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NIPPON.
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Penso che tutti abbiano sentito quel che è successo a Napoli, e cioè il carabiniere che ha sparato al ragazzo in moto.
Ora, il mio topic non è nato con l'intento di schierarmi, e di trovare buoni e cattivi.
Quanto ha accaduto m'ha fatto sorgere una riflessione.
Entrambi i protagonisti hanno sia ragione che torto (ognuno a modo proprio...):
Il ragazzo non s'è fermato al blocco (cosa sbagliata), però non è che ha attentato alla vita delle forze dell'ordine. ...Però erano in 3 sul motorino, e counque non si sono fermati allo stop..
Il carabiniere stava facendo il suo lavoro, e quindi ha ragione. ...Però ci si domanda se non avrebbe potuto agire diversamente, senza pregiudicare alla vita del giovane.
Quel che mi domandavo è: se il ragazzo non fosse morto, sarebbe stato "santo" o "demone"?
Per il momento è "santo", nel senso che è stato considerato come l'ennesima vittima ingiusta.
Se, però, non fosse morto, sarebbe stato additato come un coglione che andava in motorino in 3, senza casco, ...e pure con 2 delinquenti sulla sella?
In pratica, a volte sembra che la vita o la morte modifichino l'approccio dell'opinione pubblica all'obiettività. O no?...
(P.S. Napoli è appunto un punto di partenza. Quindi, evitiamo crociate verso i napoletani camorristi... "quelli del sud"... ecc...
'n sia mai, per scrupolo lo puntualizzo! )..