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.Ora non esageriamo Beppe. Io che vado a 40 all'ora (in discesa ovvio
), non creo nessunissimo intralcio o pericolo agli altri. Non invado l'altra corsia, non sono di intralcio a chi mi arriva dietro, non sto incollato a quelli davanti.
Se un ciclista ti tampona, dal punto di vista legale "cazzi suoi" nel senso che la colpa è sua. Allora ogni mezzo dovrebbe andare a 20 all'ora anche le moto o le auto che ti si incollano a 1 cm dal culo.
Io sono perfettamente d'accordo sul discorso grupponi e sul discorso semafori, ma ora non esageriamo, le strade sono di tutti i mezzi che le possono percorrere.
Sui percorsi ad hoc dove li fai? Con quali soldi? Poi metti un pedaggio per mantenerli? E' fantascienza
E' un tema che mi scalda perchè un paio di volte mi hanno fatto davvero prendere un colpo.
Sui percorsi invece credo che qualcosa si possa fare. Se paghi 10 mila euro una bici, credo che tu possa pagare qualche euro per farti una strada in santa pace.
Boh alla fine come si paga per andare a correre in moto o in macchina, lo si potrebbe fare per le bici.
Magari riusciamo a ristrutturare anche i velodromi!
Poi ripeto è solo per fare il fuori giri o per cercare il tempo di Savoldelli giù da un passo di montagna.
E' ovvio che la sgambata in compagnia, anche di 100 km te la puoi fare dove e come credi.
Sono assolutamente d'accordo con te, anche perché se un ciclista cade e ti scivola sotto le ruote poi sono cazzi tuoi.
Basta individuare le statali dove non ci sono le condizioni minime di sicurezza (volume di mezzi pesanti/limite di velocità elevato) e vietarle al traffico delle bici, per contro si dovrebbero mettere più in sicurezza le strade ciclo friendly (mini corsia a bordo strada riservata ai ciclisti, delimitata dai catarifrangenti).
Casco omologato obbligatorio per tutti, giubbotto catarigrangente obbligatorio al di fuori delle ciclabili.
Oggi a milano diluvia, mi ero dimenticata la categoria: ciclista con ombrello.
da picchiarglielo sulla testa, però.
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a Milano, all'interno del parco nord c'è un velodromo gestito dall'associazione 'Dateci Pista'.
Con un euro si può stare tutto il giorno a tentare di battere il record dell'ora senza rischiare di venir raccolti col cucchiaino sulla milano lecco.
http://datecipista.org
Ps
Beppe ti abilito su intervallo, tralocami la discussione in ciclismo plisss. -
+1 .
Per i passi sarebbe sufficiente chiuderli periodicamente al traffico a motore. . -
+2 .
Purtroppo nessuno dei nostri rappresentanti -nazionali provinciali comunali fanno qualcosa per la viabilità ciclistica non interessa a nessuno , il motivo che anni fa abbandonammo una società ciclistica per ragazzini tra i 7 ed 12 anni era che dovevamo allenarli sulle strade con traffico di auto , non abbiamo ottenuto che dire 100mt di strada con divieto di traffico anche in zona semi deserta che non dava fastidio al traffico normale , ci promettevano promettevano...per farlo era una questione difficile a dir loro , noi non potevamo rischiare con i ragazzi e .....fine . -
.Purtroppo nessuno dei nostri rappresentanti -nazionali provinciali comunali fanno qualcosa per la viabilità ciclistica non interessa a nessuno , il motivo che anni fa abbandonammo una società ciclistica per ragazzini tra i 7 ed 12 anni era che dovevamo allenarli sulle strade con traffico di auto , non abbiamo ottenuto che dire 100mt di strada con divieto di traffico anche in zona semi deserta che non dava fastidio al traffico normale , ci promettevano promettevano...per farlo era una questione difficile a dir loro , noi non potevamo rischiare con i ragazzi e .....fine
mi sembra corretto. chi si prende la responsabilità di far rischiare la vita ai propri figli? Io non sarei per nulla contenta se i miei figli dovessero rischiare la vita per praticare uno sport. -
+2 .
Io mi limito a dire che esiste un C.d.S. che bene o male disciplina la circolazione di ogni tipo di veicolo, che può essere: a motore, velocipede, traino animale………., questo a me fa capire una cosa semplicissima soprattutto da automobilista che la strada è di tutti, e nessuno può arrogarsi a padrone della strada, tutti devono rispettare tutti, questa è la regola primaria per vivere in collettività.
