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.Certo oggi si è visto il solito trenino Ineos, ma loro quella era la corsa che dovevano fare avendo da difendere la maglia Rosa, semmai erano gli altri che dovevano provare qualche attacco, ma su tutto ha regnato la paura di osare.
Neppure io capisco come corre Roglic e non capisco neppure chi lo dirige dall'ammiraglia, cambio di bici, mono corona bla bla e poi un scattino di cento metri, sono sempre dell'avviso che le corse meglio perderle provando a vincerle che perderle senza mai averci provato a vincerle.
Per la cronaca:
Primo Buitrago, secondo Gee, (ancora una volta), terzo Cort Nielsen, quarto Roglic, quinto Thomas, sesto Almeida e un bravo Damiano Caruso che non molla le ruote dei migliori e credo che abbia riguadagnato il quarto posto nella Generale.
Non dico di partire a 70 km dall'arrivo ma a 2/3 km dall'arrivo ti muovi santo cielo...non mi sembra che stavi peggio degli altri. No!
Aspetti, aspetti, aspetti...poi si muove la maglia rosa che è più scemo di te a 1km dalla cima, (perchè non ho capito che ci guadagna) ma vabbè.
Rimanete in due.
Ti fermi talmente tanto che rientrano i GREGARI che erano saltati per aria...poi inizi a tirare come un deficiente appena ti passa Almeyda non si capisce perchè.
E poi attacchi a 300m, ti stacchi e poi rientri e guadagni 3, dico TRE secondi?
Sei un cretino. Punto.
No davvero...Taddeo in confronto al TdF l'anno scorso è stato un genio della corsa.
Non ho parole.
Penso che già sul Giau Roglic doveva tastare il polso agli avversari perchè.......... insomma questa era l'ultima tappa dove potevi mettere fieno in cascina e cosa fai attacchi a poche centinaia di metri dal traguardo? Domani la crono è un'incognita per tutti.
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Credo che si deve cambiare più cose --un min e più per i vincitori di tappa , un abbuono abbondante per i grand premi montagna e sprint , squadre da sette con obbligo di almeno un velocista . Ormai e questo da anni per la classifica ultimi 500mt , vedo uno che sta ad alcuni min in tappa di montagna può recuperare , magari altre soluzioni ma così.... . -
.Credo che si deve cambiare più cose --un min e più per i vincitori di tappa , un abbuono abbondante per i grand premi montagna e sprint , squadre da sette con obbligo di almeno un velocista . Ormai e questo da anni per la classifica ultimi 500mt , vedo uno che sta ad alcuni min in tappa di montagna può recuperare , magari altre soluzioni ma così....
Si può fare una cosa semplicissima... ma manda a quarantotto il mercato bici...
visto che i telefonini non si possono levare, ne va de la sicurezza...
visto che i computerini non si possono levare, ne va della salute...
però se riduciamo moltipliche e pignoni, tipo anni 60/70... fanno male solo alle gambe...
il mio sogno, addio FRULLATE.. -
.Credo che si deve cambiare più cose --un min e più per i vincitori di tappa , un abbuono abbondante per i grand premi montagna e sprint , squadre da sette con obbligo di almeno un velocista . Ormai e questo da anni per la classifica ultimi 500mt , vedo uno che sta ad alcuni min in tappa di montagna può recuperare , magari altre soluzioni ma così....
Jef
Si potrebbe tornare agli abbuoni ai GPM, oppure abbuoni ai vincitori di tappa ecc, però io credo che la corsa la fanno i corridori, quindi ai voglia di cambiare le cose troverebbero il modo per neutralizzarle.
Semmai toglierei i misuratori di potenza quando si è in gara e in teoria non avendo a disposizione i watt prodotti in quel momento forse la corsa non sarebbe cosi controllata.
Mentre per le radioline, anzi più che radioline autorizzerei auricolari collegati con radio corsa per ricevere messaggi sulla sicurezza.. -
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sui telefonini e misuratori di potenza da sempre penso che si deve abolire , vedi se mettiamo minuti per le vittorie e gran premi uno che si trova a dovere recuperare molto può tentare , altrimenti di questo andazzo massimo recuperabile sono 30 sec. , si le corse lo fanno i corridori dunque allarghiamo la possibilità a molti di recuperare se tentano . . -
+3 .
Come sempre la corsa la fanno i corridori, però a me il percorso di quest'anno non ha convinto molto.
Anche in questo finale, le tappe di venerdì e sabato potevano essere invertite: ieri nessuno ha attaccato sia perché sono andati comunque forte nel finale (Roglic ha fatto il record delle tre cime) sia perché volevano tenersi qualcosa per oggi dove possono volare i distacchi e dove ognuno è segretamente convinto di poter vincere il Giro.
Ma se la crono fosse stata ieri, la tappa delle tre cime sarebbe stato l'ultimo appello e allora chi stava inseguendo non avrebbe avuto scuse e sono convinto che avremmo visto molta più azione già sul Giau.
In sintesi, per me lasciare una cronometro finale dura e a ridosso di quella che è là tappa regina è una boiata.
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.Come sempre la corsa la fanno i corridori, però a me il percorso di quest'anno non ha convinto molto.
