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Il Giro d’Italia 2022 oggi ci ha salutato con la vittoria finale di Jai HINDLEY, primo australiano a vincere il Giro. Per come è stato disegnato il percorso di questo Giro d’Italia mi aspettavo una corsa più spumeggiante invece è risultato un Giro piuttosto livellato soprattutto per i troppi ritiri di uomini da classifica nelle prime due settimane quasi tutti per motivi fisici e questo ha contribuito a togliere pepe alla corsa, forse con qualche gallo in più nel pollaio la corsa si sarebbe movimentata di più.
Passiamo ai voti. VOTO 10: Jai HINDLEY vince la maglia rosa 2022, il risultato finale dà ragione a lui e alla squadra perché? Perché con il minimo sforzo ha raggiunto il massimo risultato, solo 3km di forcing sull’ultima salita del Giro, la Marmolada, sono bastati per staccare Carapaz di 1’ 25”, (vittima della sua stessa tattica), margine sufficiente per affrontare la crono finale con sufficienza “tranquillità” e vincere il Giro.
VOTO 9: Richard CARAPAZ, non poteva fare di più con la condizione atletica che si ritrovava nell’ultima settimana, semmai ci doveva provare sin dalle prime tappe, alla fine lo sapeva che 3” di vantaggio su Hindley non gli davano la certezza di conquistare la sua seconda maglia rosa allora ordina a Sivakov di fare una bella menata per tagliare le gambe a Hindley e partire di rimessa, invece è successo proprio l’opposto è stato Hindley ha trarne il maggior vantaggio staccandolo.
VOTO 8: Mikel LANDA scalatore puro sapendosi battuto nella crono finale era l’unico obbligato a portare degli attacchi da lontano nelle tappe di montagna invece non si è mai mosso. Voto 3 per i dirigenti della squadra Barahin Victorious, mi chiedo quali risultati avrebbe ottenuto la squadra se avrebbero portato al Giro il nostro Damiano CARUSO?
Le altre maglie VOTO 8: Arnaud DEMARE, 3 tappe e maglia ciclamino, obbiettivo raggiunto la squadra è venuta al Giro proprio per conquistare la maglia meglio di cosi si muore; Koen BOUWMAN, 2 tappe e maglia azzurra, libero battitore ha preso la maglia e non l’ha mollata più; Juan Pedro LOPEZ, mezzo Giro in maglia rosa onorandola fino allo sfinimento, poi dopo il ritiro forzato di Almeida a Verona la maglia Bianca di miglior giovane l’ha indossata lui.
VOTO 7,5: Joao ALMEIDA, ha fatto la sua corsa, sicuramente non toccava a lui attaccare, doveva pensare a difendersi e lo ha fatto egregiamente finché il covid non l’ha fatto fuori; Mathieu VAN DER POEL è arrivato a Verona vincendo e facendo divertire il pubblico e se stesso; Biniam GIRMAY un grande debutto al Giro con una bella vittoria promette un bel futuro, peccato quel tappo nell’occhio. Vincenzo NIBALI, Domenico POZZOVIVO, Alejandro VALVERDE grazie, grazie, grazie per tutto quello che ci avete saputo regalare.
VOTO 6: la sufficienza va data a chi ha vinto almeno una tappa, Mark CAVENDISH, Lennard KAMNA, Thomas DE GENDT, Alberto DAINESE, Stefano OLDANI, Giulio CICCONE, Jan HIRT, Sanchez BUITRAGO, Dries DE BONDT, Alessandro COVI, Matteo SOBRERO.
VOTO 5,5: Simon YATES, si ha vinto due tappe però era uno dei favoriti per la vittoria finale e per l’ennesima volta mi ha deluso con l’ennesimo ritiro; Roman BARDET, partiva anche lui favorito ha preso mal di stomaco e si è ritirato in men che non si dica; Miguel Angel Lopez, un corridore con delle potenzialità però ne combina sempre una, questa volta ha battuto un ginocchio e anche lui ha abbandonato il Giro.
I bocciati VOTO 4,5: Tom Dumoulin, mi ha illuso in qualche tappa e pensavo veramente che potesse fare bene invece…….; Lorenzo FORTUNATO, non mi sei piaciuto, ti auguro di fare una bella Vuelta; Giacomo NIZZOLO, svegliati che c’è un campionato del mondo adatto alle tue caratteristiche; Jakub MARECZKO, chi l’ha visto.
VOTO senza: Ewan Caleb chi viene al Giro d’Italia annunciando settimane prima che non porterà a termine il Giro non merita il voto.
Sicuramente ho dimenticato qualcuno però la cosa non è voluta.
Sapendo la fatica che si fa in bici non me la sento di dare voti troppo bassi.
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