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bepper89.
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Lo so, nonostante questa gran fila di amatori chi lo segue è ancora una minoranza. Io infatti parlo di uno stadio ancora prima, parlo proprio di cultura ciclistica e sportiva in generale. Tra qualche anno questi che per adesso fanno gli amatori cominceranno (e Nibali in questo senso potrebbe essere un ottimo catalizzatore) a seguirlo e pian piano tutto il movimento (anche di sportivi "da divano") risalirà la china.
Questo della cultura sportiva è un discorso che va di pari passo con il grado di civiltà, i ciclisti qui è gente nel complesso più civile di chi la circonda, vuoi per il lato ambientalista, vuoi perché in bicicletta si fa fatica e ci si abitua a farla, ci si abitua a non cercare scorciatoie.. Piano piano, secondo me, il progresso culturale e sociale passa anche dalla (ri)scoperta della bicicletta e del ciclismo.
Sono un giovane utopista, lo so, ma ci credo davvero..