FIFA!!!!

...tutto il mondo è paese

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    CITAZIONE (john_lennon70 @ 2/6/2015, 19:34) 
    Quando si dimette un mammasantissima significa che gli hanno fatto vedere le porte del carcere....

    Mmmmm... non credo. La FIFA ascolta solo e sempre quello che dicono i soldi e Coca Cola, Adidas, Visa, MacDonald, ecc... hanno detto affanculo Blatter.
     
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  2. john_lennon70
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    CITAZIONE (BlackFoot @ 3/6/2015, 14:19) 
    CITAZIONE (john_lennon70 @ 2/6/2015, 19:34) 
    Quando si dimette un mammasantissima significa che gli hanno fatto vedere le porte del carcere....

    Mmmmm... non credo. La FIFA ascolta solo e sempre quello che dicono i soldi e Coca Cola, Adidas, Visa, MacDonald, ecc... hanno detto affanculo Blatter.

    Le due cose non si escludono, Black.
     
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    CITAZIONE (john_lennon70 @ 3/6/2015, 15:07) 
    CITAZIONE (BlackFoot @ 3/6/2015, 14:19) 
    Mmmmm... non credo. La FIFA ascolta solo e sempre quello che dicono i soldi e Coca Cola, Adidas, Visa, MacDonald, ecc... hanno detto affanculo Blatter.

    Le due cose non si escludono, Black.

    Se aveva paura delle manette non si presentava per un quinto mandato e andava a nascondersi sotto una pietra. I voti li ha ricevuti dall'Africa, dall'Asia e dall'America Centrale, territori che hanno niente a che vedere coi TOP sponsors. Quando lo scandalo scoppio' mercoledi scorso, i seguenti furono i primi a farsi sentire.

    VISA: ''Our disappointment and concern with FIFA in light of today’s developments is profound. As a sponsor, we expect FIFA to take swift and immediate steps to address these issues within its organization. This starts with rebuilding a culture with strong ethical practices in order to restore the reputation of the games for fans everywhere.”

    COKE: ''The Coca-Cola Company does not condone human rights abuses anywhere in the world. We know FIFA is working with Qatari authorities to address specific labor and human rights issues. We expect FIFA to continue taking these matters seriously and to work toward further progress. We welcome constructive dialogue on human rights issues, and we will continue to work with many individuals, human rights organizations, sports groups, government officials and others to develop solutions and foster greater respect for human rights in sports and elsewhere.”

    McDonald’s: “McDonald’s is committed to doing business around the world in a manner that respects human rights. We have expressed our concerns to FIFA regarding human rights issues in Qatar and know they are working with local authorities to address those concerns.”

    Hyundai: ''As a company that place the highest priority on ethical standards and transparency, Hyundai Motor is extremely concerned about the legal proceedings being taken against certain FIFA executives and will continue to monitor the situation closely.”

    Adidas: “The adidas Group is fully committed to creating a culture that promotes the highest standards of ethics and compliance, and we expect the same from our partners. Following today’s news, we can therefore only encourage FIFA to continue to establish and follow transparent compliance standards in everything they do. adidas is the world’s leading football brand and we will continue to support football on all levels.”
     
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  4. NIPPON
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    Non è successo nulla di particolarmente sconvolgente...

    Si sa che, dove girano tanti soldi, cose come queste sono all'ordine del giorno.

    Eventualmente, c'è solo da aspettare che prima o poi si manifestino...
     
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    www.panorama.it/sport/calcio/scanda...e-fifa-blatter/

    (di Giovanni Capuano)

    CHmy6x9XAAA50sW

    Per quattro lunghi anni ha lavorato sotto copertura per cercare di fornire all'Fbi il materiale necessario ad incastrare Sepp Blatter. Soffiate, documenti e anche l'intercettazione delle riunioni del Comitato esecutivo fatte utilizzando un portachiavi con incorporato uno strumento di registrazione. Non era James Bond, ma Chuck Blazer, all'epoca dei fatti membro influente della Fifa, molto vicino al colonnello svizzero e considerato uno degli uomini potenti del calcio mondiale. Il suo soprannone (Mister Ten Percent) gli derivava proprio dalla capacità riconosciuta di mediare e ottenere vantaggio per tutti, prima di tutto per se stesso. Dal 2011 Blazer è stato la gola profonda dell'Fbi nella lunga inchiesta sul marcio della Fifa e dal 2013 il dirigente statunitense aveva ottenuto anche un accordo scritto con i federali per ricevere qualcosa in cambio della sua collaborazione.

    Il documento di 19 pagine è stato reso pubblico nelle scorse ore dopo che un giudice ha dato il via libera alla richiesta di alcuni operatori dell'informazione. Niente più segreti e tutto è stato reso chiaro. L'accordo tra Blazer e il Procuratore generale di New York, sottoscritto il 25 novembre 2013, prevedeva la partecipazione a un'attività sotto copertura e sotto la guida dei procuratori americani che si stavano occupando di Fifa. Patto di segretezza e accettazione di qualsiasi misura di bando decisa dal massimo organismo del calcio senza alcun ricorso. E poi l'ammissione di aver omesso di dichiarare al fisco Usa tasse per un ricavo complessivo di 11 milioni di dollari nel periodo dal 2005 al 2010, l'impegno a rifondere il debito anche attingendo alla propria pensione e una multa concordata da 2,5 milioni.