Anche in questo finale, le tappe di venerdì e sabato potevano essere invertite: ieri nessuno ha attaccato sia perché sono andati comunque forte nel finale (Roglic ha fatto il record delle tre cime) sia perché volevano tenersi qualcosa per oggi dove possono volare i distacchi e dove ognuno è segretamente convinto di poter vincere il Giro.
Ma se la crono fosse stata ieri, la tappa delle tre cime sarebbe stato l'ultimo appello e allora chi stava inseguendo non avrebbe avuto scuse e sono convinto che avremmo visto molta più azione già sul Giau.
In sintesi, per me lasciare una cronometro finale dura e a ridosso di quella che è là tappa regina è una boiata.
Condivido in pieno. A me non ha neppure convinto la quantità spropositata di tappe “da fuga” che ci sono state nelle prime due settimane. Perché vero che la corsa la fanno i corridori, ma se metti molteplici tappe che sono impegnative nella prima metà e quasi piatte nella seconda, non puoi aspettarti chissà che spettacolo. Certo, magari i primi 50-100 chilometri saranno interessantissimi nella lotta per la fuga, ma al pubblico televisivo interessano? Quando ho visto il percorso non volevo crederci…
Il tour mi sembra costruito con molto più criterio, forse addirittura troppa montagna, con pochissime volate. Ma francamente preferisco così, se la montagna è piazzata intelligentemente nelle tappe.. -
+2 .
Ed io sveglio fino alla 01.00 x sta'roba?!?!
Abbuoni più alti ed in cima alle montagne?
Quanti giri vincerebbe roglic? Ma anche pogacar...
Starebbe a ruota e sprintino x l'abbuono...
Si erano tolti dopo il Beppe xchè i giri li vinceva così, dicevano.
Che poi, se si va a vedere, questi abbuoni corposi in cima ai gpm c'erano anche ai tempi di Bartali...
Che poi... Va la fuga e ciao abbuoni x tutti ..
Da ridurre a 6 il n x squadra...
E via gli auricolari... Quale sicurezza danno?. -
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La tappa di ieri ci ha detto:
Thomas, dopo tre settimane ha più gamba degli altri, quello che mi convince di più.
Roglic, vorrebbe ma... fa lo scattino ma poi... insomma non mi piace come corre
Almeida, non risponde agli scatti va su con il suo ritmo ma all'arrivo perde sempre qualcosa.
Riguardo il vincitore, Butrago è un buon corridore... ma una tappa con Giau e Tre Cime meritava qualcosa di più.
Edited by tembo2 - 27/5/2023, 10:22. -
+1 .
La tappa di oggi è una incognita, per fortuna le previsioni del tempo sono buone, altrimenti sarebbe diventata una lotteria.
Sono d'accordo con Tadde, una migliore distribuzione delle tappe avrebbe favorito lo spettacolo...
... invece tutti ad aspettare questa strana ed inedita scalata.
Roglic sembra Rosella O'Hara nel fim Via col vento: "Domani è un altro giorno ci penserò domani"
... vedremo cosa succederà oggi ???
Ad ogni modo secondo il mio modesto parere:
Thomas è un bel cronometrista, in salita va su con il suo passo, ha una buona gamba e pure una buona testa.
Roglic va bene nelle crono, le salite molto dure gli piacciono, ha un a discreta gamba, ma secondo me non basta per prendere la maglia rosa.
Almeida, pur essendo un buon cronomen, checche ne dica Garzelli su quelle pendenze non lo vedo benissimo...
la lotta per il primato è ristretta a due....
... con Thomas favorito.
Edited by tembo2 - 27/5/2023, 10:50. -
.Come sempre la corsa la fanno i corridori, però a me il percorso di quest'anno non ha convinto molto.
Anche in questo finale, le tappe di venerdì e sabato potevano essere invertite: ieri nessuno ha attaccato sia perché sono andati comunque forte nel finale (Roglic ha fatto il record delle tre cime) sia perché volevano tenersi qualcosa per oggi dove possono volare i distacchi e dove ognuno è segretamente convinto di poter vincere il Giro.
Ma se la crono fosse stata ieri, la tappa delle tre cime sarebbe stato l'ultimo appello e allora chi stava inseguendo non avrebbe avuto scuse e sono convinto che avremmo visto molta più azione già sul Giau.
In sintesi, per me lasciare una cronometro finale dura e a ridosso di quella che è là tappa regina è una boiata.
Condivido in pieno. A me non ha neppure convinto la quantità spropositata di tappe “da fuga” che ci sono state nelle prime due settimane. Perché vero che la corsa la fanno i corridori, ma se metti molteplici tappe che sono impegnative nella prima metà e quasi piatte nella seconda, non puoi aspettarti chissà che spettacolo. Certo, magari i primi 50-100 chilometri saranno interessantissimi nella lotta per la fuga, ma al pubblico televisivo interessano? Quando ho visto il percorso non volevo crederci…
Il tour mi sembra costruito con molto più criterio, forse addirittura troppa montagna, con pochissime volate. Ma francamente preferisco così, se la montagna è piazzata intelligentemente nelle tappe.
