Parma a rischio fallimento

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    Non ci sono nemmeno i soldi per giocare. Questa è la situazione del Parma Football Club. Una tristezza profonda, unita alla rabbia per le bugie e le prese in giro degli ultimi giorni, imprigiona la città. Roba da non credere, ma purtroppo è tutto vero: la società emiliana non ha il denaro necessario per organizzare la partita di domenica al Tardini con l’Udinese. O meglio: esiste una piccola scorta di meno di 40 mila euro che servirebbe a pagare gli steward, l’azienda che fornisce l’energia, il personale delle ambulanze, e basta. Le casse del club sono vuote. Il direttore organizzativo Corrado Di Taranto, che ha lavorato tutto il giorno assieme al delegato alla sicurezza Stefano Perrone per reperire qualche fondo, ha parlato con i dirigenti della Lega Calcio per informarli della situazione. Dalla Lega smentiscono di aver ricevuto telefonate sull’argomento, ma alla Gazzetta dello Sport risulta che la comunicazione sia avvenuta.

    COME ANDARE AVANTI? — In ogni caso resta il problema: con quali soldi organizzare la partita di domenica? E poi, se anche si riuscisse a mettere insieme qualche migliaia di euro, quali prospettive ci sarebbero? In soldoni: il Parma, con quello che ha in cassaforte, non può concludere il campionato. Se non arriva il finanziamento tanto sbandierato dal nuovo presidente Manenti, la società gialloblù sarà costretta a fare l’elemosina. La Lega, che ha tutto l’interesse affinché il torneo di Serie A sia regolare, farà in modo di dare un po’ di ossigeno al Parma. Potrebbe farlo attraverso un anticipo del cosiddetto "paracadute" che spetta alle società retrocesse (e la retrocessione degli emiliani è dietro l’angolo...), ma poi se il club dovesse fallire chi restituirà quei denari? Insomma, siamo di fronte a un caso kafkiano cui, forse (e anche senza forse), le autorità di controllo della Federcalcio e della Lega avrebbero dovuto prestare una maggiore attenzione nei mesi scorsi. Quale regolarità può avere un campionato nel quale una squadra non ha nemmeno la liquidità per organizzare le partite?

    IL SOLITO RITORNELLO — Ieri Giampietro Manenti, l’uomo che da una settimana si è insediato sulla poltrona di presidente e non ha ancora sborsato un euro, ha saputo delle difficoltà per garantire lo svolgimento di Parma-Udinese e ha assicurato che tutto verrà sistemato. Già, come aveva detto che lunedì sarebbero stati pagati tutti gli stipendi dei tesserati e dei dipendenti, e come aveva detto, martedì mattina, che i pullmini e l’automobile pignorati dall’ufficiale giudiziario sarebbero stati ricomprati nell’arco di pochi giorni. Manenti, stando a quanto sostiene lui, si trova in Slovenia per risolvere la questione del trasferimento del famoso bonifico da 30 milioni di euro. Aveva dichiarato che il bonifico c’era, e le sue parole risalgono a lunedì, ma ancora non ce n’è traccia. Aveva addirittura garantito di aver fatto vedere il CRO, le undici cifre del Codice di Riferimento dell’Operazione, e di aver parlato direttamente con il direttore di banca preposto alla transazione. Mah... "Gli stipendi non sono ancora arrivati" ha detto ieri Alessandro Lucarelli. E le sue parole rischiano di diventare un ritornello poco piacevole in questi giorni di post-Sanremo. Per i tifosi del Parma questa non è una bella canzone.

    SITUAZIONE ASSURDA — Oggi si terrà a Parma la riunione del Gos, il Gruppo Operativo Sicurezza formato dagli uomini della Questura, dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco. Molto probabilmente verrà espresso un parere negativo sullo svolgimento della partita tra Parma e Udinese, a meno che non vengano risolte in tempi rapidissimi le questioni economiche. Sempre oggi Manenti dovrebbe rientrare dal viaggio all’inseguimento del denaro e si vedrà quale altra scusa potrà accampare per il bonifico mai arrivato. "Mi sa che oggi o domani i soldi ci saranno", così ha commentato. Quel "mi sa che" dà l’immagine di un’operazione che, a voler essere generosi, possiamo definire pittoresca. Alcune parole, pronunciate ieri dai personaggi in scena, sono allarmanti. Il presidente Manenti: "La due diligence (l’analisi dei conti della società, ndr) è ancora in corso. Non l’avevamo fatta prima perché non c’erano i tempi tecnici". Ma come si fa a comprare una società senza conoscere debiti e crediti? Il manager Fiorenzo Alborghetti, collaboratore di Manenti nel mettere in piedi l’organigramma societario e ora defilatosi, ci mette il "carico da undici": "Non ho la più pallida idea di dove Manenti abbia i conti".

