Forum Sport Community - FSC

Votes taken by Oskar

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    La De Stefano non capisce nulla.
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    Pantano è un duro.
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    Astana senza senso. E Aru è la prova del livello diverso che c'è al Tour rispetto al Giro e alla Vuelta.
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    Froome è partito leggero e compostissimo sulla bici. Quando l'ho visto al primo intermedio ho capito che avrebbe vinto. È semplicemente il migliore, anche per come sa gestirsi.
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    Vi faccio simpaticamente notare che dovrebbe essere Le Bistrot du Euro 2016.
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    Sia chiaro che io amo il Giro, lo ritengo di solito più bello come percorso del Tour e sarei più che felice se i migliori del mondo venissero a disputarsi la rosa ogni anno. Purtroppo la realtà da quindici-vent'anni è diversa, checché se ne dica. Lo stesso Basso che al Tour tendenzialmente finiva dietro ad Armstrong ed Ullrich dominò in Italia, a dimostrazione che il livello da tanti anni è superiore in Francia. Questo non vuol dire che il Giro non conti: è comunque una grande corsa, come prestigio seconda solo al Tour, anche se ogni tanto sa un po' di provincialismo.

    Infine un appello: abbassiamo i toni. So che io stesso, preso dai miei dubbi sulla rinascita di Nibali, ho contribuito ad alzarli e mi dispiace, ma ora spero ci si possa confrontare anche esprimendo opinioni diverse senza deridersi o apostrofarsi in maniera poco cortese.
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    Vabbe se volete dire che Savoldelli e Garzelli erano superiori a Armstrong, Ullrich e company fate pure :).
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    Cerchiamo di essere oggettivi e di non strumentalizzare la storia del ciclismo per sostenere o che il Giro è come la Mitropa o che, invece, è prestigioso quanto il Tour.
    I più grandi interpreti della storia delle corse a tappe sono stati quasi tutti italiani (Binda, Bartali, Coppi, Gimondi e molti altri) o francesi (Anquetil, Hinault, lo stesso Fignon e altri). I primi hanno naturalmente onorato il Giro alla grande. I secondi hanno altrettanto naturalmente, in virtù della loro provenienza, prediletto il Tour, pur riconoscendo l'importanza della corsa rosa e impegnandosi a vincerla anche a costo di mettere in pericolo l'affermazione in Francia in qualche stagione. C'è poi il caso di Merckx, il più forte di tutti, che ha messo l'anima per vestirsi di rosa tanto quanto l'ha messa per vestirsi di giallo. Infine Indurain che, pur prediligendo il Tour anche perché più adatto ai percorsi francesi, da vero campione ha trionfato anche al Giro realizzando due volte la storica doppietta. Insomma, il Giro storicamente non ha lo stesso valore del Tour, ma per molti decenni ha avuto un'importanza simile.
    Dopo Indurain e Pantani, la corsa rosa ha perso enormemente prestigio: con l'avvento della fase dell'ultraspecializzazione, portata all'estremo da Armstrong, il Giro si è svuotato, diventando una corsa molto provinciale e quasi sempre preda dei nostri comunque ottimi e numerosi corridori da corse a tappe (Savoldelli, Garzelli, Simoni, Gotti, Cunego, Basso). Negli ultimi anni qualche straniero forte in più si è riaffacciato al Giro, anche se solo in qualche sporadica occasione; in compenso il ciclismo italiano è entrato in una profonda crisi, mascherata solo dagli exploit di Nibali ed Aru. L'esito è stato quello di un parco partenti della corsa rosa più basso di quello di dieci anni fa, anche se con magari una o due punte all'anno di livello mondiale.
    Il Tour invece è e rimane saldamente la corsa delle corse, per prestigio e soprattutto soldi. I migliori sono lì e quasi sempre fanno ruotare la loro stagione intorno a quell'appuntamento (con l'eccezione di qualche italiano, come Nibali quest'anno, che periodicamente sente il richiamo della rosa).
    Insomma, analizziamo con obiettività passato e presente del Giro :).
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    Mi sono fatto troppo prendere dal timore di aver visto la solita impresa artificiale al Giro. Spero davvero che i miei dubbi siano del tutto infondati.
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    Che il Tour sia più prestigioso e abbia un parco partenti nettamente superiore rispetto al Giro è pacifico. Il Giro ha spesso però un percorso migliore ed è ancora più prestigioso della Vuelta, che gode di una collocazione migliore nella stagione seguendo il Tour e precedendo il mondiale.
    Quest'anno tra cadute, crisi del ciclismo italiano e necessità per molti di preparare le Olimpiadi, il livello medio per la generale è stato persino più basso del solito.Il Giro è stato aperto fino alla fine solo a causa della condizione approssimativa di Nibali, almeno sino alle ultime due tappe.
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    Per me di insospettabile non c'è nessuno tranne Cadel Evans. Solo la rinascita di Nibali mi appare assolutamente incredibile.
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    Con oggi io col Giro ho chiuso. Spettacolo disarmante. E disarmante che l'ingloriosa storia recente del ciclismo non abbia fatto sorgere dubbi a tutti coloro che oggi gridano al miracolo e all'impresa.
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    Sei tu che non segui il discorso. Io ho detto che quando sostenevo che Basso non mi convinceva tutti mi rispondevano stizziti che era un campione e innocente fino a prova contraria e che era normale che stracciasse un vecchio come Simoni. Poi si è vista qual era la verità. Oggi dico che, pur sperando che sia tutto corretto, trovo non credibile che un corridore che perdeva le ruote da dieci corridori pochi giorni fa oggi si ritrovi a batterli tutti alla grande per due giorni di fila nelle tappe più dure del Giro e vengo contrastato con le medesime argomentazioni. Vedremo cosa succederà in futuro.
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    Bravi tutti a parole. Non sempre gentili a dire il vero. Ma ricordo che su Basso si dicevano le stesse cose di fronte ai dubbi e poi sappiamo come è andata a finire.
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    Cosa volete che vi dica, io delle cose disumane non mi fido più. Non mi fido più dopo aver visto Basso, Landis, Armstrong e tanti altri. Per me oggi perde il ciclismo. E ripeto, non accuso. Esprimo solo la mia tristezza per lo sport che più amavo.
94 replies since 21/7/2007
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