17^ Giornata: ROMA - Catania 4-0

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    Bon, partita incommentabile visto che il Catania si è suicidato sul secondo gol. Non benissimo secondo me la Roma fino a quel momento, ma data la (giustificabile) formazione iper offensiva era difficile essere solidi.

    Aspetto su cui riflettere... venivamo da un lungo periodo arido in zona gol, e anche oggi a ben vedere ci sono 2 gol su calcio d'angolo, un gol regalato, e un solo gol su azione (più un rigore negato) nonostante innumerevoli azioni da gol.
    Di buono c'è la mole di gioco creata, anche grazie al rientro del capitano, ma in partite più difficili certi errori non verranno perdonati. Questo senza voler infierire su Gervinho, d'altra parte se sapesse anche segnare l'avremmo pagato 10 volte di più.


    Pensieri sparsi:

    - oggi ho visto 4 attaccanti giocare molti palloni e non ho sentito per nulla la mancanza di Florenzi (che tipicamente ne tocca 3 in 60 minuti)

    - Benatia miglior difensore e miglior attaccante

    - Bradley decisamente meglio nel ruolo che gli è proprio (ma va?)

    - considerando la formazione iniziale e le sostituzioni fatte nel secondo tempo, ho idea che Marquinho e forse Caprari siano stati definitivamente bocciati dal tecnico... vedremo a gennaio che succederà
     
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  2. Roma20002001
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    CITAZIONE (vladivostok @ 22/12/2013, 13:24) 
    Contro ogni pronostico, giocano in attacco Ljaic Totti e Destro e Gervinho viene arretrato a centrocampo. Per come la vedo io, vuol dire che Totti giocherà da regista aggiunto. Formazione di grande azzardo, speriamo bene.

    Io ho visto un 4-2-3-1 e infatti, almeno nella prima parte del primo tempo, abbiamo sofferto l'inferiorità numerica a centrocampo visto che il Catania giocava senza punte e 6 centrocampisti. Poi nella ripresa siam riusciti a prendere le misure e abbiamo dilagato.

    Pjanic mi piace di piu quando gioca piu avanzato da intermedio in un centrocampo a 3. Totti non ancora al meglio ma Garcia ha fatto bene a fargli fare quasi 90'.

    Come ha fatto Gervinho a sbagliare quella ribattuta a porta vuota? Il fallo da dietro di Legrottaglie sull'ex Arsenal mi e sembrato netto, non capisco come mai Gervasoni non abbia fischiato il rigore. Bella l'azione dell'ivoriano che ha portato al 4-0, e bravo Ljajic a preferire l'assist per il compagno anziché cercare il gol.

    Immenso Benatia, con Castan formano una delle coppie centrali piu forti del campionato (se non d'Europa).

    La Juve, purtroppo per noi, fa un campionato a parte - potrebbe finire il campionato con 100+ punti :fisch.gif: Comunque son contento dei 5 punti di vantaggio sul Napoli e +8 sulla quarta.
     
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  3. nico25
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    Mai mi era successo di essere triste a un gol della Roma allo stadio. Nel settore famiglia ero l'unico "scapolone" con due posti vuoti accanto. ovviamente i miei commenti alla partita nn erano proprio il massimo per quel settore... E vabbè, ma ribadisco che se becco chi me l'ha tirata finisce assieme alla coratella e ai carciofi.

