime volte che l'Italia è stata in guerra.
    Tutti che salivano, scendevano, andavano di qua, di là, su, giù... sembrava quasi di vedere una partita di tennis a forza di continuare a girare il collo a destra e sinistra.
    Alla fine ha vinto la squadra che è riuscita a giocare più in verticale e che ha sfruttato meglio gli errori degli avversari.
    E ce ne sono stati mica pochi.
    Errori tecnici, di misura, ma anche e soprattutto di posizionamento, di distanze e interpretazione della partita come collettivo.
    Dai, è stata una partita divertente e frizzantina finché volete ma saranno mica due squadre di calcio quelle...
    Il centrocampo non è praticamente esistito. Né da una parte, né dall'altra.
    Chiunque era libero di impostare e trovare senza sforzo il compagno meglio posizionato.
    Individualmente ho visto giocare una buona partita solo a Strootman. Non si fosse rotto le ossa più volte sarebbe con ogni probabilità il miglior centrocampista del campionato.
    Ah, anche quello scoppiato di De Rossi ha giocato mica male. Meglio forse di quanto non gli abbia visto fare negli ultimi dieci anni.
    Nell'Inter mi ha convinto solo Banega. Anche se la sua posizione decentrata non l'ho gradita molto.
    I piedi li ha comunque favolosi. Non sarà il massimo della continuità (anche all'interno della stessa partita) ma fa ugualmente piangere dalla gioia vedere qualcuno che ci sa fare con la palla tra i piedi dopo gli anni passati a giocare con Gargano, M'Vila e Fausto Pizzi... Mi dà comunque la sensazione di essere più bello da vedere che utile.
    Comunque sia devo dire che l'atteggiamento non mi è dispiaciuto più di tanto. Con tutti i limiti del caso hanno ugualmente cercato d'imporre il proprio gioco.
    Oramai è chiaro cosa chiede l'allenatore: possesso con sbocco sugli esterni e recupero alto della palla.
    Non è molto ma è sempre più di quanto ai giocatori chiedeva invece Mancini: risultare sempre ben pettinati ed indossare la divisa nel modo più elegante possibile.
    Se poi si riuscisse a mantenere i reparti collegati tra loro e con le giuste distanze riusciremmo a vedere partite belle e giocate bene come contro la Juventus, la regina del campionato. La Squadra per Eccellenza. L'Orgoglio d'Italia.
    Se invece la squadra non gira, o lo fa per comparti stagni, diventa effettivamente dura portare a casa la vittoria. Anche perché -non so se ve ne siete accorti- la rosa è piuttosto corta e presenta buchi in ruoli poco trascurabili.
    Alla fine per avere neanche due mesi di lavoro alle spalle la squadra ha comunque un gioco e un'identità ben definiti.
    Se il gruppo riesce a compattarsi il terzo posto potrebbe non essere il sogno irraggiungibile che pareva fino a quest'estate.
  9. .
    CITAZIONE (Jon Patrick Riley @ 26/9/2016, 10:36) 
    Nagatomo quanto sei bravo, quanto sei bello
    Tu solo gonfi il mio fardello

    Per me anche a Nagatomo manca il senso del ritmo. Lui mi sembra più Geri Halliwell delle ragazze di LaSpezia.
    Oltre a quello difetta anche del senso dello spazio e del tempo. Non ha posizionamento. Non sa dove stare e cosa fare.
    Franchino ci ha messo due settimane a farlo fuori, probabilmente in maniera definitiva. Addirittura a scapito di un giovane fanciullo con zero partite ufficiali alle spalle.
    Santon e l'altro ragazzo meridionale sa iddio quanto sono scarsi e quanti uomini abbiano approfittato di loro passandogli alle spalle, ma allo stato attuale e per il gioco che si vuole esprimere garantiscono di certo maggior affidabilità.
    Sbagli il tempo di un'uscita per portare pressione e ti ritrovi l'uomo che si invola defilato verso Handanovic (io i due punti persi ieri li attribuirei più a lui che ad altri).
  10. .
    Ciao amici!
    Anch'io ho lasciato a casa Rita Pavone per andare a vedere la partita.
    No, un momento, a pensarci bene è Rita ad aver lasciato a casa me.
    Vabbè, fatto sta che la partita l'ho vista tutta tutta.
    Mi è sembrato che l'Inter abbia confermato i passi avanti delle ultime uscite. Tanta corsa e parecchia voglia. Devo dire che mi piace l'atteggiamento del voler mantenere il controllo della partita e comandare il gioco col pressing alto.
    Finché reggeranno il fisico e le motivazioni mi sembra il modo migliore di giocare.
    Alla fine sono già tre-quattro partite che vedere l'Inter risulta più divertente di pulire le persiane di casa. Avanti di questo passo e otterranno la precedenza anche sul lavare i piatti.
    Assistere all'impegno e alla voglia profusa in questi ultimi incontri rende fiduciosi per il futuro ma anche bestemmianti per il passato.
    Ma è mai possibile che ci siano voluti sei anni e non so quante guide tecniche per tornare a vedere i nostri amici in nerazzurro impegnarsi seriamente?
    Certo, ancora non è detto tutto, cosa fatta capo ha non è, domani possono tornare a perdere anche da una tiezzese piena zeppa di immigrati, ma stavolta la sensazione è quella di essere dinanzi a una svolta.
    Sarà il cambio di proprietà, saranno gli sghei spesi, sarà che l'allenatore pare persona seria, ma quest'anno la musica sembra cambiata.
    Prima all'Inter mancava totalmente il ritmo, come a Beethoven. Ora invece che va decisamente meglio sembra più Jovanotti.
  11. .
    CITAZIONE (borot@lcool @ 19/9/2016, 11:10) 
    Sapete quanto mi costa.

