Aspettative azzurre

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    Nel slittino per fortuna il ricambio è in vista (Fischnaller, ma non solo...).
     
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    Sfera sfera delle mie brame, chi è la più forte del Reame?

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    dal cuore della Franciacorta, tra colline e Cantine...

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    Domani ci giochiamo quelle che saranno tra le ultime carte da medaglia.
    Arianna Fontana nei 1000m.
    Aaron March nello slalom parallelo.
    Per Arianna, che sarà portabandiera alla cerimonia di chiusura, prima dei giochi, avrei dato un 10% di possibilità di medaglia. Adesso direi un 10% di possibilità per l'oro e un 20% per la medaglia. Tutto passa però dal quarto di finale, che è difficilissimo.
    Per Aaron ci sono stati segnali pessimi ad inizio anno, poi nelle ultime gare s'è ripreso salendo anche sul podio. In gigante non ha brillato, ma si sa che lui preferisce le porte più strette dello slalom.
    Piccole speranze di medaglia anche nella staffetta femminile di biathlon, dove bisogna sparare col 90% e tutto deve girare per il meglio (e soprattutto Gontier non deve girare :mrgreen.gif: )
     
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    Niente medaglie negli ultimi giorni. Tre legni che fanno male sebbene nati da prestazioni nel complesso buone.

    Squadra Italiana in ripresa generale rispetto a Vancouver, in particolar modo per le prestazioni medie messe in campo da tanti nostri che hanno finito le loro gare nei 10.

    Brucia da morire quello 0 alla voce ori, che mancava dal 1980 a Lake Placid
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  4. baruch
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    CITAZIONE (Tadde @ 22/2/2014, 18:20) 
    Niente medaglie negli ultimi giorni. Tre legni che fanno male sebbene nati da prestazioni nel complesso buone.

    Squadra Italiana in ripresa generale rispetto a Vancouver, in particolar modo per le prestazioni medie messe in campo da tanti nostri che hanno finito le loro gare nei 10.

    Brucia da morire quello 0 alla voce ori, che mancava dal 1980 a Lake Placid

    Già.. e il problema è che,a parte Innerhofer in discesa, nessuno c'è andato nemmeno vicino,all'oro: l'argento della Fontana è arrivato dopo una carambola e la squalifica della seconda,nelle altre due sue medaglie non ha mai dato l'impressione di poter lottare per la vittoria.la medaglia in combinata è stata una piacevole sorpresa,Zoeggeler e la staffetta del biathlon più di così non potevano fare:Forse per un attimo si è sperato nella Kostner,ma al netto delle polemiche,il terzo posto è giusto.
    Resta il fatto che siamo 22° nel medagliere e peggio di noi, tra le nazioni che hanno un minimo,ma proprio un minimo di tradizione negli sport invernali ci sono solo Australia,Lettonia ( se non vince il bob..) ,Croazia e Kazakistan.
    Io credo che qualcuno si deve dimettere...
     
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    Beh basta vedere il medagliere delle altre nazioni alpine e raffrontarlo al nostro.

    Germania: 8-6-5
    Svizzera: 6-3-2
    Austria: 4-8-5
    Francia: 4-4-7
    Slovenia 2-2-4
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    CITAZIONE (baruch @ 23/2/2014, 10:12) 
    Già.. e il problema è che,a parte Innerhofer in discesa, nessuno c'è andato nemmeno vicino,all'oro: l'argento della Fontana è arrivato dopo una carambola e la squalifica della seconda,nelle altre due sue medaglie non ha mai dato l'impressione di poter lottare per la vittoria.la medaglia in combinata è stata una piacevole sorpresa,Zoeggeler e la staffetta del biathlon più di così non potevano fare:Forse per un attimo si è sperato nella Kostner,ma al netto delle polemiche,il terzo posto è giusto.
    Resta il fatto che siamo 22° nel medagliere e peggio di noi, tra le nazioni che hanno un minimo,ma proprio un minimo di tradizione negli sport invernali ci sono solo Australia,Lettonia ( se non vince il bob..) ,Croazia e Kazakistan.
    Io credo che qualcuno si deve dimettere...