    Ciò detto, vedere le giocate di Totti dal vivo è una delizia. Anche se ancora nn è al top, le sue aperture sono uno spettacolo puro. E nn è un caso,per me, chesiamo tornati al segnare col pallottoliere con lui in campo.
    Pjanic nn mi ha entusiasmato, per me nn ha i tempi del regista, nel senso che difetta nell'apertura veloce ma rallenta un pelo di troppo l'azione. Sarà eprchè siamo abituati con il cap, oppure perché in quella zona del campo mi ricordavo il peq, che ve devo dì, ma quando sotto il mio settore mi son visto destro che aveva trovato il varco giusto, indicare a miralem il passaggio e vedere questi che se fa na dormita beh...
    Destro invece sugli scudi. Avessio avuto lui al posto di borriello...
    Difesa stellare. Benatia è un mostro, Castan pure, iri ha giocato benissimo. Ma Benatia signori miei... Miglior difesnore e miglior cannoniere, roba da playstation, questo è un fenomeno puro! Sabatini se ci sa fare lo ptrà venere a 45 milioni! (scherzavo, eh!)
    Mi devo ricredere pure su Bradley. AL posto di De Rossi funziona benisismo. come difnesore aggiunto davanti la difesa, senza chiedergli di spingersi in avanti. Il campo per i catanesi finiva dove iniziava lui. Vedendo lui ieri e vedendo il de rossi degli ultimi tempi... Insomma, se semo capiti.

    NN ho capito il cambio di florenzi a 10 dalla fine con 3 gol di vantaggio. NN era il caso di mandare dentro un altro giovane? Magari caprari? o Jedvai o romagnoli? Contento invece per Federico Ricci.

    Poi, nn so voi, ma io ho contato almeno due rigori nn dati... Ma per regolameto deve uscire l sangue perché ci diano un rigore? Boh...
    Però nn è che è sempre domenica, eh! nn è che ti riescono ogni domenica 4 pere all'avversario. Mtti caso che Frison continuasse afare il fenomeno e nn spaperasse, tuti trovavi a fine partita con un gol di vantaggio e due rigori nn dati... Insomma, se semo capiti.

    Buon Natale a tutti vaffanculo alla scaramanzia: da quando me so messo ad aprì io i topic la Roma ha ripreso un cammino da vertice (due pareggi fuori e due vittorie in casa) ed apro io il topic della supersfida di Torino! Tiè!!!!
     
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    L'avversario era quello che era, ma abbiamo fatto una gran partita. Il cambio di modulo l'avrei provato anche prima, per far rifiatare a turno uno dei nostri centrocampisti, o contro il Milan in assenza di Pjanic, ma è pure vero che senza Totti era inutile farlo, visto che non abbiamo un trequartista vero e proprio. Comunque sia è sempre un opzione in più, e potrebbe essere la soluzione per far convivere Totti e Destro. Destro che si sta rivelando un'aggiunta fondamentale, 3 gol in 3 partite, e movimenti ottimi che creano tantissimi spazi, finalmente sta sbocciando. Benatia è un mostro, lui e Castan sembravano essere gli attaccanti e Leto e Barrientos i difensori. Bradley oggi decisamente bene, secondo me in quel ruolo (che è il suo ruolo) è un gran bel giocatore, non molto lontano dal livello dei titolari. Mi è piaciuto anche Dodò, che secondo me finirà col togliere il posto a Balzaretti se continua così. Meglio del solito Ljajic, ma contro avversari più forti al suo posto preferisco Florenzi, che da più sostanza e concretezza.
     