    Vi odio: ieri, oggi e domani.

    E rosico tantissimo, tanto da non aver guardato nessuna trasmissione post partita ieri né alcun quotidiano oggi.

    Ammetto, inoltre, che al gol dello svizzero non ho esultato perchè, sebbene fino a quel momento non ci siano stati problemi per Buffon, l'Inter (e dico INTER e non inda) ha giocato con un agonismo e con una cattiveria che non vedevo da anni.

    Bravi.
    Davvero.

    Questo a mio avviso non cambia, vinceremo comunque lo scudetto e probabilmente vi daremo i 15 punti di distacco stagionali, ma ieri avete fatto una grande partita e dato una lezione di umiltà a chi crede di andare a giochicchiare.

    Un plauso a Medel che ha fatto la differenza piu' di Icardi avendo disinnescato Dybala al momento unico collegamento di qualità tra centrocampo e attacco.

    Godetevi la meritata vittoria. :Non ce la posso fare.gif:

    Oooh ma che bello, ma che bravo!
    È davvero magnifico assistere a simili esempi di sportività.
    Sì sì, mi piace. Vieni a casa che ti faccio scopare mia sorella.
    No dai, dico sul serio: se solo tutti i tifosi fossero come te...
    Ma che dico tifosi?! Se tutti gli uomini si comportassero così non ci sarebbero guerre, né pestilenze e né carestie.
    Tutti si terrebbero per mano sotto ad un arcobaleno di mille colori.
    Come sarebbe bello...
    Grazie di esistere!
  12. .
    C'è da dire che solo l'Inter è capace di perdere da una banda di pellegrini sionisti e dopo tre giorni battere nettamente una delle squadre più forti d'Europa (se non la più forte).
    Anche se i demeriti degli avversari mi sono sembrati decisamente maggiori dei meriti nerazzurri.
    Diciamo Inter bene e Juve malissimo.
    Davvero confusi e poco in palla i vicecampioni d'Europa 2014/15.
    Con Pjanic che in certi frangenti ha ricordato molto Pirlo. Vale a dire un quarantenne senza corsa.
    Nell'Inter invece molto bene tutto il centrocampo.
    Medel ha dato tutto e lascia il campo cotto, Gioia Tauro ha fatto avanti e indietro per tutto il tempo e Banega pure. L'argentino poi non lo facevo un giocatore di così tanto movimento. C'era davvero un gran bisogno di qualcuno che sapesse giocare in verticale che mi sarebbero andati bene perfino Seno o Manicone. Al novantesimo si sacrifica anche per il bene di squadra e ferma un 3vs3 prendendo il secondo giallo.
    Il cartellino, non il presidente Zhang.
    Icardi matador come pochi. Segna sempre e in tutti i modi. Non credo che con Gabbiadini e 40 milioni al suo posto sarebbero riusciti lo stesso a ribaltare la partita.
    Comunque alla fine tutto è bene quel che finisce bene.
    Van De Boer non era un asino ieri e non ha un q.i. da 180 oggi.
    Però è già all'Inter da quasi un mese e mezzo e almeno tre o quattro goal di scarto era lecito attenderseli. Mai cuntent.
  13. .
    Ciao frociazzi!
    Non so voi ma io quest'anno non sono ancora riuscito a vedere una partita in diretta. Tutti questi appuntamenti con top model famose non mi permettono di seguire l'Inter quanto vorrei. È il caso che ne mandi a fanculo almeno un paio altrimenti va a finire che mi perdo tutta la cavalcata al diciannovesimo scudetto.
    Per quello che sono riuscito a intravedere devo dire che la partita mi ha divertito e i nostri amici in nerazzurro non mi sono spiaciuti più di tanto.
    D'accordo, dietro hanno concesso un sacco di occasioni da goal poi sciupate ma in fondo anche Trider ne sciupa mica poche di occasioni per tacere.
    Ad ogni modo mi è sembrato che ci abbiano messo da subito una voglia e una determinazione che non si vedevano dai tempi della grande Inter di Mazzarri.