    Però, obiettivamente, prima delle Olimpiadi quali erano le nostre carte per l'oro?
    Concretamente, nessuna.
    Ad inizio anno io avevo in mente 2 nomi.
    Paris in DH e Moioli nello SBX femminile.
    Tutti e 2 hanno subito infortuni e hanno faticato (anzi Michela ha fatto comunque una grandissima gara).
    La differenza penso stia proprio qui.
    Ogni nazione, dalla più rinomata a quella più "sconosciuta" ha almeno un "Campione" che lotta ogni anno in CdM per l'oro nella sua disciplina.
    Russia, Norvegia, U.S.A., Canada, Olanda, Germania, Svizzera, Austria non sto nemmeno a nominarle.
    Passiamo alle altre.
    La Bielorussia ha Domracheva che è da anni nell'elite del biathlon. E' vero che spesso si squagliava (Obehof 2009 docet) ma ha un palmares di tutto rispetto.
    La Polonia ha Kowalczyk e Stoch (quest'anno, stante un livellamento ai piani alti del Salto Speciale, è comunque stato tra i più costanti).
    La Francia oltre a Fourcade ha da sempre investito pesantemente nello snowboard/freestyle e i risultati si vedono da anni (David, Vaultier, De la Rue dominatori in passato e nel presente).
    La Cina ha freestyler eccellenti e dominatrici nello short track femminile (mancava Wang Meng, altrimenti parleremmo di bronzo per la Fontana sui 500m).
    La Corea del Sud ha molto deluso, vista la supremazia da sempre manifestata nello short track (vabbè che se i tuoi 2 migliori atleti sono uno infortunato e l'altro gareggia per la Russia perdi molto).
    La Rep. Ceca ha raccolto ori facilmente prevedibili con Samkova e Sablikova (anzi, avevano anche Soukalova che però non ha brillato).
    La Slovenia ha la Maze (e aveva pure saltatori da oro, specialmente Prevc dal LH, se non addirittura la squadra).
    La Gran Bretagna aveva la Yarnold, che sta per diventare la Dukurs maschile.
    E appunto parlando di Dukurs anche la Lettonia aveva speranze d'oro molto più concrete delle nostre, poi disattese (ma occhio ancora a Melbardis, re della spinta, nel bob a 4).
    L'Ucraina aveva il quartetto migliore nella staffetta femminile di biathlon.

    Tutti esempi per dire che noi un dominatore non ce l'avevamo. Forse solo Visintin nello SBX, ma guarda caso è uno degli sport più soggetti a incidenti di percorso.
    La domanda di fondo è una. Avere un campione in nazionale è solo questione di fortuna (es.: Cologna nato 2km qua dal confine) o con organizzazione, strutture e passione li si può coltivare comunque?
    Io la mia idea ce l'ho.

    P.S.: la stessa Fontana, di cui nessun giornalista pseudo-sportivo sapeva dell'esistenza fino a 2 settimane fà, può essere dominatrice in Europa (se le mastine olandesi non la tirano giù), ma a livello assoluto può dar fastidio a cinesi e coreane, ma non parte certo da favorita per l'oro.
     
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    Per me se il campione è unico è anche questione di culo (vedi Cologna, con gli altri Svizzeri sempre nelle retrovie), ma bisogna saperlo gestire e noi in questo non siamo proprio dei fenomeni.

    Quello che secondo me noi paghiamo tremendamente è stata la scellerata gestione in diverse discipline dei giovani nati nella seconda metà degli anni 80.

    Ora forse forse qualcosa sta ricominciando a muoversi
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  8. baruch
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    CITAZIONE (redblueheart @ 23/2/2014, 10:47) 
    CITAZIONE (baruch @ 23/2/2014, 10:12) 
    Già.. e il problema è che,a parte Innerhofer in discesa, nessuno c'è andato nemmeno vicino,all'oro: l'argento della Fontana è arrivato dopo una carambola e la squalifica della seconda,nelle altre due sue medaglie non ha mai dato l'impressione di poter lottare per la vittoria.la medaglia in combinata è stata una piacevole sorpresa,Zoeggeler e la staffetta del biathlon più di così non potevano fare:Forse per un attimo si è sperato nella Kostner,ma al netto delle polemiche,il terzo posto è giusto.
    Resta il fatto che siamo 22° nel medagliere e peggio di noi, tra le nazioni che hanno un minimo,ma proprio un minimo di tradizione negli sport invernali ci sono solo Australia,Lettonia ( se non vince il bob..) ,Croazia e Kazakistan.
    Io credo che qualcuno si deve dimettere...

