Ho detto a mia moglie:"Tu non mi guardi cosi". Le ho alzato una palla perfetta per la risposta: "Scrivi qualche canzone così anche tu, e ti guarderò nello stesso modo".
"Lui è Fabio. Fa il cassiere in un supermercato, a Muravera. Gioca a calcio. Alcuni amici gli suggeriscono di provare la corsa. Cinque, dieci chilometri. Sudore e fatica. Non si risparmia. Al suo primo trail parte veloce, poi va in difficoltà. Lo aiuta Giovanni, responsabile dell’associazione disabili corsa. Lo affianca per alcuni chilometri, gli fa coraggio. Gli prospetta la possibilità di fare da guida ai non vedenti. A Fabio gli si illuminano gli occhi: “Lo voglio fare”. Maratone non ne ha mai corso. Vola a Milano per la prima volta con Chiara, una non vedente. È il 2019, tagliano il traguardo tra due ali di folla. “E’ la cosa più bella che mi sia mai capitata”. Fabio capisce qual è la sua missione: “Correrò per gli altri”. Corre una 100 chilometri per aiutare i disabili, fa il giro del Sarrabus per Aism (associazione sclerosi multipla), si cimenta in un giro in canoa da Cagliari a Muravera per aiutare gli orfani dell’Uganda. Non è finita: il 19 marzo Fabio correrà la maratona di Roma assieme a Stefano, atleta pugliese ipovedente. Raccoglieranno fondi per la ricerca sul Cancro. “Finché avrò le forze non mi fermerò. Aiutare gli altri è la cosa più bella del mondo”. /Sardegna/
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