    Se le cose dicono bene con una o due aggiustatine qua e là il terzo posto potrebbe non risultare poi così irraggiungibile. Certo non se la Roma avrà intenzione d'insidiare il record di un rigore a partita del Milan dell'invincibile Balotelli.
    Comunque queste possono essere le vittorie che aiutano nel morale e a creare gruppo.
    Anche perché è stata ottenuta contro un Pescara che merita i complimenti che però non farò in quanto me lo avete reso odioso già dopo la prima pagina.
    Sui nuovi: a me Gioia Tauro è piaciuto abbastanza. Ha confermato un po' l'impressione che mi aveva dato nella finale degli Europei: intelligente ma non un fuoriclasse, con due piedi da poter usare e con buona corsa. Quando la squadra avrà trovato un suo assetto credo diventerà insostituibile. Mi dà idea di uno che sa trovarsi nel posto giusto e prendere la scelta migliore.
    Banega si vede che ha classe ma gioca forse molle e sbaglia un paio di passaggi di troppo. Vale anche per lui lo stesso discorso: se la squadra gioca a memoria è più facile per tutti, se invece ad ogni azione il tuo compagno è in un posto e in quella dopo è in un altro diventa un filo dura macinare gioco. Mi è sembrato comunque più mobile di quanto avrei detto.
    De Boer alla fine va all'arrembaggio un po' come la prima Inter di Mancini. Speriamo impieghi poco tempo ad adattarsi alla moda italiana e ai colori dell'autunno-inverno 2016.
  14. .
    Secondo me non deve esserci alcun limite e ognuno può fare satira su ciò che più gli pare.
    Poi come in ogni cosa ci si può riuscire bene oppure meno bene.
    Per me l'aspetto principale, la componente fondamentale, è il messaggio che veicola.
    Io mi domando cosa cerca di trasmettermi quella vignetta e non so darmi una risposta.
    Vedo solo una serie di stereotipi e cadaveri impilati in modo non convenzionale.
    Qual è il senso, lo scopo di questo lavoro? Qualcuno si è seduto sul suo bello gabellino e ha voluto dirci cosa?
    Che i morti innocenti con un po' di pomodoro addosso diventano divertenti?
    Secondo me l'intento è uno solo: provocare.
    E il modo scelto per farlo è l'offesa indiscriminata.
    Una cosa che mi aspetterei da un bambino monello alla ricerca di attenzioni che ancora non ha sviluppato un senso etico, non da un vignettista adulto che non ho mai sentito nominare prima.
    È per questo che personalmente non riesco a definirla satira.
    La satira ha prerogative diverse dal farsi beffe di chi è senza peccato.
    Non è neppure umorismo e neanche comicità. Non è niente. Provocazione allo stato puro.
    Date retta a un cretino, 'sta roba ci ha già portato via più tempo di quanto meritasse.
  15. .
    CITAZIONE (L1bra @ 2/9/2016, 14:12) 
    personalmente penso che la vignetta sia rivolta a chi costruisce le case "di pasta" che vengono giù.
    Quindi colpiscono esattamente chi ha creato i presupposti

    Davvero la interpreti in questa maniera?
    Io non ci riesco neanche sforzandomi.
    L'equivalente di quella vignetta sarebbe dire che è stata realizzata in tutta evidenza da uno stagista sottopagato perché in redazione hanno esaurito i fondi con tutte le spese funebri sostenute di recente.
    Questo è sfottò, è verticale. Colpisce dall'alto al basso. Sfrutta la propria posizione per rivalersi con qualcuno di qualcosa.
    La satira invece è orizzontale. È il riscatto del debole, dell'oppresso e dello sfruttato. Colpisce il potere costituito e si fa beffe delle convenzioni sociali.
    Io non limiterei mai né l'uno, né l'altro; sebbene per me abbia ragione di esistere solo la seconda.
    Teniamo però ben presente la differenza.
1247 replies since 22/2/2013
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