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QUOTE (Jon Patrick Riley @ 23/8/2013, 08:08) uellà, dov'è?
Vostro GuardaLaNeve! il crinale su cui m'incammino è la Tofana di Rozes. di fronte, a sinistra, la Tofana di Mezzo.
quest'anno ha nevicato fino a giugno inoltrato, quindi c'erano un sacco di nevai
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Le tofane sono uno spettacolo.. Io ci sono stato solo in cima con la funivia purtroppo, però.
Splendide ma mi han messo paura a vederle.. Sturm und drang per tutti.
Vostro RomanticismoTedesco
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le relazioni delle ferrate le fanno dei campioni di ironman, dev' essere per forza così...
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nelle vacanze ho fatto la più classica e più frequentata di tutte le ferrate nelle dolomiti: il Pisciadù. Non l'avevo mai fatta e ora capisco il motivo per il quale è così famosa: si tratta veramente di una ferrata bella e a tratti anche spettacolare, ma senza mai essere davvero difficile. Poi ovviamente il fatto che a) non bisogna fare grandi camminate per raggiungerla (il parcheggio è a 10 min. dall'inizio) e che b) c'è un rifugio al termine la fanno diventare ancora più ideale.
QUOTE (L1bra @ 28/8/2013, 11:38) le relazioni delle ferrate le fanno dei campioni di ironman, dev' essere per forza così... eh...?
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CITAZIONE (Maxicono @ 28/8/2013, 12:01) eh...? si tratta veramente di una ferrata bella e a tratti anche spettacolare, ma senza mai essere davvero difficile ecco, il "moderatamente difficile" = lotta per la sopravvivenza ma sono io che: a) soffro di vertigini b) ho la preparazione atletica di topo gigio
però, CHE BELLO!
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anch'io soffro d vertigini, ma il Pisciadù da questo punto di vista è uno dei più fattibili.. ci sono altri dove mi viene il panico, nel Pisciadù c'è solo un piccolo tratto verso fine (dove c'è la scala) ad avermi messo un attimo in difficoltà perchè troppo esposto per i miei gusti... sul punto b)... certo, 2,5 ore di ferrata dal punto di vista atletico non sono poco, se la preparazione atletica manca. ma il "non è difficile" si riferiva soprattutto alle dificoltà tecniche, insomma, non ci sono tratti dove uno deve essere un genio dell'arrampicata per risolverli... tecnicamente non è difficile
l'hai mai fatto il Pisciadù?
Edited by Maxicono - 28/8/2013, 14:19
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CITAZIONE (Maxicono @ 28/8/2013, 12:18) anch'io soffro d vertigini, ma il Pisciadù da questo punto di vista è uno dei più fattibili.. ci sono altri dove mi viene il panico, nel Pisciadù c'è solo un piccolo tratto verso fine (dove c'è la scala) ad avermi messo un attimo in difficoltà perchè troppo esposto per i miei gusti... sul punto b)... certo, 2,5 ore di ferrata dal punto di vista atletico non sono poco, se la preparazione atletica manca. ma il "non è difficile" si riveriva soprattutto alle dificoltà tecniche, insomma, non ci sono tratti dove uno deve essere un genio dell'arrampicata per risolverli... tecnicamente non è difficile l'hai mai fatto il Pisciadù? ehm, ne ho intrapresa una di 6 ore (e ho rinunciato alla cima perché arrivata finalmente all' uscita della ferrata prima dell' ultimo tratto ancora più difficile in quel momento non mi passava manco per l' anticamera del cervello di fare un altro metro in verticale) no, però ci sono passata dal sella per andare alle torri del vajolet è dove c' è anche la brigata tridentina vero o è la stessa? ma è quella col pontesel tra un monte e l' altro? diomio, paura
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ok, 6 ore è totalmente un altro discorso.... anch'io non sarei nelle condizioni fisiche per reggerle...
si, la "brigata tridentina" è la stessa... azz... non ricordavo avesse nome diverso in italiano. Pisciadù è ladino, e non esiste per quanto io sappia un nome tedesco.