Da ciclista invece dico che la bicicletta è libertà, avventura, sfida anche con se stessi, e non si può pensare di limitare la loro circolazione, (e come obbligare l’automobilista a lasciare a casa il proprio mezzo e di usare i mezzi pubblici), quindi non si può chiedere a chi pratica ciclismo di evitare di percorrere le SS, le SP ecc. e a limite di usare solo strade secondarie con poco traffico, magari si potesse fare.
Rimane il fatto che il ciclista è uno spirito libero, alla mattina inforca la bici e và e il più delle volte decide o cambia il percorso strada facendo, e poi a volte per raggiungere certe mete è obbligato a percorrere anche strade a scorrimento veloce.
Concludo nel dire che dovremmo essere più tolleranti verso tutti, e che la nostra libertà termina nel momento in cui si va a ledere la libertà altrui.
Art. 182. Circolazione dei velocipedi.SPOILER (clicca per visualizzare)"Nuovo codice della strada", decreto legisl. 30 aprile 1992 n. 285 e successive modificazioni.
TITOLO V - NORME DI COMPORTAMENTO
Art. 182. Circolazione dei velocipedi.
1. I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro.
2. I ciclisti devono avere libero l'uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio almeno con una mano; essi devono essere in grado in ogni momento di vedere liberamente davanti a sé, ai due lati e compiere con la massima libertà, prontezza e facilità le manovre necessarie.
3. Ai ciclisti è vietato trainare veicoli, salvo nei casi consentiti dalle presenti norme, condurre animali e farsi trainare da altro veicolo.
4. I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza.
5. È vietato trasportare altre persone sul velocipede a meno che lo stesso non sia appositamente costruito e attrezzato.È consentito tuttavia al conducente maggiorenne il trasporto di un bambino fino a otto anni di età, opportunamente assicurato con le attrezzature, di cui all'articolo 68, comma 5.
6. I velocipedi appositamente costruiti ed omologati per il trasporto di altre persone oltre al conducente devono essere condotti, se a più di due ruote simmetriche, solo da quest'ultimo.
7. Sui veicoli di cui al comma 6 non si possono trasportare più di quattro persone adulte compresi i conducenti; è consentito anche il trasporto contemporaneo di due bambini fino a dieci anni di età.
8. Per il trasporto di oggetti e di animali si applica l'art. 170.
9. I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento.
9-bis. Il conducente di velocipede che circola fuori dai centri abitati da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere e il conducente di velocipede che circola nelle gallerie hanno l'obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilita', di cui al comma 4-ter dell'articolo 162. (1)
10. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 25 a euro 99 (2). La sanzione è da euro 41 a euro 168 quando si tratta di velocipedi di cui al comma 6.
(1) Comma introdotto dalla legge 29 luglio 2010, n. 120 ( G.U. n. 175 del 29 luglio 2010 suppl. ord.), che si applica a decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore della legge cit.
(2) Per le violazioni del comma 9-bis la sanzione va da euro 24 a euro 97 (Decreto interministeriale 22 dicembre 2010, tabella II).
http://www.repubblica.it/ambiente/2015/08/...sti_-121278472/. -
+1 .
Come spesso, basterebbe che tutti si comportassero in modo civile e rispettassero la legge, e il problema non si porrebbe. Anch'io sono contro il divieto di transito dei ciclisti.
Anch'io sono dell'avviso che il problema non è "il ciclista", ma il problema è la persona maleducata che in bici va in terza fila, in moto fa sorpassi in curva, in macchina passa le bici a 5 cm di distanza e non si ferma per far attraversare i pedonali sulle strisce, e a piedi attraversa la strada a semaforo rosso. Ma è sempre la stessa persona, solo che una volta è in giro da ciclista e l'altra volta con la macchina...
C'è però anche chi rispetta le regole e quando c'è la possibilità va sulla ciclabile anche a costo di dover rallentare in certi tratti (per esempio quando si attraversano le città). Il divieto sarebbe una punizione anche per chi si è comportato bene. Piuttosto si cominci a dare multe a chi non rispetta il codice stradale (compreso quando un gruppo va in più file).
E personalmente quando sono in macchina mi da molto più fastidio quando la persona maleducata è in moto... ne ho viste di scene sui passi con moto che superavano e che andavano in velocità pazzesca, che spesso mi meraviglio che non ci siano più morti in moto.
