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.Primo set con la Russia vinto 25-12, con le ragazze che hanno rasentato la perfezione, semplicemente stupende! 
Ufficiale il primo posto nel girone. In semifinale affronteremo la Cina.
Adesso vedremo se le ragazze avranno un calo di tensione o se vorranno continuare alla grande...
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Un 3-1 che dice tanto.
Non ho visto i primi 3 set causa suocerata.
Ma il 4° con Bosetti, Piccinini e Diouf, vinto in rimonta, contro una Russia oliata, carburata, assettata e lanciata mi ha detto abbastanza.
Mi ha detto che oggi come no mai, le 14 giocatrici sono una realtà e non uno slogan.
Mi ha detto che la consapevolezza raggiunta, le può trascinare fuori anche da eventuali sabbie mobili.
Mi ha detto che comunque le ragazze si fidano ed eseguono alla perfezione, ciò che Bonitta spiega nei time-out (altro valore aggiunto)
Mi ha detto che siamo legittimamente tra le due formazioni più forti del pianeta.
Mi dicono che siamo a Milano. Che 15mila boati saranno pronti a sorreggere le nostre campionesse.. -
+1 .
Grandissima Cina.
Noi grandi.
Ma la Cina ha tirato su tutto.
Peccato, ma le favole le racconta la Disney.
Possiamo andare a spaccare il capello in 4 e vedere qualche alzata non impeccabile, o forse possiamo sindacare su qualche ricostruzione troppo prevedibile, ma la verità è che il loro maledetto libero si è spalmato al suolo un milione di volte, raccogliendo fucilate, come se fosse l'ultima possibile e invece era ancora lì alla fucilata successiva. Mi sembrava di vedere il coach cattivo che fin dai 4 anni l'ha schiacciata sul pavimento, fino a deformarle la colonna vertebrale. E come lei tutte le altre.
La Tzu, a 17 anni ha fatto una gara perfetta.
Peccato, peccato davvero.
Ci meritavamo la finale, ma la Cina ha fatto una partita perfetta.
Grazie ragazze.. -
+2 .
Per le analisi tecniche ci sarà spazio a mente fredda. Ora non posso che ringraziare le ragazze della nazionale che, anche in una serata non perfetta e contro un avversario che ha difeso di tutto, hanno giocato a livello altissimo, con grinta e passione (oltre ovviamente alle qualità tecniche che non mancano di certo).
Il finale di quarto set mi ha emozionato come, sportivamente parlando, non mi succedeva da un po'!
Pensavamo a una finale Italia-Brasile e saranno Cina e USA a giocarsela. Ma, anche se adesso dispiace, anche questo è il bello dello sport.
Ah, essere tra le prime quattro al mondo -per me- rende questa nazionale una grandissima squadra, anche se non ha vinto (e anche se domani dovesse non vincere la medaglia di bronzo).
Si può migliorare? Sì, certo; sempre. Ed è la speranza di tutti. Ma quando vedo degli sportivi giocare a così alti livelli e con una passione che traspare in modo così palese, non posso che essere contento per loro e grato per le emozioni che mi hanno fatto vivere. Grazie!. -
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Le prendevano tutte ed a volte anche in maniera abbastanza fortunosa.
Volevamo la finale con il Brasile e finale con il Brasile è stata, solo che perdendo quella per il primo posto ci sarebbe stata una medaglia d'argento tutta da godersela, perdere la finalina farà restare con l'amaro in bocca per il buon campionato giocato.
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Ciro15 .
User deleted
Visto solo il quarto set, la del core andava messa fuori dalla ricezione, ha fatto giocare troppe seconde palle al libero, già quelle prendevano tutto, poi con gli attacchi non innescati a dovere le ragazze hanno faticato troppo, non si possono giocare per 6 o 7 azioni di fila 4 attacchi per metterne uno solo a terra... . -
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Peccato, peccato!
Il rammarico c'è per non essere pratcamente scese in campo nei primi 2 set.
La squadra ha comunque gettato ottime basi per lavorare con sicurezza verso i prossimi obiettivi pesanti, Euro 2015 e poi...
Oggi finalina che lascia il tempo che trova, ma che sarebbe comunque bello vincere per chiudere col sorriso un mondiale sopra le aspettative e che ha scatenato l'entusiasmo di tantissimi tifosi, vecchi e nuovi.. -
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Nonostante un fantastico mondiale disputato chiudiamo fuori dal podio. Onore comunque alle nostre ragazze per averci fatto sognare. . -
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Parlare di arbitraggi nel volley non è una cosa carina, ma il fantoccio appollaiato sul trespolo col fischietto in bocca è un emerito coglione.
Regalare 3 punti nel 4°set alle avversarie e 2 errori anche nel tie breack a fronte di nessun sbaglio nemmeno riparatore in favore della squadra di casa, è assurdo e antistorico. Ottimo aggiungere il cartellino giallo a Bonitta.