    PROSPETTIVE — In questo clima per niente edificante si aggiungono le scritte con insulti e minacce sui muri della villa dell’ex presidente Ghirardi, a Carpenedolo, per cui la procura di Brescia ha avviato un’indagine e il malore che ha colpito il direttore generale Leonardi ricoverato ieri pomeriggio in ospedale. E poi c’è, soprattutto, la conferma del capo della Procura di Parma, Antonio Rustico: presentata l’istanza di fallimento, udienza convocata il 19 marzo. I debiti del Parma con l’erario ammontano a 16 milioni e 746 mila euro, così divisi: 8 milioni e 443 mila per redditi di lavoro dipendente e 7 milioni e 218 mila di Irap. Entro il 12 marzo - cioè una settimana prima dell’udienza - il club ha la possibilità di salvarsi pagando la cifra complessiva, altrimenti si procederà con il fallimento e l’ipotesi di reato sarebbe quella di bancarotta fraudolenta. Se il Parma dovesse fallire, la società andrà all’asta: quando verrà acquistato nuovamente il titolo sportivo potrà ripartire dalla Lega Nazionale Dilettanti. Qui non c’è in ballo solo la partita con l’Udinese, ma l’intera storia del Parma.

    http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Parm...942053283.shtml
     
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    Situazione grottesca :Facepalm2.gif:

    Tra l'altro, dov'e' la Lega?
    Dov'e'e la FIGC ?
    Dov'e' Malago' ?
    Nessuno si pronuncia?
    Vergogna!
     
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    CITAZIONE (_sunday @ 19/2/2015, 15:17) 
    Situazione grottesca :Facepalm2.gif:

    Tra l'altro, dov'e' la Lega?
    Dov'e'e la FIGC ?
    Dov'e' Malago' ?
    Nessuno si pronuncia?
    Vergogna!

    E pensare che altrove hanno fatto storie a Cellino per il Leeds....qui le società si vendono meglio delle figurine :Facepalm2.gif: :Facepalm2.gif: :Facepalm2.gif:
     
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    http://www.sportmediaset.mediaset.it/calci...ml?refresh_cens


    Parma, i bonifici non ci sono: codici irregolari
    Lucarelli: "Stiamo perdendo la pazienza. Figc? Mi viene da ridere"



    Un incubo senza fine, passano i giorni il Parma è sempre più vicino al fallimento. Ora dopo ora stanno per crollare tutti i "castelli" di Manenti. Oggi il nuovo presidente gialloblù presenzierà al suo primo consiglio d'amministrazione, ma sarà da solo perché i soci di minoranza hanno deciso di non partecipare. Ma non è finita qui. Anzi, c'è di peggio. Alcuni giocatori si sono recati in banca per verificare il CRO bancario, il codice che dovrebbe fare riferimento alle operazioni ed ecco la sorpresa. Bonifici fantasma, numeri non regolari.
     
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    Parma, non si gioca contro l'Udinese! Allenamento cancellato

    Il direttore sportivo dell'Udinese, Giaretta: «La Lega ci ha detto che la gara del Tardini è stata rinviata». Il sindaco Pizzarotti: «Nessuna garanzia, con le parole non si pagano i conti». Il tecnico Donadoni ha deciso di annullare la seduta prevista a Collecchio nel pomeriggio dopo una riunione tecnica con il presidente Manenti, la Figc, l'Aic, il sindaco di Parma e una rappresentanza dei tifosi




    cioe'... :Facepalm2.gif:
     
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    l'obiettività nei tifosi di calcio é una chimera irragiungibile

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    Il capitolo Parma calcio è un capitolo oramai chiusto... sportivamente parlando dispiace solo per il fatto che sia successo nell'anno del centenario della società, ma questo conta poco ai fini pratici.

    I tifosi inizino ad abituarsi ad una società fallita e trovino un imprenditore Parmense disposto a rilevare il titolo sportivo con una nuova società.
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    CITAZIONE (alfranc68 @ 20/2/2015, 16:09) 
    Il capitolo Parma calcio è un capitolo oramai chiusto... sportivamente parlando dispiace solo per il fatto che sia successo nell'anno del centenario della società, ma questo conta poco ai fini pratici.