    Però, obiettivamente, prima delle Olimpiadi quali erano le nostre carte per l'oro?
    Concretamente, nessuna.
    Ad inizio anno io avevo in mente 2 nomi.
    Paris in DH e Moioli nello SBX femminile.
    Tutti e 2 hanno subito infortuni e hanno faticato (anzi Michela ha fatto comunque una grandissima gara).
    La differenza penso stia proprio qui.
    Ogni nazione, dalla più rinomata a quella più "sconosciuta" ha almeno un "Campione" che lotta ogni anno in CdM per l'oro nella sua disciplina.
    Russia, Norvegia, U.S.A., Canada, Olanda, Germania, Svizzera, Austria non sto nemmeno a nominarle.
    Passiamo alle altre.
    La Bielorussia ha Domracheva che è da anni nell'elite del biathlon. E' vero che spesso si squagliava (Obehof 2009 docet) ma ha un palmares di tutto rispetto.
    La Polonia ha Kowalczyk e Stoch (quest'anno, stante un livellamento ai piani alti del Salto Speciale, è comunque stato tra i più costanti).
    La Francia oltre a Fourcade ha da sempre investito pesantemente nello snowboard/freestyle e i risultati si vedono da anni (David, Vaultier, De la Rue dominatori in passato e nel presente).
    La Cina ha freestyler eccellenti e dominatrici nello short track femminile (mancava Wang Meng, altrimenti parleremmo di bronzo per la Fontana sui 500m).
    La Corea del Sud ha molto deluso, vista la supremazia da sempre manifestata nello short track (vabbè che se i tuoi 2 migliori atleti sono uno infortunato e l'altro gareggia per la Russia perdi molto).
    La Rep. Ceca ha raccolto ori facilmente prevedibili con Samkova e Sablikova (anzi, avevano anche Soukalova che però non ha brillato).
    La Slovenia ha la Maze (e aveva pure saltatori da oro, specialmente Prevc dal LH, se non addirittura la squadra).
    La Gran Bretagna aveva la Yarnold, che sta per diventare la Dukurs maschile.
    E appunto parlando di Dukurs anche la Lettonia aveva speranze d'oro molto più concrete delle nostre, poi disattese (ma occhio ancora a Melbardis, re della spinta, nel bob a 4).
    L'Ucraina aveva il quartetto migliore nella staffetta femminile di biathlon.

    Tutti esempi per dire che noi un dominatore non ce l'avevamo. Forse solo Visintin nello SBX, ma guarda caso è uno degli sport più soggetti a incidenti di percorso.
    La domanda di fondo è una. Avere un campione in nazionale è solo questione di fortuna (es.: Cologna nato 2km qua dal confine) o con organizzazione, strutture e passione li si può coltivare comunque?
    Io la mia idea ce l'ho.

    P.S.: la stessa Fontana, di cui nessun giornalista pseudo-sportivo sapeva dell'esistenza fino a 2 settimane fà, può essere dominatrice in Europa (se le mastine olandesi non la tirano giù), ma a livello assoluto può dar fastidio a cinesi e coreane, ma non parte certo da favorita per l'oro.

    Che non avevamo molte possibilità è vero;si sperava nel solito stellone,come a Vancouver: già perché nelle ultime 2 olimpiadi abbiamo vinto un oro in tutto.
    Pensare che sia sfortuna francamente mi sembra improponibile: tutti fortunati tranne noi ? Fino a Torino eravamo fortunati poi ci ha detto sfiga ?
    E' evidente che ci sono grossi problemi, finanziari,di organizzazione,di reclutamento,di gestione.
    Che lo sport italiano sia in crisi nera rispetto a nemmeno tantissimi anni fa è un fatto:mancano soldi,mancano le vocazioni,manca la mentalità.
    Ma è proprio qui che si vede una dirigenza,che deve saper far fruttare al meglio le poche risorse umane ed economiche disponibili.
    Per le Olimpiadi estive hanno trovato il sistema di mantenerci piuttosto in alto nel medagliere,allocando la maggior parte delle risorse in sport dove la concorrenza è minore e dove magari abbiamo tradizione.
    Così sono sparite le medaglie "nobili" di atletica,nuoto,ginnastica,canottaggio ma restiamo a galla con i "soliti" tiro e scherma,dove obiettivamente è più facile vincere che sui 100 metri piani ma sempre medaglie sono.
    Ad esempio perché è stato praticamente abbandonato il pattinaggio veloce ? A occhio non è uno sport così competitivo,vincono tutto gli olandesi.Bastarono 4 anni di programma ben fatto,attirando atleti dalle rotelle ( uno sport con molti più praticanti dove l'Italia è una potenza che però non ha una vetrina olimpica ) per avere una nazionale vincente a Torino: E lo snowboard e il Free Style ? Possibile che non ci sia nessuno di un minimo di valore in tutte le gare di "figure",gobbe,half-pipe,aerials,etc ? Eppure sono sport giovani, dove non deve essere impossibile inserirsi; molto più facile ad esempio che nel salto ,dove paghiamo un enorme gap in termini di tradizione,risorse, impianti,praticanti rispetto ai nostri vicini.
    Qui manca la programmazione,non la fortuna...