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    Mi ero ripromesso di scrivere due righe sulla partita con il Milan, che ho visto a San Siro, ma mi è sempre mancato il tempo di farlo. Riprendo il concetto qui, anche perché vedo una linea di continuità con quello successo ieri contro il Catania, e cioè: alla Roma rispetto alle prime 10 giornate non sono mancati solo alcuni giocatori, un po' di brillantezza fisica e un pizzico di fortuna, ma anche una certa cattiveria, il cinismo che si è visto nelle prime 10 partite. Mentre prima siamo stati in grado di vincere partite che non abbiamo avuto sempre in pugno, ora rischiamo di non vincere - e a Milano persino di perdere - partite di cui abbiamo il totale controllo. Alle volte si sbagliano gol relativamente facili, altre si sprecano palloni a centrocampo o si mancano ripartenze in superiorità numerica. Oppure ci si siede una volta raggiunto il vantaggio nella convinzione che la difesa terrà e che in contropiede si farà prima o poi il secondo gol. Invece succede quello che è successo a Milano, dove per la prima volta in questo campionato di gol ne abbiamo presi addirittura due, entrambi per nostre disattenzioni, non per particolari meriti degli avversari; o quello che è successo ieri col Catania, quando sbagli gol a ripetizione, riparti in contropiede e l'arbitro ti nega due rigori, e alla fine se Frison non fa un errore da oratorio la partita rischi di tenerla in bilico fino alla fine come con il Sassuolo.
    Insomma: essere forti non vuol dire "sapere" di esserlo, ma esserlo e basta. Se per esserlo devi "rendertene conto", hai già perso tempo rispetto a chi lo è senza bisogno di rifletterci sopra. E' la differenza tra chi è forte da anni e chi lo è da due mesi. Non appena la Roma ha cominciato a chiedersi dove poteva arrivare, ha cominciato a perdere punti. Rispetto alla Juve ne ha persi 10, non bazzecole. E' vero che la Juve ha vinto sempre, ma prima avevamo vinto sempre noi, e loro erano dietro di 5 punti. Se il campionato fosse cominciato allora, noi saremmo sotto di 10. Questo per dire della partita che ci aspetta il 5: è casualmente uno scontro al vertice, in realtà è una partita tra una squadra che ha fatto 27 punti nelle ultime 9 partite e un'altra che nelle stesse 9 ne ha fatti 17. Una differenza enorme. Solo se lo capiamo, andiamo a Torino con la rabbia giusta, e non con la supponenza da "presunta grande". Dobbiamo essere arrabbiati perché siamo imbattuti eppure largamente secondi; perché forse saremo la prima squadra italiana a fare un record di 10 vittorie iniziali e a non vincere il campionato; perché abbiamo buttato via punti che potevano essere nostri; perché non c'è niente di più ovvio, e quindi detestabile, di essere secondi dietro la Juve; perché come spesso succede alla Roma, c'è il rischio di sentirsi "arrivati" ("la capolista se ne va") senza aver fatto niente, e quindi la stramaledetta voglia di arrivare per davvero, una volta tanto, ci dovrà essere. Solo se riusciremo a trovare con umiltà le ragioni di questa rabbia potremo forse tornare ad essere la squadra spietata di un paio di mesi fa, e provare a far punti a Torino.
    Buon Natale a tutti. :clap.gif: :thumbup.gif: :bye1.gif: :beer.gif:
     