    I tifosi inizino ad abituarsi ad una società fallita e trovino un imprenditore Parmense disposto a rilevare il titolo sportivo con una nuova società.

    E cosi si falsa pure il campionato.
    Perche' dare 3 punti a tavolino a tutte le avversarie nel girone di ritorno equivale a falsare il campionato.
    Applausi per FIGC e LEGA che ancora una volta dimostrano la loro inadeguatezza in tutto il suo splendore.
    Dove erano quando Ghirardi creava debiti su debiti ???
    Dopo che il Parma e' stato escluso dalla EL perche' non poteva pagare, come mai e' riuscito a iscriversi al campionato di serie A 2014/2015???
    Ha pagato regolarmente o gli amici di Ghirardi hanno chiuso un occhio ??? mad1
     
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    l'obiettività nei tifosi di calcio é una chimera irragiungibile

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    CITAZIONE (_sunday @ 20/2/2015, 16:16) 
    CITAZIONE (alfranc68 @ 20/2/2015, 16:09) 
    Il capitolo Parma calcio è un capitolo oramai chiusto... sportivamente parlando dispiace solo per il fatto che sia successo nell'anno del centenario della società, ma questo conta poco ai fini pratici.

    I tifosi inizino ad abituarsi ad una società fallita e trovino un imprenditore Parmense disposto a rilevare il titolo sportivo con una nuova società.

    E cosi si falsa pure il campionato.
    Perche' dare 3 punti a tavolino a tutte le avversarie nel girone di ritorno equivale a falsare il campionato.
    Applausi per FIGC e LEGA che ancora una volta dimostrano la loro inadeguatezza in tutto il suo splendore.
    Dove erano quando Ghirardi creava debiti su debiti ???
    Dopo che il Parma e' stato escluso dalla EL perche' non poteva pagare, come mai e' riuscito a iscriversi al campionato di serie A 2014/2015???
    Ha pagato regolarmente o gli amici di Ghirardi hanno chiuso un occhio ??? mad1

    Chiediamoci anche dove sono stati tutti i vari responsabili quando è fallito il Palermo, il Napoli, il Vicenza, il Cosenza, la Fiorentina, il Venezia, il Como, l'Ancona, il Siena, ecc. ecc.

    Esattamente nel posto in cui erano i responsabili di Lega e FIGC quando hanno iscritto il Parma fallito a questo campionato... con una minima differenza che con il Parma la macchina che porta al fallimento si è mossa senza aspettare che finisse il campionato.


    Vendano tutti i calciatori vendibili, lascino andare via quelli non di proprietà e con quei pochi soldi ricavati paghino le spese per arrivare a fine campionato facendo giocare la squadra primavera.


    Il campionato sarà ugualmente falsato.
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  9. NIPPON
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    A questo punto azzera tutti i punti conquistati dalle squadre avversarie fino ad oggi, come se non ci avessero mai giocato.

    In pratica, diventa come se il Parma non fosse mai esistito.

    E' in ogni caso falsato, perché chi glieli ridà i cartellini subiti alle squadre avversarie? Oppure gli eventuali infortuni subiti contro il Parma? O il fatto che alcune società hanno giocato 2 partite contro il Parma (stancandosi 2 volte), rispetto a squadre che c'hanno giocato una sola volta?


    E' sempre un campionato falsato, ...ma quantomeno saresti riuscito a limitare i danni (per quanto possibile...).
     
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    parla Hernan Crespo, tecnico della primavera del Parma

    "Vedi tanta gente che lavora per il futuro dei ragazzi e questa situazione fa male. Siamo allo sbando. Noi abbiamo avuto la possibilità di giocare oggi perché i giardinieri ci hanno fatto un favore di tracciare le righe del campo, ma non sappiamo se avremo i soldi per giocare contro la Samp. Non c'è acqua neppure per finire gli allenamenti, i ragazzi hanno fatto la doccia con l'acqua fredda, non fanno le pulizie. Noi continuiamo a lavorare per una società che amiamo, ci sono dei buchi, ma anche delle persone e dei giovani che vogliono un futuro. Per questo io dico che spero che si muovano le istituzioni. Per me è come fare 5 anni di Serie A perché devo mettere in condizione di far lavorare bene persone che sono tristi per questa situazione. E per uno come me, che ha visto posare ogni singolo mattone di questo centro sportivo, è sentimentalmente dura. Io voglio vedere le garanzie: ora ci devono pagare tutti".
     