Una volta scendendo dal passo Mendola in bici un motociclista che andava nell'altra direzione è uscito tanto largo dalla curva da passare alla mia destra. Ed io ero più vicino al guardrail che alla linea a metà strada. In quella scena ho veramente rischiato la vita.
Il ciclista almeno rischia solo la sua vita stessa, il motociclista invece rischia anche quella del ciclista, del pedonale, di altri motociclisti.. -
+1 .
comunque vi boccio tutti in scuola guida. "statale" non significa niente.
qua no bici:
dicasi strada extraurbana principale. invece, nella strada extraurbana tout court (a volte statale anch'essa) la bici va.
nemmeno qua la bici va:
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.comunque vi boccio tutti in scuola guida. "statale" non significa niente.
qua no bici:
dicasi strada extraurbana principale. invece, nella strada extraurbana tout court (a volte statale anch'essa) la bici va.
nemmeno qua la bici va:
A dire il vero non capisco perchè vuoi bocciarci tutti, tranne che non mi sono perso qualcosa.
Non mi sembra che ci sia stato qualcuno che abbia detto che le bici possano viaggiare su strade a loro vietate, come strade a scorrimento veloce o superstrade o per assurdo in autostrada, personalmente ho parlato di strade statali, provinciale e comunali, però molte di queste strade sono super trafficate e i veicoli sfrecciano ad alte velocità violando i limiti, quindi i ciclisti su queste strade rischiano molto.
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+1 .E' un tema che mi scalda perchè un paio di volte mi hanno fatto davvero prendere un colpo.
Sui percorsi invece credo che qualcosa si possa fare. Se paghi 10 mila euro una bici, credo che tu possa pagare qualche euro per farti una strada in santa pace.
Boh alla fine come si paga per andare a correre in moto o in macchina, lo si potrebbe fare per le bici.
Magari riusciamo a ristrutturare anche i velodromi!
Poi ripeto è solo per fare il fuori giri o per cercare il tempo di Savoldelli giù da un passo di montagna.
E' ovvio che la sgambata in compagnia, anche di 100 km te la puoi fare dove e come credi.
Sono assolutamente d'accordo con te, anche perché se un ciclista cade e ti scivola sotto le ruote poi sono cazzi tuoi.
Basta individuare le statali dove non ci sono le condizioni minime di sicurezza (volume di mezzi pesanti/limite di velocità elevato) e vietarle al traffico delle bici, per contro si dovrebbero mettere più in sicurezza le strade ciclo friendly (mini corsia a bordo strada riservata ai ciclisti, delimitata dai catarifrangenti).
Casco omologato obbligatorio per tutti, giubbotto catarigrangente obbligatorio al di fuori delle ciclabili.
Oggi a milano diluvia, mi ero dimenticata la categoria: ciclista con ombrello.
da picchiarglielo sulla testa, però.
a dire il vero son cazzi e belli amari per il ciclista stesso....
come si è detto mille volte, va rispettato il codice della strada, e serve buon senso da parte di tutti, e ripeto, non penso che la gran parte di quelli che vanno in bici sono degli imbecilli, perchè appunto chi rischia la pelle son prorpio loro, poi oh... sarà perchè so cosa succcede per strada quando sono in bici e come si comportano gli automobilisti....
che al dire il vero, negli ultimi anni, in genere, c'è un po più di educazione e rispetto, se lo paragono a 20/25 anni fa...
si spera sempre poi, di riportare la pellaccia a casa, perchè purtroppo questo tanto bistrattato sport, va praticato in mezzo al traffico..... -
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ennesima tragedia....
SPAGNA. NUOVA TRAGEDIA, I CORRIDORI INSORGONO
http://m.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=100866. -
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Just got rammed on purpose by an impatient driver who followed me onto the pavement! Thankfully I'm okay 🙏 Bike totaled. Driver kept going! pic.twitter.com/o7FT4iXsAo
— Chris Froome (@chrisfroome) 9 maggio 2017. -
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Meno male che froome non si è fatto male.
Solita storia!
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fatemi fare il polemico......
sicuramente è colpa sua che avrà superato un cicloamatore.......... -
.fatemi fare il polemico......
sicuramente è colpa sua che avrà superato un cicloamatore.........
Il problema (e so che tra le righe dici anche tu questo) è che potrebbe essere stata colpa sua o dell'automobilista, ma comunque sia in terra c'è finito lui e ha rischiato la pelle lui..
Ciclisti e Codice Stradale |