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    CITAZIONE (vladivostok @ 23/12/2013, 23:33) 
    Mi ero ripromesso di scrivere due righe sulla partita con il Milan, che ho visto a San Siro, ma mi è sempre mancato il tempo di farlo. Riprendo il concetto qui, anche perché vedo una linea di continuità con quello successo ieri contro il Catania, e cioè: alla Roma rispetto alle prime 10 giornate non sono mancati solo alcuni giocatori, un po' di brillantezza fisica e un pizzico di fortuna, ma anche una certa cattiveria, il cinismo che si è visto nelle prime 10 partite. Mentre prima siamo stati in grado di vincere partite che non abbiamo avuto sempre in pugno, ora rischiamo di non vincere - e a Milano persino di perdere - partite di cui abbiamo il totale controllo. Alle volte si sbagliano gol relativamente facili, altre si sprecano palloni a centrocampo o si mancano ripartenze in superiorità numerica. Oppure ci si siede una volta raggiunto il vantaggio nella convinzione che la difesa terrà e che in contropiede si farà prima o poi il secondo gol. Invece succede quello che è successo a Milano, dove per la prima volta in questo campionato di gol ne abbiamo presi addirittura due, entrambi per nostre disattenzioni, non per particolari meriti degli avversari; o quello che è successo ieri col Catania, quando sbagli gol a ripetizione, riparti in contropiede e l'arbitro ti nega due rigori, e alla fine se Frison non fa un errore da oratorio la partita rischi di tenerla in bilico fino alla fine come con il Sassuolo.
    Insomma: essere forti non vuol dire "sapere" di esserlo, ma esserlo e basta. Se per esserlo devi "rendertene conto", hai già perso tempo rispetto a chi lo è senza bisogno di rifletterci sopra. E' la differenza tra chi è forte da anni e chi lo è da due mesi. Non appena la Roma ha cominciato a chiedersi dove poteva arrivare, ha cominciato a perdere punti. Rispetto alla Juve ne ha persi 10, non bazzecole. E' vero che la Juve ha vinto sempre, ma prima avevamo vinto sempre noi, e loro erano dietro di 5 punti. Se il campionato fosse cominciato allora, noi saremmo sotto di 10. Questo per dire della partita che ci aspetta il 5: è casualmente uno scontro al vertice, in realtà è una partita tra una squadra che ha fatto 27 punti nelle ultime 9 partite e un'altra che nelle stesse 9 ne ha fatti 17. Una differenza enorme. Solo se lo capiamo, andiamo a Torino con la rabbia giusta, e non con la supponenza da "presunta grande". Dobbiamo essere arrabbiati perché siamo imbattuti eppure largamente secondi; perché forse saremo la prima squadra italiana a fare un record di 10 vittorie iniziali e a non vincere il campionato; perché abbiamo buttato via punti che potevano essere nostri; perché non c'è niente di più ovvio, e quindi detestabile, di essere secondi dietro la Juve; perché come spesso succede alla Roma, c'è il rischio di sentirsi "arrivati" ("la capolista se ne va") senza aver fatto niente, e quindi la stramaledetta voglia di arrivare per davvero, una volta tanto, ci dovrà essere. Solo se riusciremo a trovare con umiltà le ragioni di questa rabbia potremo forse tornare ad essere la squadra spietata di un paio di mesi fa, e provare a far punti a Torino.
    Buon Natale a tutti. :clap.gif: :thumbup.gif: :bye1.gif: :beer.gif:

    volevo aggiungere una considerazione
    leggo spesso in questo forum che a roma c'é il pericolo di tirare i remi in barca troppo presto e collegare i cali di rendimento con episodi di "sbruffonaggine".
    A me sembra che il problema dell'ambiente sia quello opposto e cioé quello di essere abitato da un costante sentimento d'inadeguatezza, che salta fuori al minimo ostacolo.

    ogni incidente di percorso, invece d'essere trattato come tale, viene vissuto come un ritorno alla realtà che ci compete(rebbe).
    leggendo i commenti pre partita con il catania il sentimento predominante era quello della delusione
    siamo a 41 punti a due giornate dalla fine del girone d'andata e c'é chi é deluso.

    non so quanto di tutto cio' filtri ai giocatori, di certo, se fossi un allenatore, preferirei un ambiente che spinga nel senso dell'entusiasmo

    buona natale :thumbup.gif:

    ps
    che ve magnate per le feste?