si, c'è quel ponte finale, ma è largo... basta non guardare giù (è quello che io ho fatto.... )
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QUOTE (Maxicono @ 28/8/2013, 14:07) si, la "brigata tridentina" è la stessa... azz... non ricordavo avesse nome diverso in italiano. Pisciadù è ladino, e non esiste per quanto io sappia un nome tedesco. da una breve ricerca: Pisciadù è il nome della cima.
la ferrata appare come Tridentina, per esempio, anche sul sito alta-badia.org
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QUOTE (dirac @ 28/8/2013, 16:40) QUOTE (Maxicono @ 28/8/2013, 14:07) si, la "brigata tridentina" è la stessa... azz... non ricordavo avesse nome diverso in italiano. Pisciadù è ladino, e non esiste per quanto io sappia un nome tedesco. da una breve ricerca: Pisciadù è il nome della cima. la ferrata appare come Tridentina, per esempio, anche sul sito alta-badia.org non nella versione tedesca di quel sito e nemmeno sui tanti siti tedeschi (oppure della zona, ma di lingua tedesca) che si occupano di ferrate.
E nemmeno sulla segnaletica a valle:
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CITAZIONE (Maxicono @ 28/8/2013, 17:00) CITAZIONE (dirac @ 28/8/2013, 16:40) da una breve ricerca: Pisciadù è il nome della cima.
la ferrata appare come Tridentina, per esempio, anche sul sito alta-badia.org non nella versione tedesca di quel sito e nemmeno sui tanti siti tedeschi (oppure della zona, ma di lingua tedesca) che si occupano di ferrate. E nemmeno sulla segnaletica a valle: ciao maxi... belli quei cartelli... con l'italiano... com'è che li metterete solo in tedesco ora? cattivi cattivi cattivi!
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qui siamo nelle valli ladine... qui il tedesco centra poco.
Per il resto sarebbe da scrivere un romanza e di arrabbiarsi infinitamente... più che altro per le esagerazioni di giornalisti e estremisti. Si sta discutendo di togliere 150 nomi non storici e non usati nemmeno dagli italiani di sentieri perduti, malge, ecc... su una lista di 10.000 che restano. Una polemica che non merita nemmeno il tempo per scriverci un post...
PS: e più mi fa ridere l'argomento "se togliete i nomi italiani c'è il pericolo che i turisti si possano perdere in montagna...." madai,.... come i migliaia di turisti che ogni anno si perdono nelle montagne aostane perchè il cartello indica solo (per esempio) St. Vincent e non San Vincenzo...? Ma andiamo....
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Mi pare ovvio che si tratta di uno di quei (tanti) casi dove esistono due nomi, e in questo caso entrambi i nomi sembrano essere usati ed entrambi sono "giusti".
ps: esempio "Rifugio Cavazza al Pisciadù": anche sul fronte del rifugio si legge in grandi lettere "CAI di Bologna"... ma il rifugio fu costruito dalla sezione Bamberg (Germania) del DAV e si chiamò "Bamberger Hütte". Come è noto dopo la prima guerra mondiale l'Alto Adige passò alll'Italia. Lo stato espropriò il rifugio ai tedeschi e lo consegnò al CAI sezione Trento, dal quale passò poi al CAI di Bologna, il quale a sua volta cambiò il nome del rifugio dedicandolo a Franco Cavazza. questo solo per dire che questi cartelli spesso non sono molto indicativi....
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QUOTE (Maxicono @ 30/8/2013, 10:20) Mi pare ovvio che si tratta di uno di quei (tanti) casi dove esistono due nomi, e in questo caso entrambi i nomi sembrano essere usati ed entrambi sono "giusti". ps: esempio "Rifugio Cavazza al Pisciadù": anche sul fronte del rifugio si legge in grandi lettere "CAI di Bologna"... ma il rifugio fu costruito dalla sezione Bamberg (Germania) del DAV e si chiamò "Bamberger Hütte". Come è noto dopo la prima guerra mondiale l'Alto Adige passò alll'Italia. Lo stato espropriò il rifugio ai tedeschi e lo consegnò al CAI sezione Trento, dal quale passò poi al CAI di Bologna, il quale a sua volta cambiò il nome del rifugio dedicandolo a Franco Cavazza. questo solo per dire che questi cartelli spesso non sono molto indicativi.... eh, allora chiamiamo Parigi Lutezia, perché là una volta c'erano i romani.
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