    Cosa ci ha guadagnato Chuck? Il Governo si è impegnato a non richiedere una sentenza specifica per i suoi reati e ad accettare uno sconto qualora nei verdetti fosse chiaramente scritto che Blazer aveva riconosciuto le proprie responsabilità. Una sorta di salvancondotto. E Blazer si dichiarò colpevole nel novembre 2013 di traffici, frode, riciclaggio ed evasione fiscale. La collaborazione tra l'ex numero 2 delle confederazione Nordamericana era nota dallo scorso autunno ed era tornata d'attualità nel momento dell'operazione che ha portato all'arresto di 14 dirigenti Fifa a Zurigo. Ora c'è la conferma dell'accordo.
     
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    Ancora da Panorama un articolo di Giovanni Capuano
    www.panorama.it/sport/calcio/scanda...-conti-bancari/

    Fifa, quella tangente per il Mondiale 2002 finita su conti privati

    Uno scandalo senza fine e che ogni giorno si arricchisce di nuovi capitoli. L'ultima rivelazione sul sistema di malaffare che circondava la Fifa e ne condizionava le scelte viene dalla Spagna ed è un documento pubblicato dal quotidano madrileno As secondo cui l'assegnazione del Mondiale 2002 a Giappone e Corea del Sud fu accompagnata dal pagamento di alcune somme per assicurarsi voti. Soldi poi finiti su conti correnti riconducibili a Nicolàs Leoz, allora presidente della Conmebol (Confederazione sudamericana cui fanno capo dieci federazioni tra cui Brasile e Argentina) e di sui collaboratori. Una specie di saccheggio nel quale, racconta un ex dipendente della Conmebol indicato come 'Confidente X', era ormai difficile distinguere tra i conti bancari ufficiali della confederazione e quelli privati del presidente e dei più alti dirigenti.

    Il sistema sarebbe paradigmatico per spiegare come funzionava il meccanismo della corruzione in Centro e Sud America, nel cuore dello scandalo che ha investito la Fifa. Soldi provenienti da tutto il mondo che viaggiavano su canali ufficiali e non, andando ad arricchire Leoz e le persone a lui vicine. Il caso dell'assegnazione del Mondiale 2002 sarebbe clamoroso. Un pagamento da 1,5 milioni di dollari disposto dall'allora numero uno della federazione nipponica Ken Nagamura, ora deceduto, destinato in parti uguali alle dieci federazioni sudamericane come contributo per l'appoggio alla candidatura asiatica e spariti sui conti di Leoz. Esattamente 1,2 milioni di euro girati su un conto intestato al presidente e alla moglie e aperto presso il Banco do Brasil de Asuncion (conto 1596/2) - As pubblica le firme delle persone citate -, altri 200mila dollari per l'allora segretario generale della Conmebol, Eduardo de Luca e 100mila dollari per Zorana Dannis, considerata il collegamento con la Fifa. Operazioni concluse attraveso i canali statunitensi del Northern Trust International Bank di New York e di Citibank nel New Jersey.

    "Solo un esempio perché di operazioni come questa ce ne sono state molte altre e non tutte sono passate dalle mie mani" racconta il 'Confidente X', secondo il quale si trattava di pratiche abituali. Leoz è stato presidente della Conmebol dal 1986 al 2013 quando, con una lettera nella quale annunciava di avere problemi di salute, si è dimesso lasciando anche tutti gli incarichi all'interno della Fifa. In realtà si era parlato molto di lui anche nel caso del crack di ISL, l'agenzia di marketing della Fifa fallita per il peso delle tangenti pagate ai dirigenti per poter fare affari e chiudere contratti. Una vicenda ricostruita dalla magistratura svizzera nella quale si parlò chiaramente di versamenti illegali.
     
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    Nuovo, fondamentale, capitolo della farsa Blatter. Ecco le ultime dichiarazioni rilasciate dal discusso numero uno del calcio mondiale (che il 2 giugno aveva annunciato le dimissioni, causa scandalo FBI, dopo essere stato rieletto alla presidenza pochi giorni prima) in occasione dell’inaugurazione del museo FIFA a Zurigo:4
    "Io non ho mai rassegnato le dimissioni, ho semplicemente rimesso il mio mandato a disposizione di un congresso straordinario. Per me questo museo è un atto d'amore, a tal proposito non fraintendetemi: non sono pronto per il museo delle cere". Confermate, quindi, le indiscrezioni che erano circolate la settimana scorsa, il vecchio Sepp ha fatto marcia indietro.
    -----------------------------------------------
    :Facepalm2.gif: ma internatelo!!!
     