    P.S ho letto che Roda finalmente si è accorto che nell'alpino mandiamo a giro troppa gente e che bisogna ridurre le squadre puntando solo sui più forti: allelujah,c'è arrivato pure lui,finalmente...
    Lo so che è un mio chiodo fisso,ma che senso ha avuto portare a Sochi 8 donne nell'alpino,uno dei contingenti più numerosi ( per dire, le francesi erano 6, le tedesche 4 ) quando solo le Fanchini,la Merighetti e la Brignone si ricordano cosa è un podio ? Le altre erano in gita premio,ed infatti escluse la Merighetti e la Nadia Fanchini nessuna è arrivata nelle 10.
    Usassero quei soldi per costruire un trampolino per gli aerials o un half-pipe,piuttosto...

    Edited by baruch - 23/2/2014, 13:56
     
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    CITAZIONE (baruch @ 23/2/2014, 12:17) 
    Pensare che sia sfortuna francamente mi sembra improponibile: tutti fortunati tranne noi ? Fino a Torino eravamo fortunati poi ci ha detto sfiga ?

    Infatti io abbraccio la mia seconda ipotesi. :wink_smilie.gif:

    CITAZIONE (baruch @ 23/2/2014, 12:17) 
    E' evidente che ci sono grossi problemi, finanziari,di organizzazione,di reclutamento,di gestione.
    Che lo sport italiano sia in crisi nera rispetto a nemmeno tantissimi anni fa è un fatto:mancano soldi,mancano le vocazioni,manca la mentalità.
    Ma è proprio qui che si vede una dirigenza,che deve saper far fruttare al meglio le poche risorse umane ed economiche disponibili.
    Per le Olimpiadi estive hanno trovato il sistema di mantenerci piuttosto in alto nel medagliere,allocando la maggior parte delle risorse in sport dove la concorrenza è minore e dove magari abbiamo tradizione.
    Così sono sparite le medaglie "nobili" di atletica,nuoto,ginnastica,canottaggio ma restiamo a galla con i "soliti" tiro e scherma,dove obiettivamente è più facile vincere che sui 100 metri piani ma sempre medaglie sono.
    Ad esempio perché è stato praticamente abbandonato il pattinaggio veloce ? A occhio non è uno sport così competitivo,vincono tutto gli olandesi.Bastarono 4 anni di programma ben fatto,attirando atleti dalle rotelle ( uno sport con molti più praticanti dove l'Italia è una potenza che però non ha una vetrina olimpica ) per avere una nazionale vincente a Torino: E lo snowboard e il Free Style ? Possibile che non ci sia nessuno di un minimo di valore in tutte le gare di "figure",gobbe,half-pipe,aerials,etc ? Eppure sono sport giovani, dove non deve essere impossibile inserirsi; molto più facile ad esempio che nel salto ,dove paghiamo un enorme gap in termini di tradizione,risorse, impianti,praticanti rispetto ai nostri vicini.
    Qui manca la programmazione,non la fortuna...