Premetto che non le amo in senso assoluto, però secondo me almeno una / due tappe stile Vuelta con arrivo su uno strappo ci vogliono.
Quest'anno le tappe erano o da velocisti, o da fuga, o di montagna. Ma se in una tappa Dan fuga ci metti almeno un finale complicato animi un po' le cose.. -
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Oggi il Giro d’Italia viene deciso da una cronometro, ma più che una cronometro la si può chiamare una roba da circo. Se è questa la rotta che viene tracciata in questi tempi, sono contrario al 300 per cento. Non capisco tutto il fascino che hanno queste pendenze così estreme – le parole del direttore della formazione che ha perso Remco Evenepoel dopo la prima settimana della Corsa Rosa – Questo Giro ne è stata la prova: più le montagne sono ripide, più spesso partoriscono un topolino”.
Ancora Lefevere: “Non capisco perché la CPA (l’associazione dei corridori professionisti – ndr) e i corridori stessi non abbiano detto nulla. Prima della tappa di Crans Montana, volevano l’accorciamento dei chilometri perché faceva freddo, e l’hanno ottenuto. Ma non capisco perché abbiano lasciato passare la cronometro del Lussari. Oggi Ilan van Wilder partirà con un 36×34 come rapporto. Questa è mountain bike, non ciclismo su strada. Penso che bisognerebbe monitorare in modo più rigoroso i limiti delle varie discipline”.. -
+1 .
Il percorso del Giro d'Italia non lo discuto perchè a me piaceva come era stato disegnato perchè il ciclismo è uno sport all'apparenza semplice ma invece e molto complicato in quanto il gruppo è composto da velocisti, passisti, passisti scalatori, cronomen, scalatori e corridori completi.
Sulla carta è uno sport individuale nel concreto specialmente nelle corse a tappe per vincere la classifica finale hai bisogno dei compagni di squadra.
Io resto dell'avviso che la corsa la fanno i corridori, cerco di spiegarmi, se i senatori del gruppo hanno interessi comuni di fare andare la corsa in una certa direzione non ci sono modi che questa cambi.
Quindi che le tappe siano corte con rampa finale o lunghe con 5000 metri di dislivello o tappe ideale per fughe se non fai la corsa si arriva sempre tutti insieme.
Proviamo a ragionare con i se, senza il ritiro di Evenepoel e Geoghegan Art avremmo avuto lo stesso finale di corsa?
Se il Giro si fosse corso con il sole sarebbe stato uguale o sarebbe cambiato qualcosa?
Se alla corsa Rosa ci fossero stati Pogacar e Vingegaard sarebbe stato la stessa corsa?
Io credo proprio di no.
Concludo nel dire che in una corsa a tappe si deve dare spazio a tutti, corridori che partecipano al Giro per la classifica finale, ma anche ai cacciatori di tappa, ai velocisti e cosi via, pluralità assoluta.
Ultima cosa riferita a quanto scritto da DeaRoby: le salite ripide poi partoriscono i topolini, un solo esempio Cuneo Pinerolo vinta da Fausto Coppi e ti renderai conto che non è cosi come dici.
Già mai il CPA che ficca il naso anche quali salite si possono scalare.. -
+1 .Oggi il Giro d’Italia viene deciso da una cronometro, ma più che una cronometro la si può chiamare una roba da circo. Se è questa la rotta che viene tracciata in questi tempi, sono contrario al 300 per cento. Non capisco tutto il fascino che hanno queste pendenze così estreme – le parole del direttore della formazione che ha perso Remco Evenepoel dopo la prima settimana della Corsa Rosa – Questo Giro ne è stata la prova: più le montagne sono ripide, più spesso partoriscono un topolino”.
Ancora Lefevere: “Non capisco perché la CPA (l’associazione dei corridori professionisti – ndr) e i corridori stessi non abbiano detto nulla. Prima della tappa di Crans Montana, volevano l’accorciamento dei chilometri perché faceva freddo, e l’hanno ottenuto. Ma non capisco perché abbiano lasciato passare la cronometro del Lussari. Oggi Ilan van Wilder partirà con un 36×34 come rapporto. Questa è mountain bike, non ciclismo su strada. Penso che bisognerebbe monitorare in modo più rigoroso i limiti delle varie discipline”.
Guardandola in tv non mi sembra come la descrive Lefevere. Anzi, mi sembra una gran bella tappa.
Che come dicevo avrei messo in programma ieri invertendo le due tappe.. -
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Diciamo che una crono come quella del Lussari ci può stare posizionata all'inizio della terza settimana, era una buona idea, però messa come tappa decisiva per vincere il giro la trovo un po' strana.
La degna tappa decisiva per il vincitore del Giro sarebbe stata quella fatta ieri, con il Giau e le Tre Cime.
Peccato che Mauro Vegni non l'abbia fatto... o forse potuto fare.
... oggi per il momento i cronometristi stanno dando i numeri con i tempi...
stanno pure cambiato il tempo massimo.
Non proprio una bella figura.
IL GIRO D'ITALIA 2023La corsa a tappe più dura al mondo nel paese più bello del mondo |