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    Eheheh, sempre detto che pure Platinette ha le mani nella marmellata anche se finge di essere una verginella :rofl.gif:
     
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    Povera blatta. Chissà perché ma quando leggo queste notizie nella FIFA mi sento come a casa.


    Speriamo che tolgano un po' di marciume, tutto credo sia un'utopia...ma almeno qualche testa devono tagliala.
     
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    l'obiettività nei tifosi di calcio é una chimera irragiungibile

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    L'occasione mi fa ritornare in mente questa bella canzonetta di un mio paesano


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    Agnone (Isernia)

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    Der Spiegel: «Comprati i mondiali 2006»
    Fondi neri per i campionati in Germania.
    La Fifa: «Accuse gravi, verificheremo»




    La Federcalcio tedesca a deciso di aprire un'inchiesta dopo le accuse di 'Der Spiegel' in merito all'assegnazione alla Germania dei mondiali 2006, che secondo la versione on-line del settimanale sarebbe stata comprata. Il comitato promotore avrebbe infatti creato un fondo nero nel quale sarebbero confluiti 6,7 milioni di euro versati dall'ex Ceo di Adidas, Robert Louis Dreyfus.

    L'ingente somma sarebbe stata versata prima della decisione del 6 luglio 2000 della Fifa di assegnare la Coppa del Mondo alla Germania. Parte di questo denaro sarebbe stato utilizzato per comprare quattro voti dei rappresentanti asiatici del comitato esecutivo della Fifa che decide sull'assegnazione della rassegna iridata. Attraverso l'uso di fondi neri, infatti il comitato organizzatore del mondiale tedesco, allora presieduto dall'icona del calcio nazionale Franz Beckenbauer, avrebbe comprato i 4 voti decisivi in seno al comitato esecutivo della Fifa, con la quale la Germania superò 12 a 11 il Sud Africa e si aggiudicò la realizzazione dell'edizione 2006.

    Il meccanismo
    C'è però agli atti un comunicato del presidente della federazione calcio tedesca (Dfb), Wolfgang Niersbach, nel 2006 vice di Beckenbauer nel comitato organizzatore, che ammette irregolarità in un pagamento alla Fifa di 6,7 milioni di euro. La cifra è importante perchè, secondo lo Spiegel, i fondi neri vennero creati attraverso una donazione privata, avvenuta prima del voto decisivo del 6 luglio 2000, di 10,3 milioni di marchi svizzeri (allora 13 milioni di marchi tedeschi) da parte del capo di Adidas Robert Louis-Dreyfus. Quando nel 2005 Louis-Dreyfus chiese i soldi indietro, il comitato organizzatore trovò il modo di restituire di nascosto il denaro. Il settimanale cita documenti confidenziali, che certificherebbero il passaggio di 6,7 milioni di euro dal comitato organizzatore tedesco a un conto ginevrino della Fifa e, da qui, a quello di Zurigo di Louis-Dreyfus. Come causale, un'invenzione: il pagamento di una quota per la cerimonia di inaugurazione all'Olympiastadion di Berlino.

    La difesa
    «Accuse gravi», quelle di 'Der Spiegel', alle quali la Fifa contrapporrà un'indagine interna per valutare la veridicità delle accuse mosse. Così la Fifa replica, in via informale, alle anticipazioni del settimanale tedesco. Dal canto suo, anche la Federcalcio tedesca (Dfb) reagisce alle accuse, definendole in una nota «inconsistenti». Tali conclusioni non sono documentate da alcun fatto, prosegue la Dfb. La federazione ribadisce «espressamente e con forza che nè il presidente del Dbf, nè altri membri del comitato organizzatore sono stati in alcun modo coinvolti nella vicenda o ne hanno mai avuto notizia» e si riserva di adire le vie legali contro Spiegel.
     
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    A naso tutti i mondiali dal 2002 in poi sono stati "comprati" e non assegnati :das.gif:
     
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    La commissione etica della FIFA ha richiesto la squalifica a vita dal calcio per Platini :rofl.gif: :rofl.gif:


     
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    http://sport.sky.it/sport/calcio_estero/20..._medium=twitter

    Caos Fifa, arrestati i presidenti di Concacaf e Comnebol

    C'è il presidente della Confederazione Sudamericana del Calcio, la Conmebol, il paraguayano, Juan Angel Napout, tra gli arrestati a Zurigo, nella nuova ondata di arresti di dirigenti del massimo organo decisionale del calcio mondiale, la Fifa: lo riferisce il New York Times, che cita fonti vicine all'inchiesta.
    Tra gli arrestati, non ci sarebbe il padre-padrone della Fifa, Sepp Blatter; oltre a Napout, tra i fermati c'è invece l'honduregno, Alfredo Hawit, il presidente della Concacaf, la confederazione regionale che comprende il Nord e il Centramerica oltre ai Caraibi. Entrambi sono vicepresidenti della Fifa e membri del comitato esecutivo.



    Che bel ambientino la Fifa di zio Sepp :fisch:
     
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    8 anni di squalifica per Blatter e per Platini :das.gif:

     
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