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    Tv Parma - Chiuso il conto della Mapi Group, Manenti irrintracciabile

    Dov'è finito Giampietro Manenti? Di certo c'è che il neo presidente crociato quest'oggi non si è presentato affatto in quel di Collecchio. Lo riferisce la redazione di Tv Parma, specificando che l'imprenditore di Bollate non risponde da ore nemmeno al cellulare. L'emittente locale, oltre a ricordare che a breve potrebbero arrivare nuove istanze di fallimento (compresa quella del Comune di Parma), riporta una clamorosa indiscrezione lanciata già in mattinata dalla Gazzetta dello Sport: il conto della Mapi Group, società a cui fa capo lo stesso Manenti, sarebbe stato chiuso ("il conto della Mapi Grup d.o.o., società domiciliata all’indirizzo Industrijska Cesta numero 7 di Nova Gorica (Slovenia) si è improvvisamente svuotato. Aperto il 10 aprile 2013 presso la Raiffeisen Banka D.D., è stato chiuso il 19 febbraio 2015", così scrive la rosea).
     
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    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/24...visata/1451679/

    Parma Calcio, la Figc sapeva tutto: ad aprile la Covisoc la aveva avvisata

    La Figc sapeva tutto. Sapeva che il Parma aveva degli enormi debiti alle spalle, che non stava pagando gli stipendi ai calciatori e che il crack finanziario era un rischio concreto. E lo sapeva da quasi un anno: un’ispezione della Co.Vi.So.C. (Commissione di vigilanza delle società di calcio professionistiche) nell’aprile 2014 aveva portato all’attenzione della Federcalcio la grave situazione della società. Mettendo nero su bianco il consiglio di un “attento monitoraggio” e la necessità di un “intervento sull’andamento economico”. Ma l’allarme è rimasto inascoltato: nessuna conseguenza concreta a parte l’esclusione dall’Europa League. Le ispezioni successive non rilevarono ostacoli all’iscrizione del Parma al campionato: forse non furono fatti tutti gli approfondimenti dovuti, ci si accontentò di verificare la sussistenza dei (pochi, e recentemente abbassati) requisiti d’ammissione. “Perché questa è la normativa e ciò che prevede il sistema”, spiega la Figc. “Probabilmente data la situazione di crisi generale è arrivato il momento di rivederlo”. Ma adesso la Serie A rischia di essere falsata.

    DEBITI FUORI CONTROLLO
    Ilfattoquotidiano.it è entrato in possesso della relazione stilata il 17 aprile 2014 dai tecnici che passarono al setaccio i libri contabili del Parma. E il documento mette in risalto gli enormi debiti, specie nei confronti dei fornitori, superiori ai 33 milioni di euro. Ci sono anche 47 milioni di debiti finanziari e tributari, ma quelli non sono un’anomalia assoluta nel panorama calcistico. Diverso il discorso per le pendenze nei confronti di parti terze: i fornitori di una squadra di calcio sono i più disparati, si va dal carburante alle bollette, dagli steward ai materiali tecnici. Tutte scadenze a breve termine, che possono sfociare nella messa in mora o nel pignoramento e paralizzare l’attività sportiva (quanto appunto sta accadendo in questi giorni). E la cifra elevata dimostra che non si trattava di un semplice ritardo: la società non pagava da tempo, forse addirittura un anno. Certo, c’erano anche 70 milioni di crediti: ma per la maggior parte già impegnati, e non verificati come esigibili. Mentre il fondo di svalutazione (che serve ad attutire il loro mancato rientro), era praticamente nullo: appena 280mila euro.

    GLI STIPENDI NON PAGATI E LE FALLE DEL SISTEMA
    Il problema è che il sistema di verifica dei requisiti per l’iscrizione al campionato di Serie A e Serie B prende in considerazione solo le obbligazioni nei confronti dei propri tesserati, non di parti terze (al contrario della Lega Pro, dove l’esame è più ad ampio raggio). E la Lega ha puntualizzato come a giugno scorso la società risultasse in regola nella corresponsione degli emolumenti. “Le condizioni di ammissione sussistevano”, si legge nel comunicato di difesa di sabato scorso, in cui via Rosellini sostiene che “il sistema italiano è uno dei più efficienti d’Europa”. Nell’ispezione di aprile, però, qualcosa non tornava anche sul fronte delle retribuzioni: “L’ultimo stipendio interamente corrisposto è quello del mese di dicembre 2013”, si legge nel verbale. Un ritardo di tre mensilità, quando di solito c’è una latenza di trenta giorni nei pagamenti. Evidentemente nel mese successivo la società si rimise in regola per l’iscrizione. Ma una prima avvisaglia del disastro c’era stata, anche sui requisiti previsti.