Finale che non conta un cappero, col pubblico di casa in festa, tu brutta merda vai a sfavorire pesantemente la squadra di casa? Ma vai a rantolare in zona Ebola, brutto stronzetto.
Primi due set non giocati.
Sconforto?
Stanchezza?
Delusione?
Avversarie comunque più forti?
Può essere di tutto un po'.
Chiudere a 15 e poi addirittura a 13 un set, è emblematico.
Invece ancora una volta ci siamo raddrizzate. Aggrappate a Diouf e Chirichella ci siamo riportate sul 2pari. Ciò che l'arbitro ci toglieva, la fortuna ci regalava.
Oggi non erano della partita la Bosetti e la Costagrande. E anche la DeGennaro, arrivati alle top4 ha dimostrato i suoi limiti (valida in impostazione, ma inferiore in difesa).
Oggi era un po' rallentata anche la Arrighetti.
Il Tie breack si è interrotto su quel pasticcio/regalo dell'arbitro che sul 5pari ha dato quel punto assurdo alle brasiliane (forti anche politicamente) diventato un pesante 6-4.
Anzichè caricarci ci ha smorzate. O forse siamo implose perchè non ne avevamo più.
Peccato. Ma le nostre ragazze ci hanno regalato momenti esagerati, gioie vere, di panza.
La Chirichella verrà ricordata come la Togut. La Diouf crescerà e magari tra due anni a Rio ricacceremo in gola alle brasiliane questa finale.
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Dunque Stati Uniti!
Le cinesi sono state arginate e non sorridono più.
Kiraly è re Mida.
Quello che è successo nel 4° set, forse spiega cos'è una finale. Cina in palla, sotto di 4, che sfrutta la P1 Americana inchiodandola a 19, realizzando 8 punti e portandosi a 23. Poi la battuta picchia sul nastro, rimane in bilico per 3 metri, ma decide di scendere nel campo cinese. Potevano essere 5 setball per il pareggio, invece Gli USA reagiscono e vanno a conquistarsi il Matchball 24-23. Nonostante un paio di alzate fallose non fischiate contro le orientali (la seconda imbarazzante).
Ora ho una gran malinconia che sia tutto finito.
Entusiasmo contagioso che rendeva estivo, quasi vacanziero, anche questo inizio d'autunno piovoso.
E purtroppo, molti dei volti che abbiamo imparato ad amare, non saranno nel nostro campionato.
Edited by Senzalamacchia - 12/10/2014, 23:11. -
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Mi pare carino chiudere questo Topic con un articolo apparso sul Corriere della Sera - Milano CITAZIONEMa allora si può! Seguire un evento sportivo portandosi dietro la famiglia. Senza paura di essere aggrediti dagli ultrà, senza poliziotti a presidiare gli ingressi con i manganelli. Al Forum per le finali del volley femminile. Una festa. Abbiamo tifato, gioito, esultato. Mischiati ai fan delle altre nazionali. E nessuno ha contestato neppure per la sconfitta.
Qualcuno dice che dipende dal contesto. Nel senso che se vedi una strada piena di cartacce ti fai meno problemi a sporcarla. Di conseguenza anche il più pacifico dei tifosi se finisce in una curva di Serie A si sente legittimato a tirar fuori il peggio del suo repertorio. I civili tifosi del volley, per fortuna, non sono una piacevole anomalia. Abbiamo visto le stesse scene di serena convivenza agli incontri di rugby del Sei Nazioni. Un virus che si sta diffondendo. Il volley ci ha messo del suo. Zero polemiche, tanti sorrisi. Rispetto per gli avversari, consapevolezza della propria forza. Un atteggiamento positivo e propositivo. Dell’Italia ma anche degli altri Paesi presenti al Mondiale. Immaginate nel calcio una nazionale che perde per tre a zero senza veder palla. Processi a non finire, moviole, dibattiti, retroscena, accuse. Nel volley gli Usa sono stati frantumati dalle italiane. Due giorni dopo erano campioni del mondo. Quando ci affacciamo su un campo da gioco o entriamo in una palestra ci insegnano che la cosa più importante non è vincere, ma comportarsi in maniera leale. Questo non significa essere arrendevoli. Anzi. Ci obbliga ad impegnarci di più. Perché, qualche volta, le sconfitte sono colpa nostra. Che non ci siamo allenati con sacrificio. Abbiamo sopravvalutato le nostre possibilità. Poi succede anche che ci troviamo di fronte qualcuno più abile, più preparato di noi. Sia nel primo che nel secondo caso dobbiamo imparare che la sconfitta non è una condanna perpetua. Per farci sentire inadeguati e incapaci di affrontare le sfide del mondo. Ci sarà un momento di scoramento. Soffriremo dentro. Ma poi sapremo ripartire con più slancio. Questa è la lezione delle ragazze del volley. Il tempo di una lacrimuccia perchè il dispiacere c’è, ma ora è già alle spalle. Grazie!.
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