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CITAZIONE (bepper89 @ 22/9/2014, 18:36) Lo so, nonostante questa gran fila di amatori chi lo segue è ancora una minoranza. Io infatti parlo di uno stadio ancora prima, parlo proprio di cultura ciclistica e sportiva in generale. Tra qualche anno questi che per adesso fanno gli amatori cominceranno (e Nibali in questo senso potrebbe essere un ottimo catalizzatore) a seguirlo e pian piano tutto il movimento (anche di sportivi "da divano") risalirà la china. Questo della cultura sportiva è un discorso che va di pari passo con il grado di civiltà, i ciclisti qui è gente nel complesso più civile di chi la circonda, vuoi per il lato ambientalista, vuoi perché in bicicletta si fa fatica e ci si abitua a farla, ci si abitua a non cercare scorciatoie.. Piano piano, secondo me, il progresso culturale e sociale passa anche dalla (ri)scoperta della bicicletta e del ciclismo.
Sono un giovane utopista, lo so, ma ci credo davvero. Non credo che tu sia un giovane utopista, l'essenza del ciclismo è proprio quello che hai espresso, ossia fatica, emozioni, il prendere vento in faccia o rientrare a casa sotto la pioggia. Poi sotto la doccia tutte le fatiche sparicono, e rimane la grande soddisfazione di quello che si è riuscito a fare, piccole o grandi cose, non importa, quello che importa e la cultura che la bicicletta trasmette alla gente normale.
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