    L’APPELLO DELLA CO.VI.SO.C. ALLA FIGC
    Era certo che il Parma sarebbe fallito? “Dipende”, spiega a ilfattoquotidiano.it una fonte interna alla Co.Vi.So.C., che chiede di mantenere l’anonimato. “Spesso nelle società calcistiche si aprono delle voragini che poi vengono ripianate dai presidenti. Purché però ci sia questo intervento”. Mentre era lecito nutrire dubbi a riguardo: l’investimento infruttifero della controllante risultava invariato rispetto al precedente controllo. “Sintomo del fatto che la società non voleva mettere soldi per ripianare la pendenza. O forse non poteva”. Senza dimenticare altri elementi inquietanti, come ad esempio un elevato contenzioso fiscale e civile, pendenze milionarie con i procuratori, scostamenti anomali tra il budget d’esercizio e i report semestrali. “Un quadro complessivo molto chiaro per chiunque è esperto di bilanci: c’era una preoccupante mancanza di equilibrio nei margini di liquidità. E la Federcalcio ne fu informata”, aggiunge l’esperto. Infatti le conclusioni del verbale sono esplicite. Fu inserito addirittura un paragrafo al di fuori dei format utilizzati normalmente, proprio per sottolineare la gravità dei numeri. Si evidenziava che, “nonostante la rilevante perdita accusata, non sono stati adottati i provvedimenti previsti dall’art. 2446 del codice civile”. E i tecnici stigmatizzavano la “situazione di sofferenza finanziaria”, suggerendo “un attento monitoraggio”. Da parte di chi? Della Federazione ovviamente, unico destinatario delle relazioni della Co.Vi.So.C., organo previsto dalle norme organizzative federali, che esercita una funzione di controllo sull’equilibrio economico-finanziario delle società allo scopo di garantire il regolare svolgimento dei campionati. Appunto.

    LE CONSEGUENZE DELL’ISPEZIONE
    Sola conseguenza di quell’ispezione, invece, fu l’esclusione del Parma dall’Europa League. Ma la sostanza dell’appello dei tecnici cadde nel vuoto, se è vero che nelle visite successive non furono trovate anomalie. Solo ad ottobre sarebbero stati infranti anche i parametri previsti dalle normative e sarebbero scattate le prime sanzioni: troppo tardi. “La Figc avrebbe potuto disporre degli approfondimenti su alcune voci, come la disponibilità della controllante, l’esigibilità dei crediti, l’adeguatezza del fondo di svalutazione. Io non so se fu fatto, ma posso dire che con dei controlli veri oggi non saremmo a questo punto”, conclude la fonte interna alla Co.Vi.So.C.. Oggi uno degli ispettori che stilò quel rapporto preferisce non commentare la vicenda: “Chiedete alla Figc”. E la risposta della Federazione è semplice: “Dalla riforma del ’96 la Figc si occupa di ciò che riguarda il piano sportivo e non può intervenire sugli aspetti gestionali delle società: la sua competenza si esaurisce nella verifica dei requisiti per l’iscrizione. Nel momento in cui il Parma li rispettava non potevamo fare nulla, quando li ha sforati siamo intervenuti. Questi parametri – aggiungono da via Allegri – in passato erano più stringenti e su imput della precedente gestione, in accordo con la Lega, sono stati abbassati. Il presidente Tavecchio ha già dichiarato di volerli rivedere e forse una prima proposta di modifica potrebbe essere presentata venerdì”. Un anno dopo, però, Lega e Federcalcio cercano disperatamente un modo per far concludere al Parma quel campionato a cui loro stesse hanno permesso di iscriversi. Evidentemente il sistema non è poi così “efficiente”.
     