    Allora.
    1) a Torino 2006 il crollo era già cominciato. L'abbiamo mascherato grazie ad un Campione dello Speed Skating come mai ne avevamo avuti. Fabris c'è capitato tra le mani. Son riusciti a farlo crescere velocemente, a spremerlo nel periodo 2006/09 e poi chi si è visto si è visto. Non s'è creato nulla attorno a lui. Non c'è lo straccio di una pista coperta.
    Le altre medaglie furono di ultratrentenni del fondo (leggende come CaterPiller, Di Centa, Zorzi, Paruzzi), ultratrentenni dello slittino, ultratrentenni del bob, con la sola piacevole eccezione della staffetta ST, di cui per altro è rimasta in attività la sola Fontana.
    2) ogni nazione ha il suo bacino di medaglie. Cosa sarebbe l'Olanda nel medagliere senza il Pattinaggio di velocità? Cosa sarebbe la Germania nel medagliere senza lo slittino (a proposito, a mio parere sono la nazionale che esce più delusa da questa Olimpiade)? Cosa sarebbe la G. Bretagna senza canottaggio e ciclismo su pista?
    3) La questione freestyle è vergognosa. Siamo l'unica, lo ripeto, l'unica nazione dell'arco alpino a non saper nemmeno cos'è. Qualcosa di minuscolo si sta muovendo. La Bertagna può fare bene in CdM, ma ha 26 anni ed è esplosa quest'anno. La Bertoncini e la Wolfsgruber sono molto promettenti. Eder è interessante. Poi il nulla. Avevamo la Scanzio a livelli di eccellenza. E' rimasta sola.
    Non c'è nessuna struttura. Nessun interesse.

    CITAZIONE (baruch @ 23/2/2014, 12:17) 
    Ad esempio perché è stato praticamente abbandonato il pattinaggio veloce ? A occhio non è uno sport così competitivo,vincono tutto gli olandesi.

    Il fatto che una nazione sia dominante non vuol necessariamente dire che non ci sia competitività. Cioè, non è che se nel fioretto vincono tutto gli italiani non c'è competitività.
    Però in questo caso c'è da fare un esempio: gli U.S.A. hanno investito molto nel settore fioretto e adesso non è che dominano, ma dal nulla hanno una squadra di livello, tant'è che li collocherei stabilmente nelle prime 4 al mondo (con un Massialas eccellente).

    P.S.: adesso mi fa ridere Malagò, il playboy alla guida del CONI.
    "Non mi accontento - prosegue Malagò - ma sono soddisfatto. L'Italia in Corea nel 2018 deve prendere da 10 a 13 medaglie, ma con una diversa ripartizione degli ori, che dovranno essere tre o quattro".
    Benissimo. Ma, caro il mio Malagò, tali medaglie pioveranno dal cielo, o ci saranno investimenti? Costruzione impianti? Pubblicità nelle scuole? Visibilità in TV? Soprattutto, allontanamento di dirigenti incapaci?
     
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    visibilità in tv va detto che con Raisport si è fatto un grosso passo avanti, visto che propongono tanto sport invernali e con Eurosport l'offerta è ampia.
    Ovvio mia nonna non le vedrà mai ma per uno appassionato o che si vuole appassionare le possibilità da telespettatore ci sono.

    Il problema sono gli impianti (e Cesana col suo budello ne è l'esempio più clamoroso) e gli investimenti sui giovani.
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  11. baruch
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    CITAZIONE (redblueheart @ 23/2/2014, 14:42) 
    CITAZIONE (baruch @ 23/2/2014, 12:17) 
    Pensare che sia sfortuna francamente mi sembra improponibile: tutti fortunati tranne noi ? Fino a Torino eravamo fortunati poi ci ha detto sfiga ?

    Infatti io abbraccio la mia seconda ipotesi. :wink_smilie.gif:

    CITAZIONE (baruch @ 23/2/2014, 12:17) 
    E' evidente che ci sono grossi problemi, finanziari,di organizzazione,di reclutamento,di gestione.
    Che lo sport italiano sia in crisi nera rispetto a nemmeno tantissimi anni fa è un fatto:mancano soldi,mancano le vocazioni,manca la mentalità.
    Ma è proprio qui che si vede una dirigenza,che deve saper far fruttare al meglio le poche risorse umane ed economiche disponibili.
    Per le Olimpiadi estive hanno trovato il sistema di mantenerci piuttosto in alto nel medagliere,allocando la maggior parte delle risorse in sport dove la concorrenza è minore e dove magari abbiamo tradizione.
    Così sono sparite le medaglie "nobili" di atletica,nuoto,ginnastica,canottaggio ma restiamo a galla con i "soliti" tiro e scherma,dove obiettivamente è più facile vincere che sui 100 metri piani ma sempre medaglie sono.
    Ad esempio perché è stato praticamente abbandonato il pattinaggio veloce ? A occhio non è uno sport così competitivo,vincono tutto gli olandesi.Bastarono 4 anni di programma ben fatto,attirando atleti dalle rotelle ( uno sport con molti più praticanti dove l'Italia è una potenza che però non ha una vetrina olimpica ) per avere una nazionale vincente a Torino: E lo snowboard e il Free Style ? Possibile che non ci sia nessuno di un minimo di valore in tutte le gare di "figure",gobbe,half-pipe,aerials,etc ? Eppure sono sport giovani, dove non deve essere impossibile inserirsi; molto più facile ad esempio che nel salto ,dove paghiamo un enorme gap in termini di tradizione,risorse, impianti,praticanti rispetto ai nostri vicini.
    Qui manca la programmazione,non la fortuna...