    Edited by doc_70 - 24/12/2013, 13:47
     
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  7. nico25
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    CITAZIONE (vladivostok @ 23/12/2013, 23:33) 
    Mi ero ripromesso di scrivere due righe sulla partita con il Milan, che ho visto a San Siro, ma mi è sempre mancato il tempo di farlo. Riprendo il concetto qui, anche perché vedo una linea di continuità con quello successo ieri contro il Catania, e cioè: alla Roma rispetto alle prime 10 giornate non sono mancati solo alcuni giocatori, un po' di brillantezza fisica e un pizzico di fortuna, ma anche una certa cattiveria, il cinismo che si è visto nelle prime 10 partite. Mentre prima siamo stati in grado di vincere partite che non abbiamo avuto sempre in pugno, ora rischiamo di non vincere - e a Milano persino di perdere - partite di cui abbiamo il totale controllo. Alle volte si sbagliano gol relativamente facili, altre si sprecano palloni a centrocampo o si mancano ripartenze in superiorità numerica. Oppure ci si siede una volta raggiunto il vantaggio nella convinzione che la difesa terrà e che in contropiede si farà prima o poi il secondo gol. Invece succede quello che è successo a Milano, dove per la prima volta in questo campionato di gol ne abbiamo presi addirittura due, entrambi per nostre disattenzioni, non per particolari meriti degli avversari; o quello che è successo ieri col Catania, quando sbagli gol a ripetizione, riparti in contropiede e l'arbitro ti nega due rigori, e alla fine se Frison non fa un errore da oratorio la partita rischi di tenerla in bilico fino alla fine come con il Sassuolo.
    Insomma: essere forti non vuol dire "sapere" di esserlo, ma esserlo e basta. Se per esserlo devi "rendertene conto", hai già perso tempo rispetto a chi lo è senza bisogno di rifletterci sopra. E' la differenza tra chi è forte da anni e chi lo è da due mesi. Non appena la Roma ha cominciato a chiedersi dove poteva arrivare, ha cominciato a perdere punti. Rispetto alla Juve ne ha persi 10, non bazzecole. E' vero che la Juve ha vinto sempre, ma prima avevamo vinto sempre noi, e loro erano dietro di 5 punti. Se il campionato fosse cominciato allora, noi saremmo sotto di 10. Questo per dire della partita che ci aspetta il 5: è casualmente uno scontro al vertice, in realtà è una partita tra una squadra che ha fatto 27 punti nelle ultime 9 partite e un'altra che nelle stesse 9 ne ha fatti 17. Una differenza enorme. Solo se lo capiamo, andiamo a Torino con la rabbia giusta, e non con la supponenza da "presunta grande". Dobbiamo essere arrabbiati perché siamo imbattuti eppure largamente secondi; perché forse saremo la prima squadra italiana a fare un record di 10 vittorie iniziali e a non vincere il campionato; perché abbiamo buttato via punti che potevano essere nostri; perché non c'è niente di più ovvio, e quindi detestabile, di essere secondi dietro la Juve; perché come spesso succede alla Roma, c'è il rischio di sentirsi "arrivati" ("la capolista se ne va") senza aver fatto niente, e quindi la stramaledetta voglia di arrivare per davvero, una volta tanto, ci dovrà essere. Solo se riusciremo a trovare con umiltà le ragioni di questa rabbia potremo forse tornare ad essere la squadra spietata di un paio di mesi fa, e provare a far punti a Torino.
    Buon Natale a tutti. :clap.gif: :thumbup.gif: :bye1.gif: :beer.gif:

    che i problemi della ROma siano sorpattutto di concentrazione è verissimo. Lo stesso Lijaic ha dichiarato che dopo la decima vittoria si sentivano troppo sicuri in campo di vincere e questo c'è costato punti. Il che è assurdo, perché sto gruppo s'è sentito appagato dopo nn aver vinto nulla!
    Per me poi c'è del'altro, nel senso che garcia è stato bravissimo nell'ottenere il massimo da questo gruppo, ma per avere ciò è dovuto scendere a compromessi ben precisi, come niente doppie sedute e gerarchie ben precise tra titolari e riserve (e questo ha voluto dire fuori romagnoli, federico ricci e caprari, dentro burdisso, taddei e marquinho).