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    Sindaco di Parma Federico Pizzarotti ha espresso tutti i suoi dubbi a margine della riunione con il Presidente del Parma Fc Giampietro Manenti: "Vi assicuro che il nostro stato d'animo è veramente dei peggiori. Non abbiamo avuto garanzie, abbiamo avuto una persona che eludeva le risposte, che non ha dato l'idea di avere le idee chiare, un piano concreto. Ho già chiamato il presidente della Lega, l'Aic, ora chiamerò Tavecchio perché questa situazione va presa in mano ancora di più. Io penso che questa persona non abbia una credibilità per la città, sarei curioso di sapere da dove dovrebbero arrivare i suoi soldi, sempre ammesso che arrivino. Non penso che la città si meriti questa persona. Alla città e ai tifosi serve chiarezza, stiamo valutando di chiudere il Tardini e di inibirlo all'uso perchè vogliamo un interlocutore serio. Non è chiuso alla squadra, alla città o ai tifosi, e se arriverà un contributo dalla Lega o dal Tribunale saremo i primi a collaborare. Ma questa persona che non ci ha dato nessuna garanzia ad oggi, non pensiamo sia un interlocutore credibile per la città".

    che skifo,ridicolo tutto il sistema....
     
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    CITAZIONE (DEAROBY68 @ 27/2/2015, 21:32) 
    Sindaco di Parma Federico Pizzarotti ha espresso tutti i suoi dubbi a margine della riunione con il Presidente del Parma Fc Giampietro Manenti: "Vi assicuro che il nostro stato d'animo è veramente dei peggiori. Non abbiamo avuto garanzie, abbiamo avuto una persona che eludeva le risposte, che non ha dato l'idea di avere le idee chiare, un piano concreto. Ho già chiamato il presidente della Lega, l'Aic, ora chiamerò Tavecchio perché questa situazione va presa in mano ancora di più. Io penso che questa persona non abbia una credibilità per la città, sarei curioso di sapere da dove dovrebbero arrivare i suoi soldi, sempre ammesso che arrivino. Non penso che la città si meriti questa persona. Alla città e ai tifosi serve chiarezza, stiamo valutando di chiudere il Tardini e di inibirlo all'uso perchè vogliamo un interlocutore serio. Non è chiuso alla squadra, alla città o ai tifosi, e se arriverà un contributo dalla Lega o dal Tribunale saremo i primi a collaborare. Ma questa persona che non ci ha dato nessuna garanzia ad oggi, non pensiamo sia un interlocutore credibile per la città".

    che skifo,ridicolo tutto il sistema....

    ad occhio e croce,
    lotito, galliani & co hanno voluto a tutti i costi far superare il giro di boa al parma per evitare che quasi tutte in classifica perdessero i 3 punti vinti contro la squadra emiliana...infatti solo inter e fiorentina avevano perso contro il parma nel girone di andata, tutte le altre avevano vinto quindi se il fallimento fosse avenuto prima del giro di boa TUTTE , tranne appunto Inter e Fiorentina, si sarebbero ritrovate con 3 punti in meno in classifica perche' tutte le partite del parma sarebbero state annullate

    Da qui la pagliacciata con il loro amico Taci che salvava anche il culo a Ghirardi che altrimenti sarebbe finito dritto in galera (come d'altronde merita) mentre ora cerca di scaricare tutte le sue colpe a Taci, come dimostrano le ultime dichiarazioni...

    E' uno schifo che hanno voluto innanzitutto le istituzioni che sapevano fin dalla primavera del 2014 in che acque cattive navigava il parma ma che lo hanno ugualmente iscritto nel campionato 2014-15...per cui il sindaco si illude se pensa che le istituzioni daranno una mano al parma, secondo me
     
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    l'obiettività nei tifosi di calcio é una chimera irragiungibile

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    Almeno da quello che si sente sui Media, i tifosi del Parma ce l'hanno con tutti tranne che con Ghirardi... e questo mi sembra una grandissima stupidaggine.

    Chi ha rovinato la società non è stato certo Taci o Mantenti...


    Personalmente dico che il Parma Calcio, anche se trovasse soldi per le "coperture urgenti" non avrebbe la possiiblità di proseguire la sua vita societaria perchè il buco è talmente grande che non si riuscirebbe a colmarlo.
    Ho letto da qualche parte che siamo sui 70 milioni di euro, se fosse così non basterebbero 100 milioni per poter ricostruire il tutto e quale masochista spenderebbe 100 milioni per ritrovarsi una società senza futuro certo??


    Facessero mente locale... un respiro profondo... e si mettano l'animo in pace... il problema più importante ora per le istituzioni del calcio non è quello della sopravvivenza del Parma Calcio ma la regolarità del torneo.

    Quindi, falsato per falsato, escludiamo il Parma dalla Serie A e diamo i tre punti a tutti quelli che devono giocarci ancora contro.

    Edited by alfranc68 - 28/2/2015, 13:31
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