    Allora.
    1) a Torino 2006 il crollo era già cominciato. L'abbiamo mascherato grazie ad un Campione dello Speed Skating come mai ne avevamo avuti. Fabris c'è capitato tra le mani. Son riusciti a farlo crescere velocemente, a spremerlo nel periodo 2006/09 e poi chi si è visto si è visto. Non s'è creato nulla attorno a lui. Non c'è lo straccio di una pista coperta.
    Le altre medaglie furono di ultratrentenni del fondo (leggende come CaterPiller, Di Centa, Zorzi, Paruzzi), ultratrentenni dello slittino, ultratrentenni del bob, con la sola piacevole eccezione della staffetta ST, di cui per altro è rimasta in attività la sola Fontana.
    2) ogni nazione ha il suo bacino di medaglie. Cosa sarebbe l'Olanda nel medagliere senza il Pattinaggio di velocità? Cosa sarebbe la Germania nel medagliere senza lo slittino (a proposito, a mio parere sono la nazionale che esce più delusa da questa Olimpiade)? Cosa sarebbe la G. Bretagna senza canottaggio e ciclismo su pista?
    3) La questione freestyle è vergognosa. Siamo l'unica, lo ripeto, l'unica nazione dell'arco alpino a non saper nemmeno cos'è. Qualcosa di minuscolo si sta muovendo. La Bertagna può fare bene in CdM, ma ha 26 anni ed è esplosa quest'anno. La Bertoncini e la Wolfsgruber sono molto promettenti. Eder è interessante. Poi il nulla. Avevamo la Scanzio a livelli di eccellenza. E' rimasta sola.
    Non c'è nessuna struttura. Nessun interesse.

    CITAZIONE (baruch @ 23/2/2014, 12:17) 
    Ad esempio perché è stato praticamente abbandonato il pattinaggio veloce ? A occhio non è uno sport così competitivo,vincono tutto gli olandesi.

    Il fatto che una nazione sia dominante non vuol necessariamente dire che non ci sia competitività. Cioè, non è che se nel fioretto vincono tutto gli italiani non c'è competitività.
    Però in questo caso c'è da fare un esempio: gli U.S.A. hanno investito molto nel settore fioretto e adesso non è che dominano, ma dal nulla hanno una squadra di livello, tant'è che li collocherei stabilmente nelle prime 4 al mondo (con un Massialas eccellente).

    P.S.: adesso mi fa ridere Malagò, il playboy alla guida del CONI.
    "Non mi accontento - prosegue Malagò - ma sono soddisfatto. L'Italia in Corea nel 2018 deve prendere da 10 a 13 medaglie, ma con una diversa ripartizione degli ori, che dovranno essere tre o quattro".
    Benissimo. Ma, caro il mio Malagò, tali medaglie pioveranno dal cielo, o ci saranno investimenti? Costruzione impianti? Pubblicità nelle scuole? Visibilità in TV? Soprattutto, allontanamento di dirigenti incapaci?

    Appunto:programmazione zero.

    Resto dell'idea che non tutti gli sport sono uguali per difficoltà; come hai detto tu stesso,per avere una squadra tra i primi al mondo nella scherma agli USA ( e a Cuba ) è stato sufficiente prendere qualche scarto di altri sport al college e allenarli sul serio.Prova a costruire una squadra che arriva tra le prime quattro ai mondiali di calcio prendendo un po' di ragazzi digiuni di football e allenandoli per qualche anno...
     
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    Io non direi a Massialas che è uno scarto... E' un armadio :mrgreen.gif:
    Lì comunque si è lavoarato sui giovanissimi, prima del college. (tra l'altro è della scuola californiana, che ha fornito i natali a fiorettisti interessanti nel passato).