    Ma a parte questo lla tua esatta analisi nn tiene conto del fattore arbitri. Per cui nel suo momento di minor brillantezza la Juve ha goduto di fischietti compiacenti che le han fatto vincere le gare con il chievo e con il toro e son 4 punti in più tondi tondi, mentre ora che tutto le gira a favore si ritrova a dover affrontare avversari molto meno grintosi dei nostri (curioso: quando c'era da fregiarsi dello scalpo della ROma sempre vittoriosa udinese, chievo, torino facevano le barricate, oggi "questa Juve è troppo forte, si vede già dal riscaldamento"). Per i nostri invece nel momenot di minor brillantezza ci sono stati arbitri che hanno fischiato scientemente per impiccarci le partite.
    Per cui ad arbitraggi invertiti oggi avremmo la Roma prima per lo meno a 45 punti se non 47 (torino, sassuolo, atalanta), con la Juve a 42. Ma anche a voler considerare solo le ultime 9 partite i nostri punti nn dovrebbero essere 17 ma 21 se nn 23. E se permetti la cosa cambia nn di poco.
     
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    CITAZIONE (nico25 @ 25/12/2013, 03:36) 
    CITAZIONE (vladivostok @ 23/12/2013, 23:33) 
    Mi ero ripromesso di scrivere due righe sulla partita con il Milan, che ho visto a San Siro, ma mi è sempre mancato il tempo di farlo. Riprendo il concetto qui, anche perché vedo una linea di continuità con quello successo ieri contro il Catania, e cioè: alla Roma rispetto alle prime 10 giornate non sono mancati solo alcuni giocatori, un po' di brillantezza fisica e un pizzico di fortuna, ma anche una certa cattiveria, il cinismo che si è visto nelle prime 10 partite. Mentre prima siamo stati in grado di vincere partite che non abbiamo avuto sempre in pugno, ora rischiamo di non vincere - e a Milano persino di perdere - partite di cui abbiamo il totale controllo. Alle volte si sbagliano gol relativamente facili, altre si sprecano palloni a centrocampo o si mancano ripartenze in superiorità numerica. Oppure ci si siede una volta raggiunto il vantaggio nella convinzione che la difesa terrà e che in contropiede si farà prima o poi il secondo gol. Invece succede quello che è successo a Milano, dove per la prima volta in questo campionato di gol ne abbiamo presi addirittura due, entrambi per nostre disattenzioni, non per particolari meriti degli avversari; o quello che è successo ieri col Catania, quando sbagli gol a ripetizione, riparti in contropiede e l'arbitro ti nega due rigori, e alla fine se Frison non fa un errore da oratorio la partita rischi di tenerla in bilico fino alla fine come con il Sassuolo.
    Insomma: essere forti non vuol dire "sapere" di esserlo, ma esserlo e basta. Se per esserlo devi "rendertene conto", hai già perso tempo rispetto a chi lo è senza bisogno di rifletterci sopra. E' la differenza tra chi è forte da anni e chi lo è da due mesi. Non appena la Roma ha cominciato a chiedersi dove poteva arrivare, ha cominciato a perdere punti. Rispetto alla Juve ne ha persi 10, non bazzecole. E' vero che la Juve ha vinto sempre, ma prima avevamo vinto sempre noi, e loro erano dietro di 5 punti. Se il campionato fosse cominciato allora, noi saremmo sotto di 10. Questo per dire della partita che ci aspetta il 5: è casualmente uno scontro al vertice, in realtà è una partita tra una squadra che ha fatto 27 punti nelle ultime 9 partite e un'altra che nelle stesse 9 ne ha fatti 17. Una differenza enorme. Solo se lo capiamo, andiamo a Torino con la rabbia giusta, e non con la supponenza da "presunta grande". Dobbiamo essere arrabbiati perché siamo imbattuti eppure largamente secondi; perché forse saremo la prima squadra italiana a fare un record di 10 vittorie iniziali e a non vincere il campionato; perché abbiamo buttato via punti che potevano essere nostri; perché non c'è niente di più ovvio, e quindi detestabile, di essere secondi dietro la Juve; perché come spesso succede alla Roma, c'è il rischio di sentirsi "arrivati" ("la capolista se ne va") senza aver fatto niente, e quindi la stramaledetta voglia di arrivare per davvero, una volta tanto, ci dovrà essere. Solo se riusciremo a trovare con umiltà le ragioni di questa rabbia potremo forse tornare ad essere la squadra spietata di un paio di mesi fa, e provare a far punti a Torino.
    Buon Natale a tutti. :clap.gif: :thumbup.gif: :bye1.gif: :beer.gif:

    che i problemi della ROma siano sorpattutto di concentrazione è verissimo. Lo stesso Lijaic ha dichiarato che dopo la decima vittoria si sentivano troppo sicuri in campo di vincere e questo c'è costato punti. Il che è assurdo, perché sto gruppo s'è sentito appagato dopo nn aver vinto nulla!
    Per me poi c'è del'altro, nel senso che garcia è stato bravissimo nell'ottenere il massimo da questo gruppo, ma per avere ciò è dovuto scendere a compromessi ben precisi, come niente doppie sedute e gerarchie ben precise tra titolari e riserve (e questo ha voluto dire fuori romagnoli, federico ricci e caprari, dentro burdisso, taddei e marquinho).

    Ma a parte questo lla tua esatta analisi nn tiene conto del fattore arbitri. Per cui nel suo momento di minor brillantezza la Juve ha goduto di fischietti compiacenti che le han fatto vincere le gare con il chievo e con il toro e son 4 punti in più tondi tondi, mentre ora che tutto le gira a favore si ritrova a dover affrontare avversari molto meno grintosi dei nostri (curioso: quando c'era da fregiarsi dello scalpo della ROma sempre vittoriosa udinese, chievo, torino facevano le barricate, oggi "questa Juve è troppo forte, si vede già dal riscaldamento"). Per i nostri invece nel momenot di minor brillantezza ci sono stati arbitri che hanno fischiato scientemente per impiccarci le partite.
    Per cui ad arbitraggi invertiti oggi avremmo la Roma prima per lo meno a 45 punti se non 47 (torino, sassuolo, atalanta), con la Juve a 42. Ma anche a voler considerare solo le ultime 9 partite i nostri punti nn dovrebbero essere 17 ma 21 se nn 23. E se permetti la cosa cambia nn di poco.

    Il fattore arbitri l'ho tenuto fuori di proposito, perché non ricade tra gli elementi modificabili, è fuori dalla nostra capacità d'intervento. Dire che siamo sotto a causa degli arbitri equivale a dire che non c'è niente da fare.
     
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  9. nico25
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    Ma infatti x me ci vuole un miracolo o un cataclisma x vincere lo scudo. Ma s tu mi parli del valore delle due squadre sulla base degli ultimi risultati te dico che me so pure sbagliato. Ad arbitri invertiti, cn regali a noi e furti a loro staremmo quasi a punteggio pieno con la juve almeno dieci punti dietro se non più.

    Sema il problema è un altro: le vittorie cmq arrivino generano sicurezza mentre i passi falsi, a rescindere da come siano maturati, portano nervosismo. A meno che nn succeda che avversari morbidi portino la juve a trovarsi in difficoltà quando si trova di fronte qualcuno col coltwllo tra i denti, come ad istambul
     
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  10. nico25
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    oggi in ufficio trovo un collega catanese.
    Questi era presente allo stadio nel finale dle 2008. " se la Roma nn avess eperso ci sarebbe stata la caccia la romanista, eravamo tutti intorno alla panchina di Spalletti. Avete vinto 4-0 ma vi aspettiamo al ritorno".
    Questo il succo del suo discorso. Caro Vladi, sapessi quanto t'ho pesnato...
    Prepariamoci, al ritorno anche se staranno già in b sarà una cambogia. Figuriamoci se si dovranno salvare.
    E un caro saluto a quei tre picciotti che allora e nel 2009 venivano nel foro della gazza a dirci che nesusno aveva minacciato nessuno. SOltanto ci ficiro un'offerta che non si poteva arrifiutare, ah!
     
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39 replies since 18/12/2013, 15:29   712 views
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