    Sicuramente in alcuni sport è molto più facile affacciarsi sulla vetrina internazionale, ma non so se è più facile battere la nazionale spagnola di calcio o la nazionale italiana di fioretto femminile o la nazionale coreana di tiro con l'arco maschile.
     
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  13. Strooke
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    Sono sostanzialmente d'accordo con voi. Certo, mettiamo in conto che la spedizione poteva uscirne anche peggio. Innerhofer non è lontano da essere considerato come "sorpresa", la Kostner non è mai stata una sicurezza, la steffetta del biathlon ha colto un risultato possibile ma non probabile.

    Ora sotto col lavoro, in Malagò ripongo parecchie speranze sinceramente. E' uno che vuol cambiare le cose, sì, magari piazzando nei posti che contano tutti i figli del circolo aniene, però sembra avere qualche buona idea.

    Certo, c'è bisogno di risalire assolutamente la china nel fondo, perché la situazione è drammatica. Così come bisogna migliorare nello sci alpino. SOno tendenzialmente d'accordo con l'idea di Baruch, cioè puntare su meno atleti ma dedicandogli più tempo e attenzioni. Se ci pensiamo è quel che fanno Germania e Stati Uniti, che sono le nazioni che più tenderei ad imitare.

    Sul resto dei commenti vi spammo il mio pezzo finale su quel che ricorderemo di Sochi. Ho dovuto tagliare parecchi cose per motivi di spazio, ma dateci un occhio ;)
    www.lenius.it/sochi-2014-cosa-ricorderemo/
     
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    Il problema di ridurre i contingenti è di cercare il compromesso tra il risparmio e le opportunità di medaglia.

    Perchè se avessimo ridotto il nostro contingente per fare un esempio Gross sarebbe probabilmente stato uno dei primi da tagliare, visto che non ha faceva una gara decente da due anni. E idem Simoncelli, due che hanno fatto vedere ottime cose a Sochi (Simoncelli almeno per una manche). Il terzo uomo che mi viene in mente è Heel, un altro che può sempre essere una mina vagante.
    Poi c'era Razzoli che è stato portato più per riconoscenza di Vancouver.

    Tra le donne ok tagliare la Costazza, ma poi? Ok difficilmente ci si poteva aspettare una medaglia da Marsaglia e Stuffer, ma la seconda ha dimostrato in coppa di essere in forma e la prima è del 90 quindi per me ci sta di farle fare esperienza in un contesto del genere. Poi c'era la Karbon che però in una gara secca è ancora capace di tutto. Le altre erano per me impossibili da lasciare a casa.

    Insomma per me ridurre di più di 3/4 atleti era rischioso e non so quanto risparmio di possa portare tutto ciò.
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  15. baruch
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    CITAZIONE (redblueheart @ 23/2/2014, 20:51) 
    Io non direi a Massialas che è uno scarto... E' un armadio :mrgreen.gif:
    Lì comunque si è lavoarato sui giovanissimi, prima del college. (tra l'altro è della scuola californiana, che ha fornito i natali a fiorettisti interessanti nel passato).

    Sicuramente in alcuni sport è molto più facile affacciarsi sulla vetrina internazionale, ma non so se è più facile battere la nazionale spagnola di calcio o la nazionale italiana di fioretto femminile o la nazionale coreana di tiro con l'arco maschile.

    in USA funziona così,ci ho studiato,credimi.Già dalle High-schools c'è una gerarchia ben precisa tra gli sport; se sei buono per il football o anche l'atletica,nemmeno si sognano ( e non se lo sogna nemmeno il ragazzo,sai che differenza di trom***e tra essere nella squadra di football e in quella di fioretto ? ) di metterti nella squadra di scherma.Anche le squadre di pallavolo come credi che vengano costruite ? Con quelli che non sono abbastanza buoni per il basket.Hai mai visto un pallavolista USA di 2 metri e 10 ? Ci hai fatto caso che anche i calciatori USA ( quelli autoctoni,come Donovan o Beasley,non gli "importati" tipo Onyewu ) spesso sono piuttosto mingherlini ? E' che hanno scelto il soccer perché altrove non li volevano. Un Balotelli in USA fa il wide receiver,non il centravanti.
     
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76 replies since 18/1/2014, 14:36